Al via il percorso di indagine sulle condizioni ambientali dei territori italiani, appuntamento dal 24 al 29 ottobre. Il Laboratorio didattico multidisciplinare "Materia Cimitile. Territori e Ambiente: destini e destinazioni della ricerca" svolge un percorso di indagine che, a fronte degli avvenimenti storici di cui ricorrono anniversari differenti, registra successi e necessità di ulteriori itinerari di ricerca per porre soluzioni alle malconce condizioni ambientali dei Territori italiani. Il tema proposto raccoglie i risultati conseguiti e non tralascia gli enormi impegni che la ricerca deve ancora sviluppare per far fonte alle incalzanti necessità determinate dalla fragilità del territorio medesimo e dalla storica dissoluzione delle risorse del suolo praticata nel secondo cinquantennio del Novecento.
Il Laboratorio infatti pone nel modello educativo il sigillo primario di uno sviluppo accorto e sostenibile del progetto ambientale teso a garantire un habitat generale non più condizionato dalle privatistiche logiche del profitto che rinunciano all’aspetto precipuo della condivisione di un bene comune per poter meglio garantire privilegi, oggi non più concepibili, ad una ristretta enclave di individui. La logica della distribuzione equa e dell’uso saggio delle risorse deve diventare dinamica condivisa di rapporti nonché ‘ragione sociale’ di una società che non può arrendersi alla logica stringente e conseguente delle metafore economiche e a quelle delle ‘etiche’ della cultura finanziaria.
Nella specifica logica della cultura disciplinare che legge “l’architettura come luogo ed espressione dell’uso oculato delle risorse del territorio” nella consapevolezza che essa sia anche ‘oggetto’ energetico volto a preservare e ‘conservare’ energie, l’approccio dialettico proposto dall’iniziativa spinge ad una riflessione di maggiore apertura circa le consolidate posizioni di chi individua la figura del professionista del progetto come mero esecutore dei ‘desiderata’ del committente.
Su questo fronte anche in relazione alle più complesse visioni della realtà introdotte dalla concezione relativistica delle cose assume particolare valore l’impegno di proposta di ricerche che offrano margini di apertura a posizioni differenti o complementari sui fronti tradizionali di ragionamento e di impiego degli ormai residui margini di risorse territoriali ancora da utilizzare.
Il problema alimentare e il connesso ambito della definizione del paesaggio agricolo appaiono come condizioni ineludibili da affrontare, senza alibi di circostanza e assenze di volontà/immobilità di ‘governance’, francamente non più tollerabili.
L’intera manifestazione sarà ospitata, come da consuetudine, nel complesso basilicale di Cimitile sede ideale per la sperimentazione delle tematiche di ricerca proposte in quanto, pur avendo rappresentato nella storia uno dei principali capisaldo della diffusione del cristianesimo e della cultura proto-cristiana in ambito internazionale, ha visto nella sua storia le metamorfosi epocali del territorio che per secoli, prima delle pioneristiche bonifiche cinquecentesche, con la creazione del sistema di canali dei Regi Lagni, è stato oggetto costante di storiche inondazioni ed alluvioni che costituiscono parte stratigrafica del complesso palinsesto che è l’intero sito. Inoltre, ancora Cimitile, di recente, è stato oggetto di uno splendido documentario trasmesso da Rai Storia lunedì 3 ottobre 2016 -a cui ha collaborato il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della Seconda Università degli Studi di Napoli, nelle sue esperienze didattiche-, realizzando quelle attese ed aspettative che vanno sotto l’etichetta della “Terza Missione” così strettamente in sintonia con lo spirito che da oltre un quarto di secolo anima le iniziative della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica del Miur.
Il programma dell’iniziativa, aperta agli specialisti del settore, alle università e alle scuole dei diversi ordini e gradi, con il supporto degli enti locali e le associazioni culturali del territorio, prevede:
- accesso gratuito al sito delle Basiliche Paleocristiane;
- partecipazione a gruppi di visite guidate;
- apertura straordinaria, in occasione dell’evento, della Basilica dei SS. Martiri e la visita all’eccezionale ciclo di affreschi tardo-antichi restaurati a cura della Soprintendenza Archeologica di Napoli;