“Il talento è solo una predisposizione allo studio.” Con queste parole, Giuseppe Gibboni – vincitore del Premio Paganini 2021 – restituisce una delle verità del mondo artistico: il successo non nasce dal destino, ma dal lavoro quotidiano. Insieme alla chitarrista Carlotta Dalia, sua compagna di vita e di musica, Gibboni ha raccontato la sua storia in occasione dell’intervista realizzata nell’ambito della rassegna musicale “Specchi di Musica Università e Città in armonia “ promossa dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Entrambi giovanissimi ma già noti a livello internazionale, hanno saputo coniugare talento e dedizione, costruendo con impegno, studio e costanza un percorso fatto di rinunce, sacrifici e passione.
Nessun colpo di fortuna improvviso: “Chi raggiunge certi traguardi – spiega Carlotta – lo fa rinunciando a tante cose. È come prepararsi alle Olimpiadi. Ogni ora, ogni sera passata a studiare è una scelta.” Una visione che non solo abbatte il mito del “prodigio” come dono, ma invita chiunque a credere nel proprio potenziale, se accompagnato da una disciplina costante.
Inoltre, ciò che colpisce di più in questo dialogo non è solo la determinazione, ma la semplicità con cui i due musicisti vivono il proprio successo. “Siamo complici, sì, ma soprattutto siamo semplici”, afferma Gibboni, sottolineando l’importanza di restare fedeli a se stessi anche quando si gira il mondo suonando nei teatri più prestigiosi.
L’intervista si è conclusa con un messaggio rivolto anche agli studenti universitari: “Educare all’ascolto, avvicinare le nuove generazioni alla musica, è un compito che sentiamo nostro. Anche per chi studia ingegneria, medicina o giurisprudenza, imparare ad ascoltare è fondamentale.”
Un incontro che ha lasciato una lezione chiara: il talento può aprire una porta, ma è lo studio a costruire la strada.
Giulia Della Volpe
(studentessa del corso di laurea in Medicina e Chirurgia)