Adeguare le organizzazioni ai cambiamenti economici e sociali

di Alessandro Lo Presti
Professore Associato del Dipartimento di Psciologia - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

È stato recentemente attivato presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli” un nuovo servizio specialistico denominato “Servizio per la Valorizzazione delle Risorse Umane e il Change Management” rivolto ad aziende, enti pubblici e professionisti.

I cambiamenti che hanno interessato l’economia e la società negli ultimi decenni, e i conseguenti riflessi sul funzionamento delle organizzazioni (sia pubbliche che, soprattutto, private) pongono queste ultime di fronte a sfide sempre più impegnative e mutevoli per mantenere il proprio vantaggio competitivo sia a livello nazionale che, soprattutto, internazionale. Parole quali: assessment center, career development, diversity management, employee engagement, HR audit, in-basket, KSAO, onboarding, organizational development, person-job fit, stress interview, talent assessment ecc. sono solo alcune tra i principali termini tecnici che sono entrati a far parte del lessico organizzativo nel corso degli ultimi anni sulla scorta di progressi e tecniche sviluppati in altri paesi, soprattutto anglosassoni. Spesso tuttavia, in Italia e soprattutto nel Meridione, a un arricchimento lessicale non si è accompagnato un omologo sviluppo delle competenze dei professionisti (interni o esterni) che offrono servizi HR alle aziende e agli enti pubblici, con l’ovvio riflesso di vendere per novità vecchie pratiche e tecniche abbellite mediante l’utilizzo di una terminologia più recente e accattivante e il rischio, nel migliore dei casi, di non sortire alcun effetto benefico.

Sulla scorta di tali considerazioni, Il Servizio per la Valorizzazione delle Risorse Umane e il Change Management del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli” si propone sul mercato della consulenza HR puntando su sei fattori distintivi:

a) l’innovatività e competenza nei servizi offerti maturate attraverso la partecipazione a congressi nazionali e internazionali (Academy of Management, European Association of Work and Organizational Psychology ecc), la pubblicazione di lavori su riviste accreditate e a elevato impatto (Human Resource Management Journal, Project Management Journal ecc), la collaborazione (anche multidisciplinare) con colleghi stranieri (USA, Finlandia, Paesi Bassi ecc.) e il costante aggiornamento richiesto a chi opera entro le università;

b) il ricorso a metodologie e interventi evidence-based ovvero basati su solidi dati empirici raccolti all’inizio, durante e al termine dell’intervento (anziché mode passeggere o intuizioni da guru che lasciano il tempo che trovano), analizzati mediante appropriate tecniche statistiche in grado di fornire indicazioni circa le aree di miglioramento, e conseguentemente le tecniche più idonee di intervento;

c) la personalizzazione degli interventi sulla base delle peculiarità e unicità dei destinatari, siano questi individui od organizzazioni, tenuto conto che la complessità dei contesti organizzativi (in termini di interdipendenza dei processi, strutture e attori) rende inefficace, se non potenzialmente dannosa, l’applicazione di interventi preconfezionati e standardizzati;

d) il focus sul fattore umano e sul suo benessere lavorativo e organizzativo, attraverso la valorizzazione delle tecniche e le metodologie proprie della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, consapevoli della centralità dell’engagement e del coinvolgimento delle risorse umane per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi, in armonia (ovvero, secondo un’ottica sistemica) e non in contrapposizione con aspetti tradizionali quali le funzioni aziendali, le strutture di ruoli e responsabilità, il controllo di gestione ecc.

e) il proposito di implementare interventi volti alla crescita, al potenziamento, alla maturazione di individui e organizzazioni, alla luce della considerazione che il ricorso a servizi di consulenza deve rappresentare un momento isolato nella vita di un’organizzazione che per il resto deve essere in grado di operare con successo da sé;

f) infine, la sostenibilità finanziaria dei servizi offerti, coerentemente con i principi di Terza Missione dell’Università che vedono nei rapporti con il territorio e i suoi attori una relazione improntata al beneficio reciproco e non al mero vantaggio economico.

In particolare, vengono offerti i seguenti servizi specialistici ad alto valore aggiunto rivolti all’utenza esterna (sia individui che organizzazioni):

1) Consulenza di carriera a fini formativi e professionali mediante interventi sinergici che prevedono colloqui, bilancio di competenze, nonché l’utilizzo di strumenti psicometrici utili alla valutazione degli interessi e dei valori professionali, delle attitudini, delle capacità e degli stili decisionali, dell’occupabilità, ecc.;

2) Consulenza ad aziende per l’implementazione di procedure di selezione e valutazione del personale (anche del potenziale), mediante l’eventuale sviluppo e l’utilizzo di strumenti psicometrici e prove di gruppo sviluppati ad hoc;

3) consulenza a enti pubblici per l’organizzazione di prove concorsuali;

4) Consulenza ad aziende ed enti pubblici sui processi di change management, con particolare riferimento agli interventi di formazione psicosociale inerenti tematiche quali la leadership, la gestione dei gruppi di lavoro e dei collaboratori, la comunicazione, la gestione dei conflitti, la motivazione dei collaboratori, la gestione dello stress, la prevenzione del mobbing ecc. nonché interventi di valutazione del clima e/o del benessere organizzativo.

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