Un protocollo d’Intesa firmato dal Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Università Vanvitelli e l’EAV, Ente Autonomo Volturno per il progetto del marchio per la Funivia del Faito. Obiettivo era di costruire per la prima volta l’immagine visiva che avrebbe veicolato un servizio pubblico peculiare, quello del trasporto su fune in uno dei territori di maggiore fascino ambientale della provincia napoletana: la zona compresa fra Castellammare di Stabia e il monte Faito.
"L’occasione - spiega Ornella Zerlenga, responsabile scientifico delle attività didattico-formative e di ricerca - è stata colta attraverso la redazione della prova finale per il conseguimento della laurea da parte della giovane allieva Ilaria Balzano, iscritta al corso di laurea triennale in Design e Comunicazione, che ha redatto non soltanto il marchio della Funivia del Faito e le nuove livree delle cabine nei toni del blu e del verde, ma anche la campagna di comunicazione di questo mezzo di trasporto pubblico, consistente in depliant, manifesto e spot".
L’11 maggio 2019 presso la Stazione Superiore della Funivia del Faito si è svolta la cerimonia di presentazione al territorio del marchio della funivia da parte di EAV, realizzato dalla studentessa (oggi laureata) Ilaria Balzano e a cui EAV ha riconosciuto una borsa di studio. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente di EAV Umberto De Gregorio, il direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno industriale Luigi Maffei, il direttore della Funivia del Faito Antonio Rozza; i sindaci dei comuni di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, e di Vico Equense, Andrea Buonocore, i presidenti dell’Ente Parco dei Monti Lattari, Tristano dello Ioio, e dell’Associazione Fare Faito onlus, Laura del Pezzo; la professoressa Ornella Zerlenga del suddetto dipartimento quale responsabile scientifico del protocollo d’intesa e tutor del progetto grafico.
"La cooperazione fra università e impresa, azienda e/o ente costituisce una delle forme più innovative degli attuali percorsi didattici interni all’offerta formativa dell’università Vanvitelli - ha detto ancora la Zerlenga - il tirocinio o stage, infatti, si configura come un periodo di formazione on the job all’esterno dell’aula universitaria e rappresenta un’occasione di conoscenza diretta e concreta del mondo del lavoro nonché di acquisizione di specifiche professionalità".
In questo caso il protocollo d’intesa ha consentito all’allieva non soltanto di interfacciarsi con ruoli, esigenze e modalità reali del mondo del lavoro (nella fattispecie, simulando il ruolo di una giovane graphic designer a cospetto di un virtuale di committente, l’EAV) quanto di svolgere la propria ricerca all’interno di un tema di grande attualità e dal forte impatto sociale, quello della mobilità sostenibile. Infatti, il tema dei trasporti assume oggi un ruolo decisamente critico, soprattutto per quanto attiene al dialogo con società che sempre più vivono la dimensione metropolitana. L’istanza di trasporti sicuri ed efficienti, capaci di connettere rapidamente luoghi diametralmente opposti e, al contempo, di essere economici e poco inquinanti rappresenta una delle principali esigenze della sostenibilità contemporanea.
Per rispondere a questa esigenza, le funivie o cabinovie urbane sembrano essere una soluzione adeguata alla domanda, soprattutto perché non richiedono di individuare spazi per scavare tunnel o tracciare corsie stradali speciali laddove in città, si sa, lo spazio scarseggia. In sud America, in nord Africa, in estremo oriente ma anche in Europa, molte città si sono e si stanno dotando di funivie, che stanno rappresentando un mezzo di trasporto efficace, silenzioso, economico e soprattutto ecologico grazie al motore elettrico, che le connota.
In tal senso, il suddetto protocollo d’intesa firmato con EAV contiene un altro valore aggiunto, quello della Terza Missione a cui oggi le Università sono chiamate a rispondere in termini di interazione con il territorio e di accrescimento culturale. Già in passato il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale ha firmato protocolli d’intesa con associazioni, fondazioni, enti, ecc., per condividere il comune impegno etico-culturale verso i temi di valorizzazione e sostenibilità ambientale (fra cui le più recenti giornate di sensibilizzazione contro l’uso della plastica monouso con la redazione del marchio V:plasticfree), aprendo le porte delle proprie attività scientifico-formative a comunità, società e territorio. Ma con il progetto dell’identità visiva per la Funivia del Faito, il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale lancia una sfida: incentivare l’economia, sostenere la salute dell’ambiente e valorizzare il territorio del monte Faito giungendovi sempre più in funivia.