Chiara Saraceno: "Disuguaglianza e povertà in Italia due facce della stessa medaglia"

“La disuguaglianza è una violazione della dignità umana, è la negazione della possibilità che ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. Prende molte forme e ha molte conseguenze: morte prematura, salute cattiva, umiliazione, subordinazione, discriminazione, esclusione dalla conoscenza e/o da dove si svolge prevalentemente la vita sociale, povertà, impotenza, mancanza di fiducia in se stessi e di opportunità e possibilità della vita.” Inizia con le parole del sociologo svedese Goran Therbon la lectio magistralis di Chiara Saraceno, sociologa di fama internazionale ospite lunedì 8 maggio presso l'Aulario di Santa Maria Capua Vetere dell’Università Vanvitelli per il ciclo di eventi “Oltre le due culture” . Disuguaglianza e povertà come titolo della lectio ma anche come due facce della stessa medaglia

 

Un po' di biografia

Tra le sociologhe più famose del Paese, soprattutto per i suoi studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali Chiara Saraceno è anche docente, scrittrice e editorialista. Laureata in filosofia, la Saraceno è stata docente di Sociologia della Famiglia presso la Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Torino fino al 2008. Dall'ottobre 2006 a giugno 2011 è stata professore di ricerca presso il Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. Attualmente è honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino. Nel 2005 è stata nominata Grand’ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e nel 2011 è stata nominata corresponding fellow della British Academy.

Curriculum vitae