Via ai corsi per le attività di sostegno agli alunni con disabilità. Si inaugurano il prossimo 10 novembre, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, i corsi TFA in convenzione con l'Università di Salerno. Un incontro in cui il Rettore della Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, porterà i saluti alla compagine studentesca in compagnia della docente Marialuisa Chirico, del coordinatore (Davide Di Palma) e del delegato (Roberto Marcone).
L'evento avverrà in modalità telematica, con collegamento attraverso la piattaforma Microsoft Teams, direttamente dalla sede del Rettorato a Napoli.

L’Università Vanvitelli è infatti entrata nel circuito della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità. Con l’avvio dell’VIII ciclo, grazie a una convenzione con l’Università di Salerno, sono assegnati al nostro Ateneo 150 posti per il sostegno nella scuola secondaria di II grado; i corsi si svolgeranno a Caserta presso il Dipartimento di Psicologia.

L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale nella scuola italiana, che ha la delicata funzione pedagogica di favorire l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. La loro formazione è compito delle Università che devono preparare docenti con competenze specialistiche in attività educativo-didattiche adatte a promuovere il processo di integrazione degli studenti con disabilità.

L’Università Vanvitelli, sin dalla sua istituzione, ha investito molto nella formazione post lauream, attivando negli anni corsi SICSI, TFA, PAS e Percorsi 24 CFU per i vari ambiti dell’insegnamento con risultati molto positivi.

Oggi, forte delle competenze di cui dispone nei settori delle discipline psico-pedagogiche, aggiunge un altro tassello, mettendo a disposizione le sue risorse e le sue strutture per l’attivazione presso le proprie sedi dei Corsi di formazione per la specializzazione per le attività di sostegno.
È un risultato importante non solo per l’Ateneo vanvitelliano, ma anche per l’equilibrio territoriale del sistema universitario regionale: per la prima volta l’Università casertana sarà presente, insieme agli Atenei di Napoli e Salerno, nell’attivazione dei Corsi per il Sostegno.

Su questa strada, fedeli alla nostra missione, perseguiremo altri obiettivi formativi qualificanti per l’Università e per i suoi Dipartimenti, rispondendo così in maniera adeguata alle esigenze del territorio e alle richieste dei nostri studenti.

Tutte le info

Da ‘Terra dei fuochi’ a modello di rinascita e di sviluppo sostenibile. Di questo siparlerà il prossimo 8 maggio alle ore 17,30 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria di Aversa.

Una utile occasione di approfondimento su un tema complesso, delicato ed importante che per anni ha segnato il nostro Territorio.

Ne discuteranno le Istituzioni territoriali, l'Università, le Associazioni culturali e il mondo della politica. Riflessioni, analisi, stimoli ed impegni per un futuro di rinascita e di riscatto di un Territorio ferito, che intende ancora una volta reagire attraverso esempi e buone pratiche.

Il convegno si concluderà alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Locandina

“La Costituzione attraverso il prisma dell’ordine pubblico

“La Costituzione attraverso il prisma dell’ordine pubblico: storia ed attualità di un concetto duttile al servizio di diritti e libertà”. Questo il titolo della Lectio Magistralis che il Ministro dell’Interno, On. Matteo Piantedosi, ha tenuto presso il Rettorato dell’Università Vanvitelli, a Caserta, in Viale Ellittico 31.

“La rilevanza e la delicatezza del tema dell’ordine pubblico connesso ai diritti della persona – ha detto il Rettore dell’Ateneo Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti - richiede, nel suo essere affrontato, estrema competenza e senso di responsabilità”.

Lectio Magistralis - Ministro dell'Interno On. Matteo Piantedosi

L'Ateneo Vanvitelli ha partecipato e partecipa alle celebrazioni Vanvitelliane con una serie di eventi, iniziative e attività messe in campo in occasione dei 250 anni dalla morte del celebre architetto.

Si parte dal progetto di identità visiva realizzato per la Reggia di Caserta, fino ad arrivare alla gara podistica che si è tenuta la scorsa domenica all'insegna della sostenibilità, che ha visto gli atleti fare tappa sui vari siti che testimoniano la "presenza" di Luigi Vanvitelli.

 

 

paolo vincenzo pedone fotoPaolo Pedone eletto Presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN). Lo scorso 3 maggio si sono svolte le elezioni per la Presidenza dell’organo consultivo e propositivo del Ministro dell'Università e della Ricerca, che hanno visto la nomina a questo importante incarico del docente dell’Ateneo Vanvitelli.

Paolo, prima Preside della Facoltà di Scienze Ambientali (2006- 2010), poi Preside della Facoltà di Scienze del Farmaco per l’Ambiente e la Salute (2010-212) e quindi Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (2012-2018) oltre che Delegato alla Didattica del Rettore (2013-2014), è professore ordinario di Biochimica presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli.

Il Consiglio Universitario Nazionale, composto da cinquantotto consiglieri, quale organo elettivo di rappresentanza del sistema universitario esprime pareri, formula proposte, adotta mozioni e raccomandazioni, svolge attività di studio e analisi su ogni materia di interesse per il sistema universitario.

 

Paolo V. Pedone è nato a New York il 25, maggio 1968.

Dopa la maturità classica presso il Liceo “Umberto I” di Napoli, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli “Federico II” nel luglio 1992 con il massimo dei voti e lode.

Dottorato di ricerca in “Biologia e Patologia cellulare e molecolare” presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” nel luglio 1997.

Agosto 1994 - dicembre 1996 periodo di studio nel laboratorio diretto dal Dr. Gary Felsenfeld nella Section on Physical Chemistry, Laboratory of Molecular Biology, NIDDK, presso i National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti (Bethesda, USA) (IRTA Fellowship).

Ricercatore dal luglio1996 al novembre 2000, professore associato dal novembre 2000 al gennaio 2004 e professore ordinario dal febbraio 2004 a tutt’oggi nel settore scientifico disciplinare BIO/10 – Biochimica presso la Università della Campania “Luigi Vanvitelli” (già Seconda Università degli Studi di Napoli).

Dal novembre 2006 al gennaio 2010 Preside della Facoltà di Scienze Ambientali; dal novembre 2008 al marzo 2010 Presidente del comitato Tecnico-didattico del corso di Laurea a ciclo unico in Farmacia; dal novembre 2008 all’aprile 2013 Presidente del comitato Tecnico-didattico del corso di Laurea in Biotecnologie; dal marzo 2010 al settembre 2012 Preside della Facoltà di Scienze del Farmaco per l’Ambiente e la Salute dal luglio 2012 ad agosto 2018 Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie ambientali, biologiche e farmaceutiche attivato presso la Università della Campania “Luigi Vanvitelli”  in seguito all’applicazione della legge 240/2010 (“legge Gelmini”); dal gennaio 2013 al novembre 2014 Delegato alla Didattica del Rettore della Seconda Università degli Studi di Napoli.

E’ membro della Società italiana di Biochimica e Biologia molecolare nel cui Consiglio direttivo è stato eletto per il periodo 2012-2016. Per il biennio 2017-2018 il prof. Pedone è stato eletto membro della Giunta del Collegio dei professori ordinari del settore scientifico BIO/10-Biochimica.

L’interesse di ricerca principale del prof. Pedone è lo studio del rapporto struttura-funzione delle proteine.

L’Ateneo Vanvitelli aderisce, anche quest’anno, all’iniziativa Generation4universities pensata per aiutare i propri studenti ad esprimere il proprio potenziale e avviare una carriera professionale.
Generation4universities si rivolge a tutti gli iscritti al II anno di Laurea magistrale in: Lettere e Beni Culturali, Scienze Politiche, Economia e Ingegneria.
Se vuoi saperne di piu, partecipa al WEBINAR che si terrà su TEAMS il 29 marzo dalle 14,30 alle 15,30.

Per accedere al Webinar clicca qui

Generation4Universities, progetto realizzato con il Patrocinio della CRUI.

L’edizione 2022 del programma è stata un grande successo: 96 ragazzi coinvolti (+40% rispetto 2021), metà studentesse e metà studenti; provenienti da 35 università da tutto il territorio nazionale (+4 rispetto al 2021); 30 aziende partner, nazionali e internazionali, di primario livello; 20 seminari professionalizzanti con Senior Manager; due settimane di bootcamp e più di 150 ore di mentorship individuale erogate.

Ad oggi 82 ragazzi hanno cominciato a lavorare, 4 hanno deciso di proseguire gli studi avviando un dottorato di ricerca e 10 stanno ancora facendo i colloqui con le imprese in quanto si sono laureati da poco o si stanno laureando.

Costruendo sui risultati delle prime due edizioni, abbiamo deciso di lanciarne una nuova classe di Generation4Universities nel 2023 confermando il numero di 100 posti disponibili e con l’obiettivo di aumentare il numero di atenei coinvolti e ampliare il network di aziende partner che offriranno gli stage alle studentesse e agli studenti.

In continuità con le edizioni precedenti l’iniziativa è completamente gratuita per le studentesse e gli studenti e vedrà il coinvolgimento degli indirizzi di studio di Ingegneria, Economia, Lettere, Filosofia e Lingue. Intesa Sanpaolo ha confermato il ruolo di Main Sponsor e anche quest’anno la CRUI ha riconosciuto il patrocinio al progetto. L’avvio del programma è previsto per inizio maggio.

Al seguente link sono scaricabili i materiali informativi relativi alla nuova edizione del programma.

In occasione della manifestazione “Maggio dei Monumenti” il MUSA, Sistema Museale dell’Università “Vanvitelli”, parteciperà alla rassegna con due weekend di apertura straordinaria del Museo Anatomico. Il Museo sarà aperto gratuitamente ai turisti e ai cittadini nei giorni 20, 21, 27 e 28 maggio dalle ore 9:30 alle ore 14:30.

I visitatori potranno scoprire e apprezzare le singolari collezioni del Museo Anatomico che costituiscono un ineguagliabile patrimonio didattico e scientifico di una delle scuole di medicina più antiche del mondo, anche attraverso la fruizione di servizi digitali accessibili tramite l’App MUSA.

Per l’accesso al Museo Anatomico è obbligatorio prenotarsi all’indirizzo https://www.musa.unicampania.it/prenotazioni scegliendo la data e l’orario preferiti. Il Museo Anatomico è ubicato in via Luciano Armanni 3, presso il complesso Universitario di Santa Patrizia ed è comunque aperto nei giorni lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10:00 alle ore 14:00 e il mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 16:00.

 

Info e prenotazioni:

Ufficio Amministrativo del MUSA
Tel: 081 18760393
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Locandina

Nell’ambito del programma Mobility staff (TS) e Teaching staff (TS), una delegazione della “Medical University of Sofia” (Faculty of Dental Medicine) è venuta in visita presso la Scuola di Medicina dell'Ateneo Vanvitelli. L'accordo, già in essere da diversi anni, si è esteso adesso anche al corso di Laurea a Ciclo unico in Odontoiatria: tre studenti di Sofia sono attualmente in mobilità Erasmus presso il nostro Ateneo e già frequentano il Corso.

Proprio per questo motivo, una delegazione rappresentata da quattro Dirigenti: Rumyana BERBEROVA, Polina NANOVA, Elka RADEVA e Maryia KONDROVA (per Risorse umane, Segreteria Studenti, Erasmus e Internazionalizzazione) oltre ad un docente, ha chiesto di venire in mobilità per incontrare i dirigenti della Vanvitelli per scambiare informazioni utili a permettere il buon andamento delle mobilità per studio, traineeship e per docenti.

La professoressa Elka Radeva, ha invece incontrato la docente della Vanvitelli, Letizia Perillo, e i colleghi di Odontoiatria presso l’aula Giardino ed ha tenuto una Lecture/Lezione dal titolo "Intracanal medicaments – influencing the endodontic infection, clinical concepts".
Tutta la delegazione è stata accolta presso l’aula riunioni del Dipartimento di Medicina Sperimentale dal Direttore Generale dell'Ateneo, Carmela Luise, dal Dirigente della Ripartizione Studenti, Nicola Della Volpe e dal professore Sergio Minucci, delegato del Rettore all'Internazionalizzazione. La Delegazione di Sofia e il gruppo della Vanvitelli hanno scambiato informazioni sulle due Università oltre ad aver discusso su tutte le opportunità di intensificare la mobilità (anche per dottorandi) tra le due sedi.

La delegazione é stata anche in visita al museo di Anatomia, con il professor Angelo Itro, direttore del Sistema Museale di Ateneo, e dall'architetto Raoul Basile, responsabile dell'Ufficio Musa di Ateneo.

 

 

Il Principe della Giordania El Hassan Bin Talal in visita alla Vanvitelli. L’incontro, alla presenza del Rettore, Gianfranco Nicoletti e del Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, Giulio Sodano, si terrà lunedì 8 maggio, alle ore 17, presso la sede del Rettorato a Napoli.

Il Principe, che si occupa, in particolare, di scambio interculturale e abbattimento delle barriere di lingua, razza e religione, è presidente e membro di innumerevoli organizzazioni internazionali che si occupano di queste tematiche e farà visita a diversi siti e istituzioni a Napoli.

La sua visita è motivata dalla presenza, nella Biblioteca Nazionale di Napoli, dei Papiri carbonizzati di Ercolano che, per la maggior parte, conservano le opere di Filodemo di Gadara, filosofo di origine giordana che visse e operò in Italia nel I sec. a.C. Filodemo ha ben rappresentato, duemila anni fa, il dialogo interculturale di cui il mondo contemporaneo oggi necessita particolarmente e di cui il Principe Hassan si è fatto, da sempre, promotore e portavoce.

La cattedra di Papirologia dell’Università Vanvitelli (Prof. Gianluca Del Mastro), unica in Italia, è coinvolta in numerosi progetti di studio e, in particolare, i nostri papirologi partecipano al progetto dell'Università del Kentucky "Digital Restoration of the Herculaneum Papyri" attraverso il quale è stata creata una nuova collezione di immagini ad alta risoluzione di tutti i Papiri di Ercolano.

Oltre al contatto con la Giordania, costituito da Filodemo, la visita del Principe della Giordania rappresenta il punto di partenza per una proficua collaborazione tra gli studiosi dell’Ateneo Vanvitelli e quelli giordani: in particolare, ad Amman, è conservata la collezione dei Papiri di Petra, testi documentari del VI sec. d.C., che, come quelli ercolanesi, sono carbonizzati e ai quali potrebbero essere proficuamente applicate le tecnologie che il nostro Ateneo sta utilizzando qui a Napoli.

Una gara podistica per le Celebrazioni Vanvitelliane all’insegna della Sostenibilità. Si chiama Running Vanvitelli 2023 - Correndo Verso la Sostenibilità, un percorso di 10 km che si terrà il prossimo 16 aprile, dalle ore 9 a Caserta, promossa come momento di aggregazione sportiva e di divulgazione volta a promuovere comportamenti consapevoli e responsabili nei confronti dei fruitori dell'ambiente. Salvaguardare il verde per attuare la compensazione delle emissioni dei gas serra, promuovere l'attività fisica, non necessariamente agonistica, divulgare la dieta mediterranea per una sana alimentazione, sensibilizzare la conoscenza del patrimonio storico-artistico-architettonico e culturale del territorio attraverso i luoghi vanvitelliani e di “matrice” vanvitelliana, ed infine la necessità di assumere comportamenti individuali finalizzati al riuso ed al riciclo dei materiali in modo da attuare i principi dell'economia circolare, sono infatti i temi principali della Running Vanvitelli 2023.

Il percorso della gara podistica, un anello chiuso, intende ripercorrere i principali siti che testimoniano la "presenza" di Luigi Vanvitelli nella Città di Caserta.

Primo sito: si parte, e si arriva, dalla Piazza Carlo di Borbone (in realtà le postazioni di partenza e arrivo saranno posizionate su Viale Douhet) antistante la Reggia.
Cenni storici - Costruita da Luigi Vanvitelli a partire dal 1752 per volere di Re Carlo, il quale nel 1750 aveva acquistato il Feudo di Caserta dal Principe Michelangelo Caetani di Sermoneta. Il progetto della Reggia comprende oltre al Palazzo anche il parco che include nella parte iniziale il bosco vecchio del Palazzo dei Principi Acquaviva, con il Casino di caccia, la Castelluccia e la Peschiera Grande, fino ad estendersi, in un susseguirsi di fontane ornamentali con giochi d'acqua, nella parte terminale con la fontana di Diana e Atteone posta alla base della cascata del Torrione. Durante la prima fase della costruzione della Reggia, dal 1753 al 1773 fu realizzato l'Acquedotto Carolino, un’opera idraulica di circa 38 km che dalle sorgenti del Fizzo in Airola (BN), superando il salto di quota naturale dei Ponti della Valle, giunge dapprima alla Real Fabbrica, per poi continuare negli anni successivi alla Reale Colonia di San Leucio ed infine al Real sito di Carditello. Nel 1773 dopo la morte di Luigi Vanvitelli, i lavori si fermarono per quattro anni, ed il nuovo Re Ferdinando IV affidò la direzione dei lavori al figlio Carlo, il quale preso atto delle difficoltà economiche del Regno provvide ad una versione semplificata dell'originario progetto del padre.

Il secondo sito è la Chiesa di San Francesco di Paola con l’originario convento.
Cenni storici - Fondati nel 1606 dai Padri dell’ordine dei Minimi, per volontà del principe Andrea Matteo Acquaviva che concesse terreni e rendite. Il convento deve la sua importanza a Papa Benedetto XIII che nel 1729 vi soggiornò per alcuni giorni durante una visita, ma l’altro episodio che ha dato notorietà al complesso ecclesiastico è stata la sepoltura di Luigi Vanvitelli nel 1773, così come testimonia una lapide posta all’ingresso della chiesa nel 1879. Dal 1813 al 1816 il convento fu utilizzato come sede della Gendarmeria borbonica, successivamente nel 1821 Ferdinando I decise di destinarlo ad ospedale per la Reale Colonia di San Leucio, poi nel 1830 l’ospedale fu ceduto ai gendarmi e nel 1835 divenne sede dei Lancieri e di una fabbrica di lana. Nel 1840 ci fu la definitiva destinazione ad Ospedale Militare, fino alla sua completa dismissione avvenuta agli inizi del XXI sec.

Il terzo sito riguarda l’ex Congregazione della SS Croce e Passione di N.S. Gesù Cristo.
Cenni Storici - fondata nel 1720 da S. Paolo della Croce, attuale sede della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro. Il fabbricato, ubicato all’interno delle mura del Parco in prossimità della Peschiera Grande e con ingresso anche da Via Passionisti nella Frazione di Ercole, era stato adibito ad alloggio degli schiavi saraceni ammogliati, forse forniti dalla Spagna, che al tempo di Carlo di Borbone lavoravano alla costruzione della Reggia. Il Re vi aveva fatto costruire anche una cappella detta “cappella degli schiavi”, successivamente, ultimati i lavori della Reggia e rientrati gli schiavi, nel fabbricato fu acquartierato un reparto del Corpo Volontari della Marina, composto da “aggregati” addetti alla Real Peschiera. Questo Corpo di Volontari, denominati Liparoti o Liparotti, perché provenienti dalla isole Lipari, era stato fondato da Ferdinando IV agli inizi del 1773, ed erano al Suo diretto comando per le battute di caccia e per la pesca, oltre per la custodia del Bosco e del Palazzo. Il Corpo dei Liparoti fu sciolto il 1 gennaio 1786 ed il fabbricato fu lasciato in abbandono fino al 1853 quando Ferdinando II ne dispose il recupero da parte del Genio Militare che provvide alla costruzione di un piano superiore per le nuove stanze, al restauro della chiesa ed ai servizi (refettorio, cucina, officina, biblioteca), utili per le esigenze di un convento da destinare ai padri Passionisti, che fu inaugurato il 21 febbraio del 1856.

Il quarto sito riguarda la Real Colonia di San Leucio.
Cenni Storici - Nel sec. XVI, vennero realizzati un palazzo ed un casino di caccia (attuali Palazzo del Belvedere e casino vecchio), di proprietà della famiglia Acquaviva. Nel 1750 S. Leucio divenne proprietà dei Borbone ed il re Carlo non ebbe una particolare predilizione per questa località, che utilizzò saltuariamente come riserva di caccia. Con il re Ferdinando IV, vennero realizzati una serie di interventi che modificarono sostanzialmente il sistema insediativo, difatti, tra il 1773 ed il 1789, venne recintata una vasta area destinata a riserva di caccia, venne costruita una vaccheria, furono restaurati il palazzo ed il casino degli Acquaviva, fu costruita alle spalle del palazzo una filanda.
Nel 1789 S. Leucio venne dichiarata Reale colonia, regolamentata da uno speciale Statuto, presentato come opera del re (in realtà fu fondamentale la collaborazione del Pianelli). Seguì l’idea di realizzare Ferdinandopoli, una città di fondazione, il cui progetto fu redatto dall’architetto Francesco Collecini assistente di Luigi Vanvitelli nel cantiere della Reggia. Del progetto venne realizzata una piccola parte: tra il 1790 ed il 1796, il Palazzo del Belvedere venne ampliato e furono edificati i quartieri S. Carlo e S. Ferdinando. Con la realizzazione di questi interventi, si diede inizio alla produzione su scala industriale della seta.

Il quinto sito riguarda l’ex Real Vaccheria Borbonica, attuale sede della Scuola Agenti della Polizia di Stato.
Cenni Storici - costruita nel 1750, anno in cui i Borbone acquistarono il terreno dal Principe Michelangelo Gaetani di Sermoneta, per realizzarne una stalla per 136 vacche ed una capretteria, con annessa lavorazione di formaggi e di sostanze che venivano utilizzate nella tessitura della seta. In merito alla progettazione dell'intero complesso risalente al 1753, rimane indiscusso l'operato dell'architetto Luigi Vanvitelli, difatti in una lettera scritta al fratello urbano il 30 ottobre 1753, si legge ..."Questa mattina il re è andato in giro per tutto il giardino....mi ha dato l'ordine di fare il disegno della Vaccheria et un Caffeaus per bevere il latte in essa"...
L'edificio, a pianta semicircolare, ha il fronte principale a due piani, in origine, il primo per uso magazzini e lattiere, il secondo per abitazione dei vaccari e per altri impianti. La parte interna posteriore ha una forma ellittica, dove erano situate le stalle, ed in avancorpo tra i due antichi ingressi vi era il caffeaus, progettato da Luigi Vanvitelli per il trattenimento della famiglia reale, con ambiente interno ellittico. L’intero complesso sarà modificato ad Ospedale Militare con Sovrano Rescritto del 31 ottobre 1850 N° 4100. Al centro del cortile vi è il tempietto del SS. Sacramento realizzato quando la Real Vaccheria aveva cessato la sua attività, sopraelevato rispetto alla quota del cortile, fu costruito come un tempio greco assemblando i blocchi di pietra senza l'utilizzo di leganti. L’interno della cupoletta è affrescata con una rappresentazione raffigurante la "Incoronazione della SS. Vergine con coro di Angeli ed altri accessori" del pittore Gennaro Maldarelli.

Il sesto sito riguarda Palazzo Leonetti, attribuito a Carlo Vanvitelli (figlio di Luigi).
Cenni Storici - Situato in Piazza Luigi Vanvitelli dove è collocata la statua dedicata all’Architetto della Real Fabbrica, opera dello scultore Onofrio Buccini ed inaugurata il 2 ottobre 1879. Il Palazzo è il risultato di una lunga stratificazione, compiuta a partire dal 1775, quando Donato Leonetti acquisì la prima porzione di suolo in località Lì Pallottoni. La consistenza del Palazzo settecentesco doveva coincidere con quanto riportato nella descrizione redatta dall’Architetto Giuseppe Iardini nel 1817, in cui l’impronta vanvitelliana si legge nell’impianto del giardino e nella struttura della scala. Successivamente l’immobile venne accorpato ad altri corpi di fabbrica contigui ed ampliato mediante l’acquisizione di un giardino, generando il “nuovo palazzo” Leonetti, che tuttora si può ammirare, avente il prospetto principale costituito da una lunga teoria di balconi a timpani triangolari su mensole e due nudi portali arcuati denunciati da colonne aggettanti su alto plinto.

Il settimo e l’ottavo sito riguardano la casa dove ha soggiornato Luigi Vanvitelli durante la costruzione della Reggia.
Cenni Storici - Un modesto palazzo di impianto settecentesco, oggetto di una radicale ristrutturazione agli inizi dell’ottocento, e la contigua chiesa di Sant’Elena.
La duplice denominazione di Chiesa di S. Croce o S. Elena, deriva dal fatto che la Chiesa fu sede dell’Arciconfraternita della “Augustissima Croce, Orazione e Morte”, aggregata nel 1763, a quella dello stesso titolo con sede in Roma. Nel 1659 viene edificata la Cappella di S. Croce che ospita anche il Monte di Pietà fondato nel 1612, senza scopo di lucro, per oltre un secolo la chiesa rimane con il suo titolo originario della S. Croce, soltanto nel 1704 vi sono le prime occasionali dedicazioni alla S. Croce o Santella (contaminazione vernacolare di S. Elena). La chiesa, nella metà del Settecento, è sempre citata con il titolo di S. Croce, e soltanto il Vanvitelli la menziona con il titolo di S. Elena. Nel 1715 la chiesa viene ampliata lateralmente verso destra, vengono costruiti degli ambienti finalizzati alla “comodità per il banco” e per realizzare il campanile ultimato soltanto nel 1796. Testimonianze relative alla chiesa, derivano anche da alcuni autografi vanvitelliani, datati dal 7 gennaio del 1758 al 21 marzo del 1763 (F. Strazzullo - Le lettere di Luigi Vanvitelli), in cui Luigi Vanvitelli, ormai vecchio e malato, scrive al fratello don Urbano, abate della Chiesa Nazionale di San Giovanni dei Fiorentini in Roma, affinchè chieda alla regina di aprire un finestrino dalla propria abitazione verso l’oratorio della chiesa, per poter assistere direttamente alla messa (21 maggio 1763). La chiesa sarà luogo di sepoltura ambito per molte famiglie casertane, di Pietro Bernasconi, primo capomastro nel cantiere del palazzo reale e di alcuni componenti della famiglia dell’architetto Patturelli.
Nel 1817, a seguito delle normative cimiteriali che rendevano obbligatoria la sepoltura nei cimiteri posti all’esterno dei centri urbani, la chiesa di S. Elena perdeva la funzione cimiteriale, tra il 1845 ed il 1850, nell’intento di rendere il luogo sacro più dignitoso per lo svolgimento delle cerimonie religiose e forse anche in seguito all’evento sismico del 1805, si realizzarono lavori funzionali e strutturali con conseguente realizzazione di nuovi apparati decorativi e di arredo. Nel 1923 la chiesa venne definitivamente chiamata di Sant’Elena.

locandina

Mappa del percorso

andrea fiorilloAndrea Fiorillo, professore ordinario di Psichiatria presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è il nuovo Presidente della European Psychiatric Association.

Fiorillo ha ricoperto numerosi incarichi nella Società negli ultimi 20 anni prima di essere proposto per la Presidenza. E’ il terzo Presidente Italiano dopo Mario Maj e Silvana Galderisi, docenti dell'Ateneo Vanvitelli.

Il programma di Andrea Fiorillo si articola in dieci punti-chiave che includono il miglioramento della formazione degli psichiatri, lo sviluppo di attività di ricerca internazionale, la promozione della salute mentale dei cittadini e il miglioramento dei livelli di assistenza psichiatrica.

Il nuovo nuovo Presidente della European Psychiatric Association ha pubblicato più di 200 lavori su riviste scientifiche e oltre 15 libri sulla salute mentale ed è Editor di European Psychiatry, una delle riviste più prestigiose del settore. I suoi lavori hanno ricevuto oltre 11.000 e il suo H-index è pari a 54.

L'Ateneo Vanvitelli diventa best practice tra le università italiane con il suo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), nuovo strumento di programmazione per le pubbliche amministrazioni, introdotto nel 2021.

Il dato è emerso durante il seminario “La programmazione integrata nelle Università quale strumento per generare Valore Pubblico di sistema”, che si è tenuto presso il Dipartimento della Funzione Pubblica a Palazzo Vidoni in Corso Vittorio Emanuele II a Roma, con i saluti del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

L’incontro è servito a presentare alcune prime evidenze sulla qualità dei PIAO 2022-2024 già definiti da 55 atenei statali, che sono risultati tra le Amministrazioni più attente e consapevoli della rilevanza di tale strumento di gestione.

Il risultato è l’esito di una ricerca dell’AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale) in collaborazione con la Commissione Tecnica per la Performance presso il Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP), che ha evidenziato i fattori per la semplificazione e per l’orientamento al valore pubblico della programmazione.

Obiettivo dell’evento è stato stimolare il dibattito, alla presenza del MUR, dell’ANVUR, delle Università e del DFP negli ambiti di rispettiva competenza, in relazione alle azioni che possono essere realizzate per definire un framework comune in tema di programmazione integrata delle performance e creazione di valore pubblico di filiera, sulla base di un’indagine effettuata per focalizzare meglio i benefici emersi e i margini di miglioramento, attraverso il questionario attivato sulla piattaforma del portale PIAO del DPF  nel periodo tra fine ottobre e metà novembre 2022. 

Per quasi la metà dei 55 Atenei analizzati, l’introduzione del PIAO ha comportato un rafforzamento della programmazione, maggiormente orientata al valore pubblico, e una semplificazione amministrativa. Inoltre, rispetto al resto del settore pubblico, le Università riportano una più elevata qualità degli obiettivi e indicatori di valore pubblico con un maggior impatto.

Tale risultato è significativo e deve rappresentare una fonte di motivazione affinché gli Atenei continuino ad avanzare nel percorso.

Le esperienze esaminate, seppur variegate, hanno consentito, quindi, di identificare alcuni chiari fattori di successo e di formulare alcune prime raccomandazioni per gli Atenei  impegnati nella definizione delle nuove programmazioni.

In particolare, è stato considerato che non può esserci semplificazione senza un rafforzamento dell’orientamento al valore pubblico, raggiungibile solo con un forte supporto e coinvolgimento della Governance e del Rettore in primis.

Inoltre, il coinvolgimento degli stakeholder – ancora poco diffuso nella programmazione e nella misurazione – potrebbe consentire di migliorare la qualità dei PIAO e di allineare gli obiettivi dei vari soggetti che sono chiamati a creare valore pubblico, in quanto la mancata partecipazione ostacola un reale orientamento al valore pubblico e non permette di valorizzare la filiera per la sua generazione.

"Con l'introduzione del PIAO - ha spiegato il Direttore generale dell'Ateneo Vanvitelli, Carmela Luise, durante il suo intervento all'incontro - per raggiungere gli obiettivi di Valore pubblico, si è puntato ad integrare gli obiettivi del Piano Strategico ispirati all’Agenda Onu 2030, gli obiettivi della programmazione Ministeriale 2021-23, del Piano nazionale per la ricerca 2021-23 e del PNRR con gli ulteriori strumenti di programmazione gestionale previsti dal previgente quadro normativo e d’Ateneo, (Piano della Performance, Obiettivi dei Dipartimenti, il Piano per il lavoro agile e quello formativo, quello per la razionalizzazione delle dotazioni informatiche, per il fabbisogno del personale, il Piano delle Azioni Positive, il Piano per la Prevenzione della corruzione e della Trasparenza), sempre in linea con la dimensione finanziaria del nostro Ateneo.

Per l’attuazione di tale integrazione, fondamentale è stata, inoltre, la partecipazione al processo di soggetti sia interni che esterni, nella consapevolezza che solo con un lavoro di squadra e di condivisione si possono raggiungere risultati concreti.