Oggetto della proposta del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali è il racconto del perfetto equilibrio tra dimensione urbana e rurale, tra costruito e non costruito, tra artificio e natura che ha da sempre costituito uno dei fili conduttori privilegiati nella rappresentazione di Napoli e dei suoi dintorni. Ci riferiamo, in particolare, alle vedute della costa vesuviana e di Capodichino ad oriente, dei Vergini, della Sanità e di Capodimonte a nord, sino alle colline di S. Martino, del Vomero e di Chiaia ad occidente, queste ultime vere e proprie porte di accesso a quella stessa costa di Posillipo che darà poi il nome alla più nota scuola pittorica napoletana del XIX secolo.
Il pubblico, possibilmente formato da studenti delle scuole secondarie di II grado (medie superiori), sarà invitato nell’arco di circa un’ora ad interagire attivamente con storici dell’arte e della città nel riconoscimento e nel commento di dipinti, incisioni e fotografie di artisti, epoche e correnti molto diverse tra loro, in un reciproco e stimolante scambio dialettico sull’evoluzione di Napoli in rapporto con la natura. Il progetto mira alla familiarizzazione dei giovani con diverse fonti visive, invitandoli a ragionare per luoghi e periodi storici nel cogliere i principali mutamenti della città. La conoscenza delle trasformazioni urbane costituirà infatti la premessa ad una più matura consapevolezza sull’essere cittadini, favorendo quei processi di urban care auspicabili specialmente per le zone periferiche, oggi le più mutate e degradate. Molte delle immagini che verranno commentate durante la presentazione sono poco note o inedite perché
provenienti da istituzioni museali straniere o collezioni private.