6 mesi in casa, come il lockdown ha influito sulla crescita dei piccoli?

a cura di Sebastiano Costa, docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione alla Vanvitelli 

Bimbi in casa, sei mesi di casa e famiglia: come è cambiata la crescita dei bambini al tempo del lockdown?

Il lockdown è stata sicuramente un’esperienza complicata per molte famiglie e anche per molti bambini. In generale, sono cambiate le routine quotidiane e tutte le abitudini son state stravolte da un giorno all’altro, eventi che rappresentano una importante fonte di stress. A questo si aggiunge che l’impossibilità di uscire di casa e di incontrare amici, compagni, insegnati e parenti per un periodo così lungo ha creato una condizione di disagio insolita ed inaspettata. Non è semplice fare un discorso generale sulle ricadute che questo evento possa avere nella vita dei bambini, perché ci sono tantissimi fattori che entrano in gioco. I bambini possono rispondere alle situazioni difficili in modo differente in base alle proprie qualità e capacità individuali, ma anche le caratteristiche della famiglia ed in generale la rete di relazioni intorno a loro possono avere una forte influenza. Nell’insieme, gli studi sul benessere psicologico durante il lockdown hanno notato una maggiore frequenza delle normali incertezze, paure e ansie quotidiane con un rischio più alto di sviluppare emotività negativa. Nel report sul benessere psicologico redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2020, pag. 2) durante le misure di distanziamento sociale veniva sottolineato come “le difficoltà emotive tra i bambini e gli adolescenti siano esasperate dallo stress familiare, l’isolamento sociale, con alcuni che affrontano un aumento di abusi, l’interruzione dell’istruzione ed incertezza sul proprio futuro, che si verificano in momenti critici dello sviluppo emotivo.”. Queste considerazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità fanno capire bene come l’esperienza del lockdown possa essere considerata un fattore di rischio per il benessere psicologico, seppur senza cadere in facili catastrofismi. Fortunatamente, gli esseri umani e, in questo caso, i bambini, nella maggior parte dei casi hanno la possibilità di valorizzare le risorse individuali e di supporto sociale per affrontare adeguatamente le difficoltà e vivere esperienze di benessere anche a seguito di situazioni stressanti. Quindi, sebbene questa esperienza sia stata emotivamente molto forte, in presenza delle adeguate risorse individuali, familiari e sociali è più probabile che le conseguenze disfunzionali siano limitate. Tuttavia, nei casi in cui questo non avvenga e le preoccupazioni e gli stati emotivi negativi diventino continuativi e persistenti, allora sarebbe il caso di non sottovalutare i segnali di sofferenza dei bambini e chiedere aiuto ad un professionista, come uno psicologo, per aiutarli ad affrontare adeguatamente questo momento particolarmente complesso.

Come conciliare gli impegni dei genitori in smart working con quelli dei bambini e ragazzi senza che questi ne risentano?

Se dovessimo utilizzare una parola chiave credo sarebbe “organizzazione”. Nell’ambito familiare, l’organizzazione delle attività del figlio rientra tra le pratiche educative che quotidianamente il genitore mette in atto. Queste pratiche rivestono una maggiore valenza in circostanze di emergenza perché permettono ai bambini di riacquisire dei ritmi giornalieri che consentono di ridurre il sentimento di smarrimento e di incertezza legato allo stravolgimento delle proprie abitudini. Naturalmente, l’organizzazione non può coinvolgere solo le attività dei figli, ma necessita una riprogrammazione di tutto il sistema familiare. Ciascuna famiglia ha delle peculiarità ed esigenze uniche che non permettono di fornire una ricetta valida per tutte, ma un’adeguata organizzazione che tenga in considerazione i bisogni di tutti i membri della famiglia può sicuramente aiutare nella gestione di questa difficile situazione. Anche per i genitori, infatti, una pianificazione chiara delle attività familiari può promuovere il senso di controllo della propria vita che potrebbe essere stata intaccata dal caos e dell’incertezza di questo frangente. Lo smart-working ha le potenzialità per facilitare questi processi, ma necessita di un adeguato coinvolgimento e corresponsabilità di tutti i membri della famiglia per evitare che tutto il carico di lavoro domestico pesi su una sola persona.

References

https://medium.com/@wgrolnick/parenting-during-a-pandemic-tips-for-parents-home-for-extended-time-periods-2d71c06c456

https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/un_policy_brief-covid_and_mental_health_final.pdf