Programmazione integrata nelle Università, la Vanvitelli esempio di best practices

L'Ateneo Vanvitelli diventa best practice tra le università italiane con il suo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), nuovo strumento di programmazione per le pubbliche amministrazioni, introdotto nel 2021.

Il dato è emerso durante il seminario “La programmazione integrata nelle Università quale strumento per generare Valore Pubblico di sistema”, che si è tenuto presso il Dipartimento della Funzione Pubblica a Palazzo Vidoni in Corso Vittorio Emanuele II a Roma, con i saluti del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

L’incontro è servito a presentare alcune prime evidenze sulla qualità dei PIAO 2022-2024 già definiti da 55 atenei statali, che sono risultati tra le Amministrazioni più attente e consapevoli della rilevanza di tale strumento di gestione.

Il risultato è l’esito di una ricerca dell’AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale) in collaborazione con la Commissione Tecnica per la Performance presso il Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP), che ha evidenziato i fattori per la semplificazione e per l’orientamento al valore pubblico della programmazione.

Obiettivo dell’evento è stato stimolare il dibattito, alla presenza del MUR, dell’ANVUR, delle Università e del DFP negli ambiti di rispettiva competenza, in relazione alle azioni che possono essere realizzate per definire un framework comune in tema di programmazione integrata delle performance e creazione di valore pubblico di filiera, sulla base di un’indagine effettuata per focalizzare meglio i benefici emersi e i margini di miglioramento, attraverso il questionario attivato sulla piattaforma del portale PIAO del DPF  nel periodo tra fine ottobre e metà novembre 2022. 

Per quasi la metà dei 55 Atenei analizzati, l’introduzione del PIAO ha comportato un rafforzamento della programmazione, maggiormente orientata al valore pubblico, e una semplificazione amministrativa. Inoltre, rispetto al resto del settore pubblico, le Università riportano una più elevata qualità degli obiettivi e indicatori di valore pubblico con un maggior impatto.

Tale risultato è significativo e deve rappresentare una fonte di motivazione affinché gli Atenei continuino ad avanzare nel percorso.

Le esperienze esaminate, seppur variegate, hanno consentito, quindi, di identificare alcuni chiari fattori di successo e di formulare alcune prime raccomandazioni per gli Atenei  impegnati nella definizione delle nuove programmazioni.

In particolare, è stato considerato che non può esserci semplificazione senza un rafforzamento dell’orientamento al valore pubblico, raggiungibile solo con un forte supporto e coinvolgimento della Governance e del Rettore in primis.

Inoltre, il coinvolgimento degli stakeholder – ancora poco diffuso nella programmazione e nella misurazione – potrebbe consentire di migliorare la qualità dei PIAO e di allineare gli obiettivi dei vari soggetti che sono chiamati a creare valore pubblico, in quanto la mancata partecipazione ostacola un reale orientamento al valore pubblico e non permette di valorizzare la filiera per la sua generazione.

"Con l'introduzione del PIAO - ha spiegato il Direttore generale dell'Ateneo Vanvitelli, Carmela Luise, durante il suo intervento all'incontro - per raggiungere gli obiettivi di Valore pubblico, si è puntato ad integrare gli obiettivi del Piano Strategico ispirati all’Agenda Onu 2030, gli obiettivi della programmazione Ministeriale 2021-23, del Piano nazionale per la ricerca 2021-23 e del PNRR con gli ulteriori strumenti di programmazione gestionale previsti dal previgente quadro normativo e d’Ateneo, (Piano della Performance, Obiettivi dei Dipartimenti, il Piano per il lavoro agile e quello formativo, quello per la razionalizzazione delle dotazioni informatiche, per il fabbisogno del personale, il Piano delle Azioni Positive, il Piano per la Prevenzione della corruzione e della Trasparenza), sempre in linea con la dimensione finanziaria del nostro Ateneo.

Per l’attuazione di tale integrazione, fondamentale è stata, inoltre, la partecipazione al processo di soggetti sia interni che esterni, nella consapevolezza che solo con un lavoro di squadra e di condivisione si possono raggiungere risultati concreti.