Con il termine di interfacce neurali dirette (IND) o interfacce cervello-computer (BCI) designiamo un sistema di “comunicazione” tra l’uomo e la “macchina” informatica,
un sistema che crea un legame diretto tra il cervello umano e il computer. Grazie ad un casco “intelligente” i segnali elettrici provenienti da varie parti del nostro “motore principale”, il cervello, vengono letti e trasmessi ad un computer. Così, ogni pensiero correlando con una specifica attività cerebrale che viene riconosciuta dal software, si traduce in un ordine specifico. Sarà possibile quindi in un prossimo futuro che la forza dei nostri pensieri possa sostituire mouse e joystick? O anche sarà possibile realizzare protesi in grado di rendere autonomi nei movimenti, soggetti con patologie motorie gravemente disabilitanti? E/o ridare la voce a chi non l’ha più?
Sembra di sì!! Una sedia a rotelle che si comanda col pensiero, grazie a un’interfaccia neuroprotesica wireless è stata realizzata e sperimentata con successo su alcuni macachi rhesus, dal team di Miguel Nicolelis, della Duke University a Durham, nel North Carolina e colleghi brasiliani e statunitensi, e pubblicata sulla rivista “Scientific Reports” nell’ottobre del 2015.
Vuoi provare l’entusiasmante esperienza di un’interfaccia cerebrale? Come gli artigiani con le mani anticamente costruivano i vasi, cosi ora con il tuo pensiero, grazie a una sincronizzazione tra una stampante 3D e un caschetto Brain Computer Interface, puoi modellare degli oggetti. Partecipa al laboratorio Materialize your dream promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente e dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze (CIRN), Seconda Università di Napoli nell’isola tematica Corpo e Mente, che si terrà l’8 ottobre dalle 10 alle 22:00.
Il laboratorio concepito con lo spirito dell’ampia divulgazione potrà essere fruito anche dai nostri ospiti più piccoli. Attraverso un gioco di interazione cervello-macchina, sarà possibile “materializzare”il proprio flusso di pensiero in un oggetto a forma di spilla. Ciascun flusso, nel suo essere“creato” da quella specifica e singolare attività neuronale, si connota di fatto come irreplicabile e strettamente legato a chi lo ha generato. Ogni seduta avrà la durata di circa 10 minuti e sarà accompagnata da un’analisi dell’attività elettrica celebrale del singolo “artista”, e porterà alla visualizzazione di un flusso, stampabile in 3D. L’illustrazione grafica della propria attività celebrale evidenzierà i parametri (dati onde alfa/beta/gamma/teta) esclusivi di quella sessione di lavoro e sarà donata a ciascun partecipante.
Ringraziamenti: Sponsor tecnico della prototipazione 3D è il D.RE.A.M. FabLab “Design and REsearch in Advanced Manufacturing” di Città della Scienza. Si ringrazia inoltre per l’attività di ricerca iniziale l’OpenWet Lab del Waag Society di Amsterdam.
*Chiara Scarpitti è Designer, Ricercatrice e Dottore di Ricerca in Design e Innovazione presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente, Seconda Università di Napoli;
Patrizia Ranzo è docente di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilia e Ambiente, è Presidente del Consiglio di Corso di Studi Aggregato in Design e Design per la Moda, Seconda Università di Napoli;
Marina Melone è docente di Neurologia, presso la Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche, Neurologiche, Metaboliche e dell’Invecchiamento e Direttore del CIRN (Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze) – CIRN-na della Seconda Università di Napoli.