Percorsi tattili “intelligenti”, bastone elettronico e messaggi vocali per consentire ai non vedenti di potersi muovere da soli in reparto. Tecnologie e sistemi all’avanguardia che fanno del nuovo reparto dedicato ai pazienti Malattie Oculari Rare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli un’eccellenza unica in Italia. Un Centro capace innanzitutto di accogliere il paziente con il sospetto di patologia oculare rara e fornirgli un inquadramento diagnostico nel più breve tempo possibile, dotato di adeguata tecnologia e un know-how specialistico. Un team multidisciplinare, attraverso diverse figure professionali oftalmologi, ortottisti, infermieri, counsellor, operatori di orientamento e mobilità, segue i pazienti, al fine di garantire un processo riabilitativo olistico, personalizzato a seconda delle esigenze del singolo paziente.
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Da anni, il team Malattie oculari rare collabora con la Fondazione Telethon per la ricerca di possibili cure per le Malattie Genetiche Oculari. Questa collaborazione ha permesso la conduzione presso l’Università Vanvitelli del primo studio al mondo di terapia genica per il trattamento di una forma di Cecità Infantile, l’Amaurosi Congenita di Leber. In questo modo, sono stati trattati con successo sei pazienti italiani e si auspica che nei prossimi anni questo trattamento sarà approvato in Europa. Con l’obiettivo di estendere ad altre patologie il successo di questa esperienza nasce, grazie alla sinergia tra la Fondazione Telethon, l’Università Vanvitelli e l’Azienda ospedaliera Vanvitelli, l’Unità di Terapia Oculari Avanzate, unica in Italia e tra le poche in Europa, dedicata alla sperimentazione di strategie terapeutiche innovative per il trattamento delle Patologie Oculari Rare.
Il Reparto, inaugurato nel mese di marzo 2017, si trova presso il Presidio Ospedaliero di Cappella Cangiani, in via S. Pansini, 5.