"Vincerò". Va istintivamente alla Turandot di Puccini e alla romanza "Nessun Dorma" il primo pensiero di Giampaolo, neodottore in Giurisprudenza, appena spento lo schermo del pc del suo esame di laurea online. "Una bella vittoria, un traguardo raggiunto, quello della laurea, un percorso concluso dopo tanti sacrifici".
E dunque, raccontaci questo percorso.
Sono entrato a far parte della grande famiglia dell’università Vanvitelli nel 2014, dopo aver aderito a vari programmi di orientamento organizzati dalla stessa università. Nel corso degli anni sono stato partecipe a varie iniziative: sono risultato idoneo alla partecipazione del bando di concorso part-time e nel 2019 ho vinto il bando per attività a supporto delle problematiche dell'handicap con l'obiettivo di affiancare gli studenti diversamente abili. Quest’ultima esperienza è per me stata una vittoria sia a livello morale che umano, riscoprendo i veri valori. Come tutor mi sono occupato di diritto tributario, diritto pubblico e costituzionale, e diritto privato. Ho svolto il mio ruolo elogiando e tenendo presente l’ottica dell’assiologia: un connubio perfetto per poter dire di diritto. Inoltre sono stato vincitore per cinque anni della borsa di studio ADISURC. Parliamo della seduta di laurea telematica.
Com’è stata?
La seduta di laurea online è stata una esperienza innovativa, difficilmente dimenticabile! Abbiamo costruito in un momento particolare ma non ci siamo fermati e non possiamo fermarci, dobbiamo continuare a lottare! Il prof. Carlo Venditti ci ha ricordato, all’inizio della seduta di laurea, che noi facciamo parte di quell’Italia che ha continuato il suo percorso. Motivo di orgoglio per noi, se pensiamo ai nostri medici, e tutti coloro che stanno facendo di tutto per poter superare questo momento; è come se anche noi in qualche modo li abbiamo affiancati.
Come hai trovato i docenti, il personale e l’organizzazione?
La piattaforma Microsoft Teams è stata utilissima per realizzare l’obiettivo delle lauree online. Eccellenza per il personale e l’amministrazione che hanno organizzato il tutto in maniera perfetta. Anche per i docenti è stato un momento di esperimento che tuttavia hanno prestato la loro professionalità senza risparmiarsi.
Qual è stato il momento più emozionante?
Il momento più emozionante è stato all’inizio della seduta di laurea aperta con le toccanti parole del professor Venditti, il quale sottolineava il particolare momento ed esortava a tutti i laureandi di essere fieri di aver voluto procedere alla seduta di laurea e di non esserci fermati. Un momento che mi rimarrà difficile dimenticanza. Non di meno la proclamazione finale di dottore in giurisprudenza che nelle modalità in cui è avvenuta ha conservato comunque la sua forma
Quando hai spento il pc, che sensazione hai provato?
Personalmente non riesco a definirla, ma ho meditato moltissimo alla possibilità che ci stata offerta nel continuare le attività da parte della nostra università, quali le lauree in modalità telematica. Tra le sensazioni provate è stata la presa di coscienza che un percorso si era appena concluso, dopo tanti sacrifici. La voglia di rincominciare a studiare, con nuovi percorsi, di ritornare alla nostra quotidianità non sono mancate. Essendo un cantante lirico tenore non è mancata la voglia di ritornare sul palcoscenico e ricantare il celeberrimo Nessun Dorma, il “Vincerò”, per la vittoria ovvero il traguardo raggiunto. Ma ciò è solo rinviato!
E quanto a soddisfazione?
Fortunatamente ho raggiunto il massimo dei voti e ne sono davvero felice. Presentavo una tesi molto articolata, in istituzioni di diritto privato, dal tema “il diritto all’oblio” molto discusso e complesso, un diritto destinato a mutare con l’evoluzione tecnologica. A tal proposito non sono mancati gli interventi dei membri commissari, dato l’interesse verso il tema discusso. Ringrazio la mia relatrice, la prof. Roberta Catalano.
C’è un consiglio che potresti dar ai prossimi laureandi telematici?
Il mio consiglio è quello di non fermarsi, come già detto. Abbiamo avuto l’opportunità di costruire in un momento non facile per il nostro paese, cogliamola. Abbandoniamo per ora ogni tipo di forma e affidiamoci alla tecnologia, visto che siamo comunque fortunati ad avere mezzi per poterlo fare.