Carlo e l'Antico: simboli e miti della sovranità

Riprende il ciclo delle giornate di studio per approfondire il riformismo di Carlo di Borbone. L'appuntamento è per il 20 ottobre alle ore 9 presso l'Aulario dei Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e Giurisprudenza, Aula 2 Via R. Perla, Santa Maria Capua Vetere con una conferenza dal titolo "Carlo e l'Antico: simboli e miti della sovranità", organizzata dalla SUN per approfondire un tema particolarmente importante per la nostra storia culturale: gli scavi di Ercolano e Pompei e il traporto delle sculture della Collezione Farnese a Napoli, dove ancora oggi possiamo ammirarli nel Museo archeologico di Napoli. 

Continuano le celebrazioni del tricentenario della nascita del "monarca illuminato", Carlo di Borbone. Quattro Università insieme per ripercorrere i tratti di una figura storica centrale per la vita dell’Italia e del Mezzogiorno, grazie ad una convenzione che vede protagonista la SUN, con Rosanna Cioffi (presidente del Comitato organizzatore), l’Orientale con Luigi Mascilli Migliorini (segretario), L’Università “Federico II” con Annamaria Rao, l’Università di Salerno con Aurelio Musi. In un’ottica di ampliamento istituzionale si sono presto aggregate innanzitutto la Reggia di Caserta e l’Università di Madrid “Carlos III” e successivamente: l’Archivio di Stato di Napoli, la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale, il Teatro San Carlo, Palazzo Zevallos-Intesa San Paolo, l’Istituto di Studi delle Società del Mediterraneo del CNR, La Fondazione “Pietà dei Turchini”, la Società Napoletana di Storia Patria, l’Instituto di cultura “Miguel Cervantes” di Napoli. Un comitato che ha come obiettivo quello di promuovere attività di carattere scientifico e divulgativo su di un periodo particolarmente importante della storia di Napoli, del Sud dell’Italia e dell’Europa moderna.

"Studiosi di storia, scienza, arte e paesaggio si alterneranno per raccontare di un re che tanto ha segnato il nostro Meridione – spiega Rosanna Cioffi, prorettrice vicaria e organizzatrice della manifestazione – e nella cui eredità culturale possiamo ancora ritrovare le testimonianze di un bello e di un buono che ci ha fatto grandi e che deve spronare le più giovani generazioni".

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