Il MUSA – Sistema Museale dell’Università “Luigi Vanvitelli”, con il Museo Anatomico, è lieto di annunciare le aperture straordinarie de "L'anatomia del Sabato", un'occasione imperdibile per scoprire la complessità e la bellezza del corpo umano in modo autonomo e coinvolgente, con il supporto di un'audioguida informativa.  

Il Museo Anatomico sarà aperto nei giorni sabato 22 marzo e sabato 12 aprile dalle 9:00 alle 15:00 (ultimo accesso alle ore 14:00).

Per la visita è consigliata la prenotazione al seguente link: https://musa.okticket.it/it/biglietti scegliendo la data e la fascia oraria che si preferisce.

Chi perdesse questa opportunità potrà sempre prenotare una visita al Museo nei giorni di apertura ordinaria e con le modalità sopra descritte.

Il Museo Anatomico dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” si trova in via Luciano Armanni n. 3, nel Complesso Universitario di Santa Patrizia.

Intitolata ad Alfonso Gambardella l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, importante figura del panorama accademico italiano e fondatore della Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli. L’evento si è tenuto all’interno dell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum, ad Aversa, una location ricca di storia e simbolismo, scelta per celebrare un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile non solo nell’università ma anche nella comunità locale e nazionale.
Alfonso Gambardella, architetto e storico dell’architettura, ha dedicato la sua lunga carriera all’insegnamento e alla ricerca, ricoprendo ruoli di straordinaria importanza.

È stato professore ordinario di Storia dell’Architettura, Preside della Facoltà di Architettura, Prorettore vicario dell’Ateneo e, successivamente, professore onorario. La sua influenza si è estesa ben oltre le aule universitarie, contribuendo al progresso culturale e sociale del territorio campano e rafforzando il legame tra il mondo accademico e le realtà locali. La sua instancabile dedizione al lavoro lo ha reso una figura di riferimento per colleghi, studenti e istituzioni.

Nel corso della sua vita, Gambardella ha saputo coniugare il rigore accademico con una straordinaria capacità di visione, sempre rivolta al futuro. Il suo lavoro non si è limitato a una dimensione teorica ma ha avuto un impatto tangibile anche sul territorio: grazie al suo impegno, molti terreni hanno acquisito nuovo valore e prestigio, tanto da meritargli il titolo di cittadino onorario del Comune di Aversa. Questo legame con il territorio si riflette anche nella scelta di intitolargli l’Aula Magna del Dipartimento, un gesto simbolico che vuole perpetuare il ricordo del suo impegno e della sua visione innovativa.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, docenti, studenti e personalità locali. I saluti iniziali di Ornella Zerlenga, direttrice del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Ateneo, sono stati seguiti da affettuosi omaggi in memoria di Gambardella, che hanno evidenziato la profondità del segno lasciato dalla sua opera. Tra gli interventi più significativi, quello del figlio, Cherubino Gambardella, che ha dichiarato con emozione: “Che venga ricordato nel luogo che ha amato più di ogni altro è un dono bellissimo”.

L’intitolazione dell’Aula Magna ad Alfonso Gambardella rappresenta un atto di grande valore simbolico, volto a riconoscere il ruolo cruciale che ha svolto come precursore del mondo accademico e culturale. Questo gesto, oltre a consolidare la memoria di una figura così eminente, ha lo scopo di ispirare le nuove generazioni, affinché possano trovare nella sua dedizione e nel suo esempio un modello da seguire. L’Università della Campania Luigi Vanvitelli, attraverso questa iniziativa, ribadisce il proprio impegno nel coltivare il legame tra il sapere accademico e il territorio, rafforzando l’eredità di una persona che ha saputo interpretare il ruolo dell’educatore in modo completo e innovativo.

“Sicuramente sono percorsi diversi, quello artistico e quello accademico; presentano delle difficoltà differenti. Bisogna alla fine della giornata farsi la domanda: quanto mi va di arrivare al traguardo? Quanto mi va di fare veramente questo mestiere?”. Soprano e stella del repertorio barocco, apprezzata dal grande pubblico per l’attenzione e la cura che pone in ogni sua interpretazione, Francesca Aspromonte rivela il segreto del proprio successo durante l’intervista in occasione della serata d’apertura della rassegna “Specchi di Musica. Università e Città in armonia” dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli: “Studiare, studiare, studiare. Possibilmente divertirsi ma soprattutto studiare”.

Non mancano aneddoti divertenti risalenti all’inizio della relazione con il compagno di vita e di scena Boris Begelman, direttore del gruppo Arsenale Sonoro che spesso accompagna l’Aspromonte, raccontati con il suo solito modo di fare allegro e coinvolgente.
“La cosa più pazza fatta per amore? Preparargli una parmigiana nel bel mezzo delle prove.”

Dieci gli incontri previsti in quattro location suggestive, situate nelle quattro città del territorio campano nelle quali l’Università ha scelto di collocare le proprie sedi: Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Aversa, Capua.
“All'hor che stanco il sole” e “Notte ch'in carro d'ombre”, queste alcune delle cinque serenate che hanno allietato i presenti nel pomeriggio del 23 Gennaio presso la Cappella Palatina alla Reggia di Caserta, in occasione del tricentenario della scomparsa del celebre compositore Alessandro Scarlatti. La città ha infatti ospitato la prima serata della seconda stagione della rassegna, vedendo come protagonista indiscussa la voce vibrante del soprano Francesca Aspromonte accompagnata dalla maestria del gruppo Arsenale Sonoro.
La programmazione dei prossimi incontri prevede presentazioni di libri con accompagnamento musicale, lezioni-concerto e appuntamenti con il coro dell’Ateneo.

Come ci ricorda Paologiovanni Maione, docente di Musicologia e Storia della Musica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e curatore della rassegna, “L’università è protagonista sempre sul territorio e da due anni continua a fare quest’operazione anche promuovendo la musica sui territori in cui si insedia l’Ateneo”.
Iniziative d’alto spessore culturale sono all’ordine del giorno per l’Università, grazie soprattutto al supporto del Rettore Gianfranco Nicoletti e a docenti, come la professoressa Lucia Monaco, che fanno della terza missione un obiettivo centrato.

Maria Vittoria Liguori

(studentessa del corso di laurea in Medicina e Chirurgia)

Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ospite al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” in occasione della giornata sui percorsi sulla legalità.

L’evento ha avuto luogo nell’ Aula Franciosi del Dipartimento di Giurisprudenza, ed ha visto la partecipazione attiva di tantissimi studenti e dottorandi.
Presenti, inoltre, personalità di spicco quali il prefetto di Caserta, Lucia Volpe, il questore, Andrea Grassi, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Manuel Scarso, e della Guardia di Finanza, Nicola Sportelli, il direttore del Dipartimento, Raffaele Picaro, il presidente di Confindustria Caserta, Beniamino Schiavone, e il presidente della Camera di Commercio casertana, Tommaso De Simone.

Il Procuratore ha risposto per più di un’ora alle domande di studenti e dottorandi sui più disparati temi della legalità e ha illustrato come la legalità debba essere intesa come un valore da perseguire attivamente e non come semplice norma da rispettare. Ha sottolineato che la legalità è un processo dinamico, che richiede vigilanza e partecipazione, e che ogni cittadino ha un ruolo da svolgere nel rafforzare la cultura della legalità all’interno della propria comunità. Gratteri ha anche posto l’attenzione sulla necessità di aumentare l’organico nel distretto napoletano: << Avrei bisogno di più uomini, ma quelli presenti sono d’alto livello >>.
La mancanza di personale è un problema da non sottovalutare soprattutto in un periodo storico nel quale, ha sottolineato il Procuratore, << la criminalità organizzata sta sdoganando la definizione classica di camorra. Adesso si nutre di imprese, si inserisce nel mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni. Avremmo bisogno di più uomini e mezzi per trovare prove di infiltrazione >>.

Ai ragazzi ha chiesto di tenere alta l’attenzione, definendoli ormai ammaliati dai social. Le mafie già da otto anni si sono insediate nel mondo dei social sbarcando ormai anche su TikTok, dove aumentano le proprie fila seducendo ragazzi non strutturati o ignoranti.
Gratteri ha inoltre espresso solidarietà alla dirigente scolastica dell’istituto “Marie Curie” di Ponticelli, Valeria Pirone, dichiarandosi più che favorevole all’installazione di metal detector nelle scuole per sventare la presenza di armi bianche tra i più giovani.
<< La legalità – ha detto ancora Gratteri - è un valore da perseguire attivamente e non una semplice norma da rispettare. È un processo dinamico e richiede la partecipazione di ogni cittadino per rafforzare la cultura della legalità all’interno della propria comunità >>.

In accordo con quanto espresso dal Procuratore, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Raffaele Picaro ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa soprattutto per gli studenti del dipartimento: << Questi eventi rappresentano un’opportunità preziosa per i nostri studenti e dottorandi, poiché permettono loro di confrontarsi con esperti del settore e approfondire tematiche volte alla formazione di giuristi consapevoli ed impegnati. La legalità è un valore che deve permeare ogni aspetto della nostra società >>.

Futuro Remoto approda a Caserta con il tema “CO-SCIENZE” con una serie di iniziative che celebrano la scienza, l’innovazione e la sostenibilità. La manifestazione è organizzata da Città della Scienza in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e il Complesso Monumentale Belvedere San Leucio.

Nella mattinata con docenti e dottorandi della Vanvitelli si sono tenute esperienze interattive, laboratori e incontri, in un mondo di scoperte tecnologiche, sostenibilità ambientale, scienza, cultura e tanto altro.

“Le grafiche dell’edizione di Futuro Remoto che si tiene nei diversi capoluoghi campani sono state create dai nostri studenti del Dottorato di ricerca Nazionale DEMIT e della magistrale in Design per l’Innovazione della Vanvitelli - nel corso di un workshop sul tema della manifestazione “Co-scienze” - spiega Alessandra Cirafici, coordinatrice del Dottorato e docente alla Vanvitelli - sulla base del brief ricevuto da Futuro Remoto. La loro idea si è sviluppata a partire dal concetto di “genoma” che potenzialmente comprende in sé tutti i saperi, gli stessi saperi che si contaminano,si rafforzano, nella coesione del sapere, delle conoscenze e che diventano co-scienze”.

I nostri studenti  hanno prodotto  video, grafiche e i pannelli di allestimento che hanno accompagnato la manifestazione”.

La soprano Carmen Giannattasio protagonista del terzo appuntamento della Rassegna “Specchi di Musica”. L’appuntamento è il 26 febbraio, alle ore 20.30, al Museo civico del Risorgimento a Santa Maria Capua Vetere. La soprano sarà accompagnata da Francesco Pareti al pianoforte, e insieme si esibiranno nelle musiche di Gabriel Faurè, Claude Debussy, Giacomo Puccini.

Soprano nata ad Avellino e cresciuta a Solofra, Carmen Giannattasio è stata definita dal Telegraph “The Anna Magnani of Opera”. Il 28 febbraio 2017 è stata insignita dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella della Repubblica Italiana. A dicembre 2021 a New York ha ricevuto il prestigioso premio Callas. A settembre 2024 è stata scelta come unica cantante al concerto del G7 per la Cultura a Pompei e si è esibita davanti ai Capi di Stato partecipanti e proprio il 25 febbraio riceverà il premio Pietro Golia al Teatro San Carlo.

“Sono molto felice di potermi esibire in questo contesto culturale di così ampio respiro e formazione. Presenteremo un programma pucciniano come coda dei festeggiamenti del centenario di Giacomo Puccini, e per me potermi esibire nella mia regione d’origine, è sempre motivo di grande gioia e orgoglio”.

Metropolitan di New York, LA Opera, alla Scala, Berlino, Vienna, Parigi, Tokyo, Royal Opera House Covent Garden, ma anche Opera Rara di Londra, Sydney Opera House, Bolshoi, Pechino e Madrid, insomma non c’è palco importante che Carmen Giannattasio non abbia calcato con enorme riscontro di pubblico e critica durante una carriera intensissima, che l’ha vista capofila di un modo nuovo e moderno di intendere il ruolo di star internazionale dell’opera fuori dagli schemi della tradizione, anticipando il linguaggio dei social o meglio: impeccabile portato accademico sul palco, divertissement pop come attitudine alla vita e alla comunicazione di sé stessa. Nota non solo per il virtuosismo vocale, ma anche per una notevolissima capacità attoriale, è stata scelta da registi cinematografici come Ferzan Ozpetek, Edoardo De Angelis, Franco Zeffirelli e John Schlesinger.

La Rassegna musicale dell’Università Specchi di Musica nasce dopo il successo del ciclo precedente nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Vanvitelli e il Comune di Santa Maria Capua Vetere.

Questa seconda edizione, sempre curata da Paologiovanni Maione, professore di Musicologia e Storia della Musica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, vede l’Ateneo protagonista con i territori in cui sono presenti i vari dipartimenti nell’ottica dello sviluppo e della diffusione della cultura delle arti.

Una conversazione sulla sostenibilità ambientale tra lo scrittore Erri De Luca e il teologo Gennaro Mattino. Si terrà il 12 novembre alle ore 10 presso il Rettorato dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” (Napoli, Via Costantinopoli n.104, l'incontro "Lodato sii mio Signore per sorella acqua", un confronto a due voci dedicato all’acqua, al suo valore reale, simbolico e ambientale. Un viaggio nel tempo, attraverso le sacre scritture, per portare l’attenzione del pubblico sull’acqua e il suo significato più profondo.  

Si rinnova così il sodalizio culturale tra Erri De Luca e Gennaro Matino: i due intellettuali collaborano da circa 20 anni in campo editoriale (è del 2004 il loro primo libro scritto a quattro mani, Maestri all’aria aperta), offrendo al pubblico riflessioni comuni sui principali temi dell’etica sociale, del divino, della religione. Spesso nei loro ragionamenti, partendo da punti di vista diversi, si incontrano a metà strada, verso una verità condivisa.

L’acqua è un elemento primordiale, l’elemento più importante presente nel nostro pianeta. L’importanza e la presenza pervasiva dell’acqua nella vita umana sono sotto gli occhi di tutti. L’acqua un elemento che va preservato e rispettato, soprattutto in questo periodo di cambiamenti climatici e di desertificazione. Questo tema dal forte valore ambientale rivendica l’urgenza di essere narrato.

L’acqua è anche una componente essenziale del nostro corpo: “una piccola parte d’infinito riposta nell’umano, forse una particella di Dio”? Siamo fatti della stessa sostanza dell’acqua (in media al 60%), secondo la formula H2O anche noi siamo idrogeno e ossigeno, rendendo l’uomo parte dell’infinito, includendolo nel ciclo vitale che sempre si ripete.

L’acqua compare fin da subito nella storia della Creazione: all’inizio del Libro della Genesi, Dio si libra sulle acque misteriose e primordiali alle quali darà presto ordine e confini. Da quel momento, la presenza dell’acqua segnerà i ritmi e le fortune della vita sulla Terra.

De Luca e Matino dialogheranno, alternandosi al microfono, ragionando e interagendo col pubblico, sull’importanza della sostenibilità ambientale. Perché la ricerca di sorgenti incontaminate, che mettano fine alla nostra sete, resta l’unica possibilità di sopravvivere nel deserto del contemporaneo.

locandina

Edoardo Leo alla Vanvitelli, in una giornata di confronto sui temi della violenza che emergono dal suo ultimo film “Non sono quello che sono” che rilegge la tragedia di Otello di W. Shakespeare, ambientandola nei primi anni 2000, in uscita in sala il 14 novembre per Vision Distribution.
Tanti gli interventi degli studenti della Vanvitelli, che hanno, tra l’altro, omaggiato l’artista con un breve parodia video di Perfetti Sconosciuti.
“Mi piace l’idea che le università abbiano così tanta attenzione per il tema della violenza e nei confronti dei ragazzi tanto da portarli in queste aule ad ascoltare docenti, a vedere una parte del film, per parlare a loro di temi così importanti in maniera accessibile - ha commentato l'artista. Guarda l'evento completo

 

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