Matematica e dimostrazioni scientifiche, gli ambienti a-didattici favorirebbero lo sviluppo di competenze trasversali. Questo il cuore della tesi magistrale di Rosamaria Crisci laureata in Matematica all’Università Vanvitelli premiata nella quinta edizione del premio nazionale Mimmo Luminati organizzato dall’Università di Trento.
Classe ’93, originaria di Maddaloni, Rosamaria ha sviluppato il proprio lavoro nel corso del soggiorno Erasmus presso l’ENS (École Normale Supérieur) di Lione. Partendo dalla Teoria delle Situazioni didattiche di Brousseau sulle dinamiche di insegnamento/apprendimento di specifiche nozioni matematiche trattate in classe, in “The mathematical proof in the lower secondary school: a first approach to the proof through a didactical situation” la tesi della Crisci valuta invece, al contrario, come contesti esterni alla didattica possano favorire competenze spesso trascurate, come il saper fare un ragionamento matematico e il saper dimostrare dei teoremi. “Gli studenti di ogni grado manifestano grosse difficoltà rispetto alla pratica dimostrativa, sia da un punto di vista concettuale che didattico – spiega Rosamaria Crisci – e questa tesi è l’occasione per porre l’accento sull’importanza della dimostrazione in matematica e accendere un faro sul suo declino, negli ultimi anni, a tutti i livelli di istruzione”.
Ma la neolaureata non si ferma a Trento: Rosamaria infatti vola all’Université Grenoble-Alpes e continua – con una borsa di dottorato in Didattica della Matematica – il suo progetto di ricerca volto allo studio dell’algoritmica e della programmazione per l’apprendimento di nozioni di matematica nella scuola primaria.