Cellule staminali per “ri-generare il cervello”, uno studio multidisciplinare alla Vanvitelli

Le cellule staminali possono essere utilizzate per il trattamento di diverse malattie neurodegenerative, come la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer.

Ecco il nuovo filone di ricerca multidisciplinare dell’Università Vanvitelli, guidato Marina Melone, docente al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche, Neurologiche e Metaboliche e dell’Invecchiamento insieme al Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze (CIRN), in collaborazione con Gianfranco Peluso del CNR- Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET).

La tecnologia basata sull’utilizzo delle cellule staminali, cellule primitive non differenziate, presenti in tutti gli organismi viventi, e caratterizzate dalla singolare capacità di dare origine a diverse tipologie cellulari costituenti organi e tessuti, ha mostrato un grande potenziale per il trattamento di diverse malattie neurodegenerative, come la malattia di Parkinson e la malattia di Alzheimer. Alcuni ricercatori hanno testato il modo in cui il differenziamento delle cellule staminali in cellule neuronali funzionali potrebbe essere sfruttata come intervento terapeutico per tali patologie. Inoltre, la combinazione “cellule staminali e nanotecnologie” sembra essere un approccio promettente per applicazioni cliniche nel campo della medicina rigenerativa.
Per informare i visitatori di Futuro Remoto 2018, i ricercatori terranno un laboratorio dal titolo Ri-generare il cervello: nanotecnologie e cellule staminali sabato 10 novembre, nell’area tematica “Scienze della Vita“.

In una postazione interattiva verrà proposto un laboratorio dimostrativo della durata media di 30-45 minuti, nel quale saranno presentate le caratteristiche delle cellule staminali, gli aspetti che ne regolano il differenziamento verso specifici destini neuronali. Inoltre saranno descritte le impalcature nanotecnologiche per la funzionalizzazione delle cellule staminali, che consentono, sulla base delle caratteristiche fisiche intrinseche dei nanomateriali, di svolgere ruoli chiave quali il controllo del ritmo di crescita, del differenziamento e dell’homing o dei comportamenti di self-renewal delle cellule staminali, per citare solo alcuni esempi. Nel corso della dimostrazione i visitatori avranno modo di familiarizzare con la strumentazione di base ed il materiale di laboratorio utili allo studio delle cellule staminali. Inoltre, l’incontro fra conoscenza e curiosità dei partecipanti ed esperienza dei ricercatori creerà itinerari sempre diversi che condurranno all’esplorazione dell’affascinante mondo della medicina rigenerativa.


“Ri-generare il cervello: nanotecnologie e cellule staminali”

REFERENTE: Marina Melone
SOGGETTO PROPONENTE: Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche, Neurologiche, Metaboliche e dell’Invecchiamento - Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; http://www.unicampania.it/ & Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze (CIRN); http://cirn-na.com/
ALTRI PROPONENTI: Dr. Gianfranco Peluso CNR- Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET)
TITOLO DELLA PROPOSTA: “Ri-generare il cervello: nanotecnologie e cellule staminali”
TIPOLOGIA DELL'INIZIATIVA: Dimostrazione
TEMA DELL'INIZIATIVA: Scienze della vita
TIPOLOGIA DELLA POSTAZIONE: Postazione standard
CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI ALLESTIMENTI E ATTREZZATURE A CURA DEL SOGGETTO PROPONENTE: strumentazione e materiale di laboratorio, prodotti multimediali, computer, espositori porta poster
Data: 10 novembre 2018
DESTINATARI: studenti di scuola media inferiore-superiore ed universitari, bambini, adulti e famiglie