Promosso dall’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania e dall’Archivio di Stato di Napoli, fra il 24 e il 26 ottobre 2018 si svolgerà un Convegno di studi presso il Dipartimento di Lettere e Beni culturali di Santa Maria Capua Vetere e il Dipartimento di Scienze politiche di Caserta per ricordare alle comunità del territorio e agli studenti di Terra di lavoro, innanzitutto, che sono trascorsi 200 anni dal decreto del 15 dicembre 1818 che attribuì alla città di Caserta, divenuta più popolosa della stessa Capua, il ruolo di capoluogo della provincia di Terra di lavoro, la più vasta del Regno delle Due Sicilie. La circoscrizione amministrativa che, inferiore soltanto alla provincia di Napoli dal punto di vista demografico, segnava il confine con lo Stato Pontificio ed era la più vicina alla capitale, dopo l’unificazione nazionale, conservò la sua antica denominazione fino al 1882 quando, assunta quella attuale di provincia di Caserta, fu fino alla sua soppressione nel 1927, fra le più estese province dell’Italia unita. Le variazioni del suo territorio (le principali furono la soppressione e la successiva ricostituzione nel 1945) hanno segnato anche quelle della stessa Campania, regione policentrica e priva, fino a tempi recenti, di un’unitaria identità amministrativa.
A distanza di 200 anni, si intende ora ripensare sia alla storia di Caserta, contraddistinta, sin dall’acquisto che ne fece Carlo di Borbone nel 1750, dalla particolare condizione di sito reale e pertanto da una speciale benevolenza da parte della monarchia borbonica, sia del suo territorio, notevolmente ridimensionato nel 1945 e quindi non più coincidente con l’area geografica che costituiva la Terra di lavoro.
Obiettivo principale del convegno è quindi ricostruire e interrogare le testimonianze documentali, bibliografiche, monumentali, urbanistiche, artistiche di questo lungo arco temporale, offrendo nuovi contributi alla ricognizione delle fonti e al lavoro di ricerca e di ricostruzione dell’identità storica della città e del suo territorio.
Allo scopo di analizzare il tema da ogni angolo di visuale, il programma dei lavori, progettato dal comitato scientifico costituitosi lo scorso anno, prevede interventi di numerosi studiosi e ricercatori di diverso ambito, articolati nelle seguenti sei sessioni: le fonti e il contesto storico; il potere: spazi laici ed ecclesiastici; le identità locali; città e campagna; società e ordine pubblico; l’arte e la cultura.