Il 6 settembre 2024 è stato siglato un accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e il Comune di Piedimonte Matese (CE), al fine di valorizzare e diffondere nella rete Internet, attraverso la Vanvitelli Digital Library (VDL), il formato digitale del manoscritto “Catasto Onciario” del 1754 posseduto dalla Biblioteca Comunale “Aurora Sanseverino” di Piedimonte Matese.
L’Ufficio Bibliografico, con la collaborazione del Centro di Servizio SBA, ha inserito nella collezione dei Manoscritti, alla pagina I Manoscritti | Vanvitelli Digital Library https://www.vdl.unicampania.it/handle/20.500.14011/821, la Digitalizzazione integrale del Catasto Onciario, documento di grande importanza storica per il Regno di Napoli.
Il Catasto Onciario del comune di Piedimonte d'Alife (l'attuale Piedimonte Matese), rientra infatti nell’ampio progetto riforme di Carlo III di Borbone, che, influenzate dall'Illuminismo, miravano a modernizzare il regno attraverso interventi in vari settori, come l'economia, l'amministrazione, la giustizia e la cultura.
Tra le più importanti Riforme economiche vi furono:
- la riduzione del potere della Chiesa a cui vennero limitati i privilegi del clero;
- la libera circolazione dei grani, adottata per incentivare il commercio e garantire un adeguato approvvigionamento;
- ed infine l’introduzione di un catasto per la valutazione dei beni ai fini della tassazione, con l'obiettivo di rendere più equa la distribuzione del carico fiscale.
Carlo III di Borbone applicò, a tal fine, un sistema catastale basato su criteri omogenei per tutto il Regno: con la prammatica “de forma censuali seu de capitazione aut de catastis” del 17 marzo 1741, presero il via le operazioni per la redazione del catasto, detto onciario perché le rendite venivano valutate in once. Il manoscritto, importante risorsa per storici, ricercatori e appassionati di storia locale, offre una preziosa fotografia della comunità di Piedimonte Matese, consentendo di approfondire la storia dell’Alto Casertano e del Sannio Alifano.
La digitalizzazione presente sulla VDL offre immagini ad alta risoluzione grazie all’impiego dello standard internazionale IIIF Add-ons che consente, oltre all’accesso e riutilizzo di immagini in alta definizione, una vasta possibilità di operazioni, come il download progressivo, lo zoom, la rotazione e scale diverse, il photo-editing.
L’oggetto digitale è inoltre accompagnato da una serie di metadati (titolo, autore, luogo, periodo storico, tipologia dell'unità di descrizione, misure, eccetera) che ne completano la descrizione. Ad alcuni di essi, come autore e luogo, è stata associata la tecnologia dei linked data, che consente di connettere dati provenienti da domini diversi (enciclopedie, repertori, cataloghi), arricchendo la conoscenza esistente ed ampliando il campo di ricerca, al fine di consentire al lettore di scoprire sempre più puntualmente le risorse di proprio interesse.
Bibliografia:
APORUSCIO, RAFFAELE, Clero e luoghi pii di Airola nel catasto onciario di Carlo di Borbone 1741-1747, in: “Airola Caudinae Vallis : rivista quadrimestrale di storia locale della Pro Loco di Airola”, Anno 3(2008), n. 1.
BARIONOVI, LUIGI, L'attuazione del catasto onciario nel Regno di Napoli : il caso del Principato Ultra, in “Samnium”, anno LVI, n. 3-4 luglio-dicembre (1983).
MARTINI MARIO, ATTILIO COSTARELLA ATTILIO (con la collaborazione di), Il Catasto Onciario di Piedimonte d’Alife 1974 : trascrizioni - analisi - osservazioni, Ed. Youcanptiny, 2024