Casa Corriere, giovedì la quarta tappa all'Università Vanvitelli

Design, moda ambiente e sostenibilità tra formazione e nuove tecnologie. Questo è l'appuntamento di CasaCorriere del 22 novembre 2018 all'Abazia di San Lorenzo ad Septimum, ad Aversa, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. 

CasaCorriere, l’alchimia del bello: stilisti e designer creano in diretta. Più di mille in sala

Un luogo che per un pomeriggio ospita la redazione del Corriere del Mezzogiorno e la community di lettori che si interrogheranno sul tema, guidati dal direttore Enzo d'Errico che questa volta incontrerà Sylvio Giardina, stilista e fashion designer, Nanni Strada, fashion designer, Maria Giovanna Paone, vicepresidente e amministratore delegato della Maison Niton, e la cultural manager Sana Lavroff e Giuseppe Paolisso, rettore dell'Università Vanvitelli che commenta: «CasaCorriere è ormai un appuntamento fisso, giunto alla terza edizione e noi dell'Università Vanvitelli siamo impegnati in questa avventura sin dal primo anno, avendo anche avuto il piacere di ospitare almeno uno degli eventi ogni anno. Quest'anno all'Abazia di San Lorenzo, per l'appunto, anche perché era particolarmente in tema con l'evento».
Come dicevamo si parlerà di design, di moda e di tutto quello che concerne questo campo, vero? 
«Infatti proprio presso la sede di Aversa noi abbiamo una sezione di Design e Moda altamente performante, una delle eccellenze della nostra università e anche una delle eccellenze a livello nazionale e internazionale per il settore. Pensate che i nostri ragazzi creano modelli che sfilano ogni anno alla "Fashion Week" di Milano e in più ogni giorno hanno rapporti con i più grandi stilisti e le maison, in primis quelle campane. Fanno molto spesso degli stage e, vi confesso, altrettanto spesso restano a lavorare presso queste aziende che hanno apprezzato il loro talento durante il periodo di formazione. Ma c'è anche un'altra cosa che può far capire l'interesse per questo settore». 
Vale a dire?
«Ci sono tanti ragazzi che vengono dall'estero a studiare all'Università Vanvitelli per prepararsi a competere nel mondo del designo della moda. Dalla Cina, dall'Argentina. Da tutto il mondo. Un flusso notevole di ragazzi stranieri appassionati di questi settori a metà tra il business e la creatività in cui l'Italia e la Campania sono eccellenze riconosciute a livello mondiale. Eccellenza che si ritrova anche nel percorso formativo del nostro ateneo. "'Tutto con una consapevolezza. La formazione per noi valica i confini delle aule. La cattedra è una parte della vita universitaria, ma poi ci vuole anche la pratica». 
E l'innovazione? «Il design è sempre innovazione. È sempre novità per sua caratteristica innata. Ad esempio può essere applicato all'ambito della green economy. E il green può essere visto anche nella volontà di portare avanti una ricerca riguardo i tessuti bio. Cosa che alla Vanvitelli facciamo per l'appunto cercando di coniugare flussi economici e ambiente». 
Quindi il design non è solo moda? «Ovviamente no. E la "Vanvitelli" ha un parco di innovazione e un'offerta di formazione in questo contesto inimmaginabile. Il design è anche il mobilio, l'arredamento, l'oggettistica e persino l'automotive. Da noi, per esempio, i ragazzi sono coinvolti in progetti che li vedono ideare forme particolari per le auto elettriche, le auto del futuro. Il design viene anche applicato al biomedicale e a tanti altri campi. Riconosce le esigenze del mondo moderno ed è trasversale a tutti i settori. Pensate alla comunicazione. Non esisterebbero i loghi senza design». 
Per parlare di tutto ciò l'appuntamento è a CasaCorriere. «Un'ottima occasione di confronto. E un'ulteriore opportunità per noi di aprirci al territorio come ogni Università dovrebbe fare. E anche per far vedere quanto sono bravi i nostri ragazzi. Quelli dei corsi di Laurea in Design per la moda e della magistrale in Design per l'innovazione saranno anche protagonisti di un'installazione che lascerà gli ospiti a bocca aperta».

A cura di Paola Cacace, Corriere del Mezzogiorno

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