Greenways come driver della valorizzazione ecosostenibile dei territori, attuata attraverso l’idonea connessione dei singoli giacimenti culturali. Sarà presentato a Futuro Remoto un progetto di ricerca internazionale che ha visto coinvolte l’Università della Campania (Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale) - coord. Elena Manzo - e la Hochschule Bochum (Department of Architecture), Bochum University of Applied Sciences (Germany) – coord. Karin Lehmann –. Attraverso l’esempio fornito dalle reti ciclopedonali individuate in aree-campione in entrambi i Paesi, l’esperienza intende trasferire gli approcci di metodo che ne hanno informato la definizione, qualificando la natura di protocollo del lavoro svolto, applicabile dunque anche in altri contesti.
Nel quadro delle finalità che hanno improntato la ricerca, le immagini scelte per l’attività in oggetto restituiranno, quindi, le singole fasi che, dall’individuazione di percorsi e strade storiche alla localizzazione degli elementi che compongono i patrimoni culturali (architettonici, archeologici, artistici e storici), naturali e paesaggistici all’interno delle singole realtà, riconnettendo le piste ciclopedonali esistenti alla definizione di nuovi percorsi congeneri, sono infine approdate alla progettazione di una rete di greenways a scala territoriale di carattere multifunzionale. Al principale utilizzo come elemento di connessione dei poli di interesse naturale e culturale presenti in un comparto, mediante il collegamento con i tracciati ciclabili già esistenti all’interno dei centri urbani, la rete si pone, difatti, al servizio di modalità d’uso differenziate che, mediante gli scambi previsti con i nodi delle infrastrutture di minor impatto ambientale – in particolare, con il sistema ferroviario – mirano alla realizzazione di una più idonea connessione anche tra le singole realtà urbane improntando, di conseguenza, pratiche e processi di maggiore eco-compatibilità.
Particolare attenzione verrà posta, infine, alla segnalazione di patrimoni culturali di diversa natura, attualmente, in stato di abbandono e disuso. Il collegamento di questi siti alla rete di greenways, infatti, risponde alla possibilità di un loro utilizzo come hub a supporto dello svolgimento di pratiche turistiche di tipo ‘lento’ (osterie, locande, centri informativi, servizi per la manutenzione e l’affitto di biciclette, etc.). Tali destinazioni, oltre che agevolare la conservazione e il riuso dei manufatti indicati, rispondono, difatti, alla necessità di un più idoneo coordinamento dell’istanza ecologica sia con la valorizzazione culturale dei territori, sia con il miglioramento, in chiave sostenibile, delle loro condizioni economiche.