Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” partecipa con un evento intitolato “Non siamo libere”. La manifestazione, organizzata insieme all’Ufficio Beni Archeologici di Santa Maria Capua Vetere della Soprintendenza Archeologia della Campania, patrocinata dal Consiglio regionale della Campania in collaborazione con la Cooperativa Eva, Amico Bio, Consorzio ARTE’M Net, si svolgerà il 25 novembre 2015 alle ore 10.00 presso il Museo Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere.
L’iniziativa è stata promossa da Lucia Monaco, Delegata di Ateneo per la Terza Missione e Promozione del territorio e Marianna Pignata, Delegata alle alle Pari opportunità, in collaborazione con il Comitato Pari opportunità, e da Ida Gennarelli, Dirigente dell’Ufficio Beni Archeologici di Santa Maria Capua Vetere, e vedrà la partecipazione delle Autorità istituzionali di Ateneo e del territorio ed a fare da cornice all’evento sarà la suggestiva sede del Museo Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere che accoglierà le performances degli studenti di diversi dipartimenti che animeranno, con testi recitati, canzoni e poesie, uno spazio di condivisione culturale diffusa e partecipata per dare un messaggio che non sia di mera denuncia ma, al contrario, di forte speranza.
“Abbiamo scelto come titolo Non siamo libere proprio per indicare che l’impegno sul fronte dell’eliminazione della violenza di genere non può limitarsi ad una giornata ma deve caratterizzare tutto il nostro operato di formatori ed operatori culturali – afferma Lucia Monaco – che lavorano fuori e dentro le mura dell’Università”. In questo modo la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne diverrà anche spunto e occasione di sviluppo per l’attuazione di pratiche di cittadinanza attiva. Nella stessa direzione si è mossa la scelta della location, il Museo Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere, - luogo di cultura ma anche di condivisione e confronto collettivo su tematiche culturali ed emergenze sociali.
“Consapevoli che l’arte e la cultura, sotto ogni forma, siano il miglior strumento per comunicare all’animo e raccontarne il dolore e l’oppressione, l’evento – sostiene Ida Gennarelli - permetterà di ammirare in questi luoghi ‘antichi’ e per certi versi ‘sacri’, la forza e l’energia di giovani ragazzi che vogliono combattere la violenza sulle donne in tutte le sue sfaccettature”.
“C’è una responsabilità collettiva di fronte al problema culturale sotteso al fenomeno – afferma Marianna Pignata - ed è soprattutto su questo fronte che l’Università può e deve giocare il ruolo centrale partendo prima di tutto dal piano della diffusione della cultura della non violenza”.
L’obiettivo della l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” è ambizioso: impegnare tutto l’Ateneo e la cittadinanza in continue attività e riflessioni, incoraggiandoli ad essere parte attiva nella costruzione del senso civico e culturale della comunità nella quale vivono quotidianamente.