Una tesi in sicurezza e prevenzione sul lavoro - un titolo quanto mai attuale al tempo del covid 19 - , quello conseguito da Marco, dottore in giurisprudenza alla Vanvitelli, nel corso della sua seduta di laurea online.
 
 
Raccontaci il tuo percorso
Mi sono laureato in giurisprudenza il 27 marzo presso l’università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con una tesi di laurea in diritto della sicurezza e della prevenzione sul lavoro. Si è trattato di un percorso lungo, fatto di alti e bassi, alternando momenti di difficoltà a momenti di gioia, ma che mi ha reso la persona migliore che sono oggi.
 
Com'è stata la discussione di laurea?
Sicuramente è stata una discussione “diversa“ dalle altre sotto molteplici aspetti, ma che sicuramente ricorderemo per sempre, per modalità di esecuzione ed emozioni provate. 
 
Come ha trovato i docenti, il personale e l'organizzazione?
Mi sento in dovere di ringraziare la mia relatrice per avermi accompagnato in questo percorso e per non avermi mai fatto mancare il suo supporto anche a distanza, nonostante le difficoltà del periodo.La discussione si è svolta tramite la piattaforma Microsoft teams, in maniera fluida, dinamica e scorrevole.La commissione è stata in grado di metterci a nostro agio, facendoci quasi dimenticare la situazione “particolare“ in cui ci trovavamo a discutere. Soprattutto il presidente della commissione, il prof. Gian Paolo Califano ci ha elogiato, ricordandoci che, non appena l’emergenza coronavirus sarà terminata e le direttive ministeriali ce ne daranno l’opportunità, l’università organizzerà i “graduationdays” per tutti i laureati online. 
 
Qual è stato il momento più emozionante? Anche il momento della proclamazione ha conservato, nonostante la modalità, la sua forma e le emozioni che da questa ne derivano. 
Come hai giudicato quindi questa esperienza? In conclusione, credo che anche noi laureati all’epoca del coronavirus abbiamo scritto un pezzo di storia da studiare tra i banchi di scuola, dimostrando che facciamo parte di quell’Italia che ha continuato a lottare e che ha continuato il suo percorso ed io personalmente ho capito il giorno 27 marzo 2020 cosa vuol dire immortalare un attimo di vita e fermarmi a godere un piccolo ma grande assaggio di felicità.

 

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Comune di Aversa e Università Vanvitelli insieme per ricerca, formazione, sperimentazione e terza missione. E' stata firmata una convenzione tra il Comune di Aversa e l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, in merito alle future collaborazioni negli ambiti della programmazione e sviluppo territoriale sostenibile, mobilità sostenibile, sottosuolo, energia, architettura, design, ambiente, economia, storia, arte, politiche sociali e beni comuni.

"L'accordo istituzionale con l'Università della Campania Luigi Vanvitelli - ha spiegato il Sindaco di Aversa, Alfonso Golia -  è un punto di partenza per creare una sempre maggiore integrazione tra il mondo accademico, la città e le sue istituzioni. Coinvolgere l’Ateneo e, in particolare, i due dipartimenti di Architettura e Ingegneria nella vita della città era uno dei punti caratterizzanti del nostro programma, una priorità assoluta". 

Grazie a questo accordo l'Università potrà supportare il Comune in numerosi settori, tra cui alcuni vitali per far fare un salto di qualità alla città e cioè: supporto per attività di formazione di piani e programmi, partecipazione congiunta a Bandi, consulenza nella progettazione, supporto nelle procedure di gara. Una serie di attività che attualmente il comune fa fatica a gestire per carenza di personale.

Nei prossimi mesi l’accordo sarà reso operativo, attraverso la stipula di specifici accordi attuativi, in particolare sulle tematiche della riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, nuovi modelli per la costruzione e il recupero del patrimonio edilizio scolastico, mobilità sostenibile, ecc.

 "Vincerò". Va istintivamente alla Turandot di Puccini e alla romanza "Nessun Dorma" il primo pensiero di Giampaolo, neodottore in Giurisprudenza, appena spento lo schermo del pc del suo esame di laurea online. "Una bella vittoria, un traguardo raggiunto, quello della laurea, un percorso concluso dopo tanti sacrifici". 

 

E dunque, raccontaci questo percorso.
Sono entrato a far parte della grande famiglia dell’università Vanvitelli nel 2014, dopo aver aderito a vari programmi di orientamento organizzati dalla stessa università. Nel corso degli anni sono stato partecipe a varie iniziative: sono risultato idoneo alla partecipazione del bando di concorso part-time e nel 2019 ho vinto il bando per attività a supporto delle problematiche dell'handicap con l'obiettivo di affiancare gli studenti diversamente abili. Quest’ultima esperienza è per me stata una vittoria sia a livello morale che umano, riscoprendo i veri valori. Come tutor mi sono occupato di diritto tributario, diritto pubblico e costituzionale, e diritto privato. Ho svolto il mio ruolo elogiando e tenendo presente l’ottica dell’assiologia: un connubio perfetto per poter dire di diritto. Inoltre sono stato vincitore per cinque anni della borsa di studio ADISURC. Parliamo della seduta di laurea telematica. 

Com’è stata?

La seduta di laurea online è stata una esperienza innovativa, difficilmente dimenticabile! Abbiamo costruito in un momento particolare ma non ci siamo fermati e non possiamo fermarci, dobbiamo continuare a lottare! Il prof. Carlo Venditti ci ha ricordato, all’inizio della seduta di laurea, che noi facciamo parte di quell’Italia che ha continuato il suo percorso. Motivo di orgoglio per noi, se pensiamo ai nostri medici, e tutti coloro che stanno facendo di tutto per poter superare questo momento; è come se anche noi in qualche modo li abbiamo affiancati.

Come hai trovato i docenti, il personale e l’organizzazione?

La piattaforma Microsoft Teams è stata utilissima per realizzare l’obiettivo delle lauree online. Eccellenza per il personale e l’amministrazione che hanno organizzato il tutto in maniera perfetta. Anche per i docenti è stato un momento di esperimento che tuttavia hanno prestato la loro professionalità senza risparmiarsi. 

Qual è stato il momento più emozionante?

Il momento più emozionante è stato all’inizio della seduta di laurea aperta con le toccanti parole del professor Venditti, il quale sottolineava il particolare momento ed esortava a tutti i laureandi di essere fieri di aver voluto procedere alla seduta di laurea e di non esserci fermati. Un momento che mi rimarrà difficile dimenticanza. Non di meno la proclamazione finale di dottore in giurisprudenza che nelle modalità in cui è avvenuta ha conservato comunque la sua forma

Quando hai spento il pc, che sensazione hai provato?

Personalmente non riesco a definirla, ma ho meditato moltissimo alla possibilità che ci stata offerta nel continuare le attività da parte della nostra università, quali le lauree in modalità telematica. Tra le sensazioni provate è stata la presa di coscienza che un percorso si era appena concluso, dopo tanti sacrifici. La voglia di rincominciare a studiare, con nuovi percorsi, di ritornare alla nostra quotidianità non sono mancate. Essendo un cantante lirico tenore non è mancata la voglia di ritornare sul palcoscenico e ricantare il celeberrimo Nessun Dorma, il “Vincerò”, per la vittoria ovvero il traguardo raggiunto. Ma ciò è solo rinviato!

E quanto a soddisfazione?

Fortunatamente ho raggiunto il massimo dei voti e ne sono davvero felice. Presentavo una tesi molto articolata, in istituzioni di diritto privato, dal tema “il diritto all’oblio” molto discusso e complesso, un diritto destinato a mutare con l’evoluzione tecnologica. A tal proposito non sono mancati gli interventi dei membri commissari, dato l’interesse verso il tema discusso. Ringrazio la mia relatrice, la prof. Roberta Catalano.

C’è un consiglio che potresti dar ai prossimi laureandi telematici?

Il mio consiglio è quello di non fermarsi, come già detto. Abbiamo avuto l’opportunità di costruire in un momento non facile per il nostro paese, cogliamola. Abbandoniamo per ora ogni tipo di forma e affidiamoci alla tecnologia, visto che siamo comunque fortunati ad avere mezzi per poterlo fare.

 

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Vanvitelli Students for International Students. Da oggi è scaricabile su App store e Play Store la nuova app creata dagli studenti dell'Ateneo Vanvitelli per gli studenti internazionali.

Una app attraverso cui gli studenti dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli danno il benvenuto a tutti gli studenti internazionali interessati ad un periodo di mobilità con l’Ateneo.
L’applicazione “Vanvitelli Students for International Students” offre un primo punto di incontro per dare inizio ad un’attività di mobilità con la nostra Università.


Questo progetto nasce dal concorso "Welcome International Students" lanciato dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli che ha dato l’opportunità ai propri studenti di emergere e produrre un lavoro che potesse aiutare gli studenti stranieri durante un periodo di mobilità alla Vanvitelli. Finalità del concorso era appunto la creazione di un’app per dispositivi mobili – da sviluppare in lingua inglese - volta a fornire tutte le informazioni necessarie sia prima dell’arrivo sia durante il periodo di permanenza presso il nostro Ateneo.
Gli studenti della Vanvitelli hanno individuato e inserito nella app le informazioni di interesse e le aree del sito di Ateneo e dei Dipartimenti dove le stesse sono o saranno disponibili.
Un’attività svolta dagli studenti per gli studenti mirata a rafforzare il senso di appartenenza e di accoglienza e integrazione.

 

Play Store: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.erasmus.velcome

Apple Store: https://apps.apple.com/it/app/studentswelcomestudents/id1497423644

 

La mamma e il papà da Bolzano ci sono, i fratelli da Milano presenti, e pure agli amici, provenienti direttamente da Berlino. C’è una folla di persone alle spalle di Rosanna, laureata alla Vanvitelli, che ha deciso di celebrare il suo traguardo a regola d’arte, con tanto di famiglia illustrata, disegnando personalmente i propri cari. Con l’arte di una laureata Magistrale di Design per l’Innovazione, in barba al coronavirus - ma non ai DPCM del Governo!

 

Complimenti per l’iniziativa, raccontaci come nasce quest’idea

“Grazie. Pochi giorni fa mi sono laureata alla Magistrale di Design per l’Innovazione, presso il Dipartimento di Architettura di Aversa. Anzi, presso il salotto di casa.

La mia famiglia era con me quel giorno. Anzi, la mia famiglia era in quarantena in giro per l’Italia. So che avrebbero voluto esserci, così ho disegnato i miei genitori, fratelli e amici e li ho resi partecipi della mia seduta di laurea”. 

Un gesto molto bello, quasi commemorativo. Anche sereno?

"Non c’è alcuna malinconia in questo mio gesto perché ho sempre vissuto l’istruzione come qualcosa di molto intimo. Dopo una Laurea Triennale in Visual and Product Design a Bolzano ho lavorato in Italia per due anni prima di scegliere di iscrivermi al corso di Design per l’Innovazione ad Aversa. Un posto che in tanti sensi è in contrasto con gli stimoli culturali che dovrebbe avere un ambiente universitario. Ciò nonostante, e questo a mio avviso è ancor di più un merito, lì sopravvive una piccolissima civiltà intellettuale. È stato per me un piacere scoprire i compagni e i docenti che ho incontrato e seguito in questi due anni. Per questa ragione sono stati loro i primi con i quali avrei voluto condividere la mia tesi." 

Un tuo commento sulla discussione

"La mia esperienza di Laurea online non mi ha privato dell’emozione di esporre ad una commissione attenta mesi di lavoro, anni di studio, in pochi minuti. Non ho subìto la distanza delle persone che avevo di fronte (lo schermo) perché ho conosciuto quelle persone, e ne ho percepito le emozioni dalle voci e dai volti sfocati." 

Qualche studente potrebbe lamentare che laurea online abbia delle differenze con quella classica. Tu cosa ne pensi?

"La laurea è l’unica occasione che abbiamo noi studenti durante tutto il corso di laurea per avere la completa attenzione di un gruppo di professori. Ed è una prova che superiamo con noi stessi, che sia in una stanza piena di parenti o in una stanza piena di disegni. Non siamo più noi i giudici (ruolo assai più semplice) ma diventiamo oratori e giudicati. Questo è un privilegio perché tutti gli sforzi degli anni precedenti portano a questo momento, momento in cui dimostriamo di essere padroni della materia scelta. E le prime persone con cui condividere questo momento sono i nostri professori." 

E per quanto riguarda te?

"Per quanto mi riguarda, di persona oppure online, ho discusso per la seconda volta una tesi: scalza, emozionata e felice." 

Ultima cosa: un augurio per l’Ateneo e per i futuri studenti

"Mi auguro che le Università italiane possano approfittare di questo momento, che possa essere un modo per rimodulare un sistema ormai obsoleto e imparare a dare più spazio al confronto e meno alla forma."

 

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Un passo verso la pace, convegno sul tema con Abdelaziz Essid, premio Nobel per la pace 2015. Appuntamento per il 17 febbraio alle ore 10.00 presso il Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet Aula 3, Viale Ellittico 31, Caserta. Parteciperanno all'evento Giuseppe Paolisso, Rettore dell'Università Vanvitelli, Pasquale Femia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Carlo Maria Palmiero, Presidente della Camera civile presso il Tribunale di Napoli Nord.

La presenza del premio Nobel in Ateneo rientra nell'ambito del programma di Ateneo “V:ALERE”, giunto alla quarta annualità, che si propone di valorizzare e promuovere la qualità della Ricerca e migliorare l’attitudine dei giovani alla Ricerca.
Il programma “V:ALERE 2020” concentra il focus sui Giovani, l'Internazionalizzazione, l'implementazione delle Grandi Attrezzature, la Ricerca multidisciplinare e l'Open Access e si articola in una serie di interventi finanziari rivolti ad ottimizzare lo sviluppo della ricerca.

Abdelaziz Essid è componente di quel gruppo di esponenti di Associazioni e Istituzioni che, nel 2011, hanno concorso a ripristinare la democrazia nel Paese Nord Africano e che poi, nel 2015 sono stati insigniti del Premio Nobel per la Pace.

Locandina

 



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Articolo pubbllicato su Heralditalia.it il 3 aprile 2020

Avanti alla Vanvitelli: lauree online per battere il coronavirus.

“Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”. A dirlo era il magistrato Giovanni Falcone, un giudice che ha sacrificato la propria vita per andare avanti nel compiere il proprio dovere. Ebbene, dall’Università Vanvitelli arriva un messaggio di speranza e di esempio per tutti in questo momento così difficile. Nonostante il Covid-19 abbia invaso le nostre vite, i dipartimenti hanno continuato con le lezioni, gli esami e anche con le sedute di laurea del mese di marzo che si sono svolte regolarmente. Il tutto a distanza, grazie alle nuove tecnologie video. Una iniziativa portata avanti da diversi atenei d’Italia, come l’Università di Palermo, l’Unimore di Modena, l’Università di Firenze o di Salerno.

 

L’esempio della Vanvitelli: lauree avanti online per combattere il coronavirus

“Abbiamo atteso molto tempo e fatto tanti sacrifici nell’attesa del giorno della laurea. Un giorno che abbiamo immaginato mille volte e che purtroppo il Covid-19 ha impedito di celebrare come avremmo voluto”. A dirlo è una studentessa del Dipartimento di Giurisprudenza della Vanvitelli. “Nonostante tutto, dobbiamo ringraziare l’Ateneo per averci messo a disposizione questa opportunità. Saremmo stati reclusi in casa, sommersi dalle cattive notizie e per giunta senza la possibilità di laurearci”. Sebbene sia stata una celebrazione atipica, infatti, “è stato comunque emozionante, un giorno racconteremo ai nostri figli che ci siamo laureati in casa in un momento di grande difficoltà del Paese. Così siamo andati avanti”.

 

Ripresi anche gli esami, gli studenti non devono essere rallentati

“Sin dall’inizio dell’epidemia, l’imperativo del nostro Rettore Giuseppe Paolisso è stato quello di evitare rallentamenti agli studenti. In questo momento così difficile, l’Ateneo doveva fare tutto il possibile per non aggravare ulteriormente gli studenti di altri problemi”. A dirlo è la Professoressa di Diritto Romano e Tradizione romanistica del Dipartimento di Giurisprudenza alla Vanvitelli, Lucia Monaco. “Dopo un breve periodo di sospensione, anche gli esami sono ripresi, recuperando gli appelli saltati. La situazione del Paese è molto complicata. Già prima del virus per i laureati l’inserimento lavorativo non era semplice. L’Università ha il dovere di sostenere i suoi allievi,formandoli innanzitutto, ma anche facendo il possibile affinché non perdano ulteriori occasioni”.

 

Il Rettore, i docenti e il dovere di andare avanti

“L’Ateneo ha fatto un lavoro enorme per riconvertire tutta la didattica on line. Tutti i docenti si sono mostrati disponibili all’iniziativa. Qualche imprevisto tecnico c’è stato ma l’importante era raggiungere l’obiettivo. Forse l’aspetto più difficile, almeno per me, è la lezione a distanza. Il sistema funziona bene, ma stare in aula con i propri allievi, poter interagire continuamente con loro è un’altra cosa. Ma per ora va bene così, gli studenti rispondono bene”. Poi, per la docente, uno sguardo ancora alle prospettive e alla speranza: “Tornare in aula sarà bellissimo. E quando questa emergenza sarà finita, come ha già pubblicamente promesso il Rettore, ai nostri “laureati on line” dedicheremo una giornata di festa, con il tradizionale pubblico di amici e familiari e la consegna dei Diplomi di laurea”.

 

Anche quest’anno l’Università Vanvitelli ospita High School Game, l’innovativo progetto live e digital di contest indirizzato agli studenti degli ultimi tre anni delle superiori che stimola la curiosità e le capacità riflessive dei ragazzi, sfruttando le nuove tecnologie interattive. Un vero e proprio concorso a carattere nazionale, dunque, presentato sotto forma di gioco dove gli studenti di circa trenta scuole di Caserta e provincia si sfideranno partecipando a quiz culturali, attraverso le tecnologie più utilizzate dagli studenti: app e smartphone.

La Vanvitelli parteciperà all’iniziativa in qualità di Scientific Partner ed interverrà durante la seconda fase ospitando i ragazzi impegnati nella ‘semifinale’.

La dinamica della gara e le tecnologie innovative usate permettono di catturare al massimo l’attenzione dei ragazzi, di stimolarli e far emergere le loro capacità, oltre che di interiorizzare i contenuti in maniera più efficace.Tutto ciò rafforzando il legame tra studenti della stessa classe che formano una squadra ma anche tra gli studenti dei vari istituti coinvolti in una sana competizione.

Appuntamento, dunque, il 13 febbraio presso l’aulario di via Raffaele Perla, Santa Maria Capua Vetere alle ore 9.00.
Pronti per la sfida?

Guarda il video dell'edizione 2018/2019



“Finalmente il primo passo verso la carriera è compiuto”. E’ con grande soddisfazione che Marina racconta la sua esperienza di laureata in Medicina e chirurgia alla Vanvitelli. Un momento reso ancora più speciale dal fatto che la neo dottoressa è in dolce attesa.
 
Come si è svolto il tuo percorso universitario?
Ho iniziato il mio percorso presso la facoltà di medicina e chirurgia dopo alcuni anni rispetto al liceo ,poiché in precedenza ero iscritta alla facoltà di biotecnologie per la salute. Il mio percorso a medicina e' stato costeggiato di momenti alti e bassi in cui ho dovuto affrontare esami più o meno impegnativi, ma portato a termine nel migliore dei modi .
 
Parliamo della seduta di laurea telematica. Com'è stata?
La laurea telematica è stata una grossa novità, inaspettata, ma molto funzionale. Il presidente Monda insieme all'ingegnere Salvatore Iodice sono stati impeccabili e si sono mostrati disponibili sempre per qualsiasi richiesta fatta da noi studenti. Mi permetto di citare anche il mio relatore per la tesi, il prof Carlo Tolone che ho seguito per alcuni anni presso l'ambulatorio di gastroenterologia pediatrica della clinica pediatrica "Vanvitelli", il quale si è mostrato prontamente disponibile alla richiesta della laurea telematica . La seduta è stata sicuramente diversa da quelle solite , un 'alternativa da poter raccontare rispetto al normale quotidiano . Si è svolta in modo efficiente e tutti i partecipanti non hanno avuto alcun problema.
 
Come hai trovato i docenti, il personale e l'organizzazione?
Ribadisco e ci tengo a sottolineare che la nostra facoltà Vanvitelli è stata davvero molto efficiente ,sia nei giorni precedenti alla discussione, sia il giorno stesso . Il professore Monda insieme a tutta l'amministrazione  e i  docenti ha fatto in modo che coloro a cui mancassero uno o due esami per la laurea (impossibilitati a svolgerli in facoltà  nei giorni precedenti causa covid19) siano stati effettuati per via telematica. Inoltre per la laurea online nei giorni precedenti ci sono state delle riunioni sul portale Microsoft teams organizzate dalla facoltà per affrontare al meglio ed essere efficienti nel giorno tanto atteso. Trovo il portale Microsoft teams ideale per la laurea telematica ,perché estremamente riservato solo per coloro facente parti della facoltà che vale sia per noi studenti che per i docenti . È necessaria una mail istituzionale per iscriversi e questo ci tutela dalla possibilità di far interagire terze persone non appartenenti alla facoltà. La tutela della privacy è fondamentale ed è stata rispettata appieno ,cosa che a volte non accade per i social quotidiani con cui abbiamo a che fare (Facebook, instagram, twitter).
Sono orgogliosa di far parte di questa Università e ringrazio ancora una volta il prof Monda, l'amministrazione e tutti i docenti per la disponibilità mostrata nei nostri riguardi. 
 
Qual è stato il momento più emozionante?
Il momento più emozionante è stato quando tramite skype ho visto i miei genitori e hanno pronunciato le parole: siamo orgogliosi di te Marina !!! Non c'è prezzo alcuno per queste parole. Sottolineo tramite skype perché non vivo con loro ,sono sposata ,in attesa alla 22esima settimana di gravidanza e mio marito ha organizzato una diretta skype per far assistere la mia famiglia e i miei amici alla seduta online. M
 
Quando hai spento il pc, che sensazione hai provato?
Mi sono sentita libera. Finalmente il percorso tanto atteso e il sogno di una vita si era realizzato.
 
E quanto a soddisfazione? 
Molta! Finalmente il primo passo verso la carriera da sempre sognata è stato svolto.
 
C’è qualcosa di un po’ speciale in questa seduta di laurea del tutto nuova?
Non nascondo che il non poter avere un contatto diretto con le persone a cui voglio bene mi è mancato ,parenti ,amici e anche l'adrenalina di vivere quel giorno a contatto con tutta la commissione in un aula magna vista sempre in precedenza per gli altri colleghi e sognata fino a poco tempo fa prima della pandemia in corso mi è mancata. Ma posso dire che un domani, alla mia piccolina Myriam, potrò raccontare che la mamma la  aveva in  grembo quando avrebbe dovuto discutere la tesi e che, per circostanze non dipese da lei, ha discusso in modo alternativo - se vogliamo “originale” - che fino a quel momento non era stato ancora effettuato. 
Tengo a rimarcare un concetto: tra qualche mese saremo abilitati alla professione medica e per questo motivo dobbiamo essere da esempio per gli altri ragazzi che  effettueranno la laurea telematica . In un periodo in cui tutto il mondo affronta una situazione (pandemia)mai vissuta prima rispetto ai tempi moderni in cui viviamo, è doveroso per noi rispettare ed approvare in ogni modo le scelte effettuate dalla nostra università che ha pensato in primis di tutelare la nostra salute e quella di chi ci sta intorno rispettando il decreto nazionale annunciato. Non è questo forse uno dei compiti di un  medico? 
 
Parecchi studenti prossimi alla seduta di laurea telematica si sono lamentati. C’è un consiglio che potresti dar loro?
Ai ragazzi posso solo dire: dimostriamo quanto noi giovani possiamo fare. Dobbiamo essere da esempio per gli altri: che siano più piccoli o più grandi di noi!
 
 

 Se la morte può avere un suo canto, un suono che la identifichi, ebbene Ein Deutsches Requiem è quel canto. Considerato uno dei massimi capolavori sinfonico-corali della seconda metà dell’Ottocento per la nuova idea di musica liturgica, tedesca, mitteleuropea che è in grado di fornire. Non si tratta di un Requiem in senso propriamente liturgico; il concetto di fondo portato avanti dal compositore è di natura più filosofica che religiosa: le persone cui portare aiuto e consolazione non sono i morti, ma i vivi. Le melodie racchiuse in Ein Deutsches Requiem, le armonie sempre cangianti e un uso “antico” delle voci ci offrono un’idea nuova di musica liturgica; il tono di pace e consolazione racchiuso in ogni singola battuta lascia pensare che il giovane compositore avesse a lungo meditato sulla morte tentando poi, con successo, di darle voce.

In occasione del concerto di Daniele Gatti del Teatro di San Carlo, sono riservati al pubblico dell'Ateneo 100 posti, tra i migliori disponibili, per assistere allo spettacolo.

Di seguito i dettagli dell'evento:

/Concerto Sinfonico

2 e 3 febbraio 2020

DANIELE GATTI

Direttore | Daniele Gatti
Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini

Johannes Brahms
Ein deutsches Requiem (Requiem tedesco), per soli, coro e orchestra, op. 45 (1868)

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

domenica 2 febbraio 2020, ore 18.00
lunedì 3 febbraio 2020, ore 20.00
La promozione riservata all'Ateneo "Luigi Vanvitelli" consiste in 100 posti, tra i migliori disponibili, al prezzo dedicato di 25 euro (POSTO UNICO) per assistere allo spettacolo.
Per aderire all'offerta, basta presentarsi direttamente presso la Biglietteria del Teatro San Carlo nei normali orari di apertura (da Lunedì a Sabato dalle 10 alle 21, Domenica e festivi dalle 10 alle 18) e richiedere i biglietti (max 6 in un'unica soluzione) desiderati esibendo il tesserino. L'assegnazione dei posti avverrà secondo la logica del best seat, ovvero verrà assegnato il miglior posto disponibile al momento dell'acquisto. SI RICORDA CHE IL DETTAGLIO DEI POSTI SI CONOSCERA' SOLO IN BIGLIETTERIA AL MOMENTO DEL RITIRO E CHE, UNA VOLTA ASSEGNATI, I POSTI NON POTRANNO ESSERE RIMBORSATI O SOTITUITI. Si ricorda che per le date non in promozione è sempre valido lo sconto del 10% sull'acquisto dei biglietti.

Per ogni ulteriore informazione è sempre possibile consultare il sito www.teatrosancarlo.it.

La promozione è valida fino al 2 febbraio 2020.

 

Laurearsi ai tempi del covid-19, faccia a faccia con il pc.

"Era tutto così strano! Dopo anni di studi e sacrifici non avevo l’emozione solita, la voglia di festeggiare e la gioia nel cuore". 
Tania è una delle studentesse della Vanvitelli che ha discusso la tesi in modalità telematica, dopo l'ultimo esame svolto online qualche giorno prima. 
“Seguivo con preoccupazione e dispiacere le vicende del Covid-19 in Cina e poco dopo a febbraio i primi casi al nord Italia, ero preoccupata e dispiaciuta ma dovevo concentrarmi: avevo l’ultimo esame il 5 Marzo. Il 25 Marzo avrei dovuto laurearmi in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana presso L’università Luigi Vanvitelli di Caserta, la mia secondo laurea: Magistrale!

Erano circa le 14:30 del 4 marzo 2020 quando alcuni titoli di coda anticipavano la possibile chiusura di tutte le scuole ed università italiane di ogni tipo e grado per contenere i contagi, una misura drastica quanto giusta ma io il giorno dopo averi dovuto sostenere il mio ultimo esame! L’ansia mi turbava fino a che non è giunta la conferma! Scuole e Università chiuse ma erano garantite lezioni ed esami tramite sistemi di comunicazione a distanza! La mia università nel minor tempo possibile si è organizzata alla grande per riuscire a sostenere la didattica e gli esami e così il 16 marzo 2020 alle ore 12:00 sono stata la prima studentessa del mio corso di laurea a sostenere l’esame online tramite Microsoft Times, fortunatamente andato bene! Subito dopo dovevo concentrare tutta la mia volontà per l’elaborazione del power point da presentare in seduta, vicinissima! E' un po’ difficile pensare alla propria felicità quando intorno hai il tuo paese in ginocchio! Ma dovevo farcela!"

Tania si è laureata il 25 marzo davanti ad una commissione "professionale, ma accogliente", dottoressa magistrale in scienze degli alimenti e della nutrizione umana.  "Ho dedicato la mia tesi all’Italia, a tutti i cittadini, a chi sta soffrendo, e chi a come me sta comunque raggiungendo dei traguardi. Con un solo comune obiettivo: rinascere!"

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Un seminario di formazione einformazione per il progetto "Plastic Free". Venerdì 24 gennaio 2020, alle ore 14:30 presso l’Aula Magna del Polo Scientifico in Via Vivaldi a Caserta, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche insieme al Dipartimento di Matematica e Fisica hanno organizzato un seminario sul “Progetto Plastic Free” avviato nel mondo universitario campano proprio dall’Ateneo Casertano.
Il seminario con gli studenti ed i professori, vedrà la partecipazione del Responsabile dei Rapporti con gli Enti di Acquatec, Domenico Imperatore, che affronterà la tematica attraverso l’esperienza di Acquatec nota società operante nel settore idrico-ambientale impegnata al fianco di molti Enti in Campania nella lotta alla plastica in bottiglia. La finalità del seminario è quella di formare, informare e sensibilizzare le nuove generazioni sulla valorizzazione della risorsa idrica come strumento indispensabile per la salvaguardia dell’ambiante.
Il seminario segue un percorso di sensibilizzazione avviato dall’Ateneo già all’inizio del 2019 dove gran parte dei Dipartimenti, ad oggi gli unici in Campania, seguendo le direttive ministeriali su tematiche ambientali promosse dal Ministro Sergio Costa, si sono dotati di erogatori di acqua microfiltrata alla spina allacciati alla rete idrica pubblica, con il preciso intento di ridurre drasticamente l’utilizzo di bottigliette di plastica e di conseguenza del consumo di PET.
"Il Dipartimento di Matematica e Fisica  - commenta il Direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica Lucio Gialanella - aderisce ad un'iniziativa del Ministero che mette la sostenibilità ambientale ed economica in primo piano. Questo progetto è un altro piccolo passo verso una gestione più sostenibile del nostro Ateneo." 
"Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche - dice il Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche Antonio Fiorentino - da sempre sensibile alle tematiche ambientali, aderisce all’iniziativa del Ministero finalizzata alla riduzione dei consumi di plastica nelle Istituzioni Pubbliche.” 

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