Il Dipartimento di Salute Mentale e Fisica e Medicina Preventiva ha ottenuto la migliore collocazione tra i Dipartimenti del nostro Ateneo nella graduatoria nazionale dei dipartimenti universitari abilitati a concorrere per l’Eccellenza (Indicatore standardizzato di performance dipartimentale - ISPD). E’ importante sottolineare che per l’area “6” solo 20 dipartimenti sono stati selezionati e di questi solo due al sud.
Un dato che conferma il lavoro costante e capillare volto a far emergere la quantità e la qualità del lavoro delle diverse componenti del Dipartimento in tutti i momenti della valutazione e del monitoraggio delle attività di ricerca.
“Nella formulazione del progetto per il riconoscimento dell’eccellenza siamo partiti dalla natura del nostro Dipartimento – spiega la professoressa Silvana Galderisi, direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e Fisica e Medicina Preventiva - l’unico in Italia nella cui denominazione si fa riferimento sia alla salute mentale che alla salute fisica, e la cui missione fondamentale è quella di promuovere la consapevolezza, la prevenzione, l’identificazione precoce e la gestione personalizzata dei problemi di salute mentale nelle persone con patologie fisiche e dei problemi di salute fisica nelle persone con patologie mentali, lungo l’intero arco della vita e tenendo conto delle specificità di genere. Al momento questi aspetti, all’interno del dipartimento, ma potremmo dire dell’approccio medico nel suo complesso, sono da considerarsi embrionali nella migliore delle ipotesi. Per promuoverne lo sviluppo è necessario favorire l’acquisizione di competenze integrative, al momento raramente fornite dai corsi di laurea in medicina ed anche dalle scuole di specializzazione e dai corsi di dottorato, con il risultato che una patologia comune, qual è la depressione, raramente viene identificata e trattata negli individui con patologie fisiche pur essendo uno dei principali fattori prognostici sfavorevoli in una varietà di patologie fisiche. L’aspettativa di vita delle persone con patologie mentali gravi si riduce, infatti, di 15-20 anni rispetto alla popolazione generale, perché i loro problemi fisici non vengono identificati o non vengono affrontati”.
Il progetto che il Dipartimento di Eccellenza svilupperà fino al 2027 si propone di potenziare lo sforzo già in atto nel Dipartimento stesso di promuovere lo sviluppo di tali competenze integrative nei vari ambiti della ricerca, della didattica, dell’assistenza e delle attività di terza missione.
La realizzazione del progetto si articola nei seguenti obiettivi:
a) sviluppo di una modellistica dei fattori di rischio e protettivi comuni alle patologie mentali e fisiche e della loro interazione; nonché dei fattori biologici, psicologici e sociali che impattano sulle manifestazioni, sull’evoluzione e sull’esito della comorbilità tra diverse patologie mentali e fisiche;
b) implementazione di infrastrutture di ricerca per la creazione di modelli digitali delle suddette comorbilità, anche in collaborazione con aziende del settore biotecnologico e farmacologico;
c) sviluppo di una didattica innovativa nell’ambito dell’offerta formativa di terzo livello, con ampliamento del suo respiro internazionale.
In tutte le sue articolazioni, il progetto si propone di promuovere lo sviluppo di competenze integrative nei vari ambiti della ricerca, della didattica, dell’assistenza e delle attività di terza missione.