Treno deragliato nel milanese. L’esperto: una tragica fatalità

“Una tragica fatalità, questa è l’unica definizione che mi sembra possibile dare, al momento, all’accaduto”. Armando Cartenì, docente di Pianificazione dei Trasporti all’Università Vanvitelli, commenta così l’incidente avvenuto ieri verso le 7 del mattino sulla linea ferroviaria che da Cremona porta centinaia di pendolari a Milano. Il treno, di proprietà della Trenord, è deragliato nei pressi della stazione di Pioltello Limito nel milanese. Il bilancio parla di quattro vittime accertate, cinque feriti gravi e circa un centinaio di feriti lievi.

Quali sono le possibili cause di deragliamento?

“Difficile dirlo con così pochi elementi. Diversi sono i motivi che potrebbero aver portato al deragliamento – spiega Cartenì – un problema alla linea, ad un convoglio o un errore umano sono le cause più frequenti.

Secondo quanto riportato dall’Ansa i tecnici avrebbero escluso una delle alternative più probabili: un problema allo scambiatore.

“Se questo dato fosse confermato si escluderebbe l’errore umano da parte di chi gestisce la stazione nonché una cattiva manutenzione degli scambiatori, che come noto permettono al treno, prima di entrare in stazione, di essere convogliato in uno o un altro binario”.

Quindi?

“Escludendo anche la velocità eccessiva, che non sembra essere una delle cause, potremmo dire che questa volta l’errore umano non è certamente la causa”.

Sarebbe invece confermato, dagli addetti della RFI, il cedimento strutturale di 20 centimetri di binario….

“Stiamo parlando di un cedimento probabilmente avvenuto circa un paio di km prima del luogo dove poi è avvenuta la tragedia. Resta da capire se questo cedimento è stata la causa o l’effetto del deragliamento. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe più verosimile la prima ipotesi: un cedimento che avrebbe compromesso la stabilità di uno o più convogli portando il treno a deragliare più avanti … se ciò fosse confermato dalle perizie tecniche che seguiranno nei prossimi giorni, potremmo parlare solo di una pura fatalità”.

Il cedimento della rotaia non potrebbe essere causato da una cattiva manutenzione?

“Premesso che bisognerà attendere gli esiti dell’inchiesta che seguirà questa terribile sciagura, quello che posso azzardare sono solo delle ipotesi. Se dovesse essere confermata come causa il cedimento strutturale, mi sentirei di escludere una cattiva manutenzione. La nostra rete ferroviarie è costantemente monitorare da RFI ed anche gli investimenti che negli ultimi sono stati destinati alla “cura del ferro” dal Ministero dei Trasporti vanno nella direzione di un ammodernamento e funzionalizzazione della rete ferroviaria del nostro Paese. Per contro, tutti i materiali, soggetti grosse e continue sollecitazioni, possono giungere a rottura e sarebbe impensabile controllare tutti i “20 centimetri” degli oltre 24 mila km di rete ferroviaria italiana tutti i gironi prima di far transitare i nostri treni.

Quindi?

“Quindi in questo caso davvero tutti gli indizi portano a immaginare che la causa di questo tragico incidente, purtroppo, sia imputabile solo a una terribile fatalità”. Ricordiamoci per contro che il trasporto ferroviario insieme a quello aereo è la modalità di viaggio più sicura. Ricorso che negli ultimi 5 anni meno del 2% dei morti totali (compresi i suicidi sui binari e gli incidenti da lavoro) è avvenuto sulla ferrovia contro l’oltre 94% della strada.

Dopo un incidente del genere, quali sono le conseguenze?

“Difficile dirlo... In primo luogo, dipende dal danno prodotto dal deragliamento, ma importanti e forse prevalenti saranno i tempi che occorrerà alla magistratura per fare gli accertamenti del caso. I tempi necessari per l’allontanamento dei rottami dai binari e di rimessa in funzione della tratta sono brevi, quello che richiederà alcuni giorni saranno le indagini e le perizie tecniche.  In questo caso l’area dell’incidente verrà senz’altro posta sotto sequestro per permettere ai periti di fare i dovuti rilievi, per cui si deve parlare di tempi amministrativi più che tecnici. Di sicuro il servizio sarà interrotto per alcuni giorni, con ulteriori disagi per studenti e pendolari che su quella tratta sono oltre 10 mila al giorno”.