Un mare di tracce, il Mediterraneo raccontato dai migranti

 immigrati

Hanno tra i 18 e i 40 anni, sono giunti in Italia da molto lontano, impiegando giorni, mesi, anni ed hanno deciso di condividere la loro storia.
Sono 11 migranti del Centro sociale Ex Canapificio di Caserta/SPRAR, i cui racconti sono stati inseriti all’interno di un percorso interattivo dal Dipartimento di Studi Politici “Jean Monnet” della Sun sul tema della migrazione, delle mappe e dell’appartenenza nell’ambito della regione del Mediterraneo.  Il progetto è nato con l'intento di far conoscere i migranti in maniera differente e in chiave umanitaria, attraverso frammenti delle loro storie, con lo scopo di entrare in contatto con una realtà fisicamente vicina ma mentalmente distante, ponendo le basi per un'accoglienza diversa.

I risultati del progetto, di grande successo, sono stati raccontati da Maria Teresa Franco, studentessa del Corso di Scienze Politiche presso il Dipartimento di Studi Politici, per la rivista dell’Università di Pyatigorsk.

Hanno partecipato all’iniziativa gli studenti del Laboratorio “Migrazioni Territorio e Intercultura” – curato dal docente Antonio d’Angiò nell’ambito dell’insegnamento corso di laurea in Comunicazione interculturale attivo al Dipartimento –  che hanno preparato reportages fotografici, interviste a migranti, rifugiati e richiedenti asilo, nonché a vittime di tratta. Il progetto intende essere la base per l’ampliamento dei Laboratori in materia di migrazioni destinati agli studenti delle Lauree Triennali e Magistrali del Dipartimento ed è la base per la creazione di un Osservatorio Permanente sulle migrazioni all’interno del Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, che produca studi sul fenomeno delle migrazioni da diversi punti di vista: politico, sociologico, socio-economico, culturale.

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