Marco Romano, Primario della UOC di Epatogastroenterologia e Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Digerente dell'Ateneo Vanvitelli, è stato designato dalla Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE) come coordinatore per la stesura delle linee guida sul trattamento dell’infezione da Helicobacter (H.) pylori in Italia.
Queste linee guida sono state stilate con il metodo GRADE dalla SIGE in collaborazione la Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED) e sono state pubblicate sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità ed autorizzate all’uso in tutto il territorio italiano (Sistema Nazionale Linee Guida). L'infezione da H. pylori è particolarmente diffusa nella popolazione generale con una prevalenza variabile tra il 30 e il 50% .
L’ H. pylori è il principale agente eziologico di diverse patologie gastroduodenali, come la gastrite, la dispepsia, l'ulcera peptica, il linfoma gastrico MALT e l'adenocarcinoma dello stomaco ed inoltre è coinvolto nella patogenesi di diverse malattie extra-gastriche. È opportuno sottolineare come l’International Agency for Research on Cancer (IARC) abbia inserito l’H. pylori nel gruppo degli agenti carcinogeni di tipo 1 per il cancro dello stomaco e, pertanto, l’eradicazione dell’ H. pylori svolge un ruolo importante nella prevenzione primaria del cancro gastrico.
Vi è unanime consenso internazionale nel considerare la gastrite da H. pylori come una malattia infettiva, anche quando i pazienti non hanno sintomi ed indipendentemente dalla presenza di complicanze, come l’ulcera peptica ed il cancro gastrico. Pertanto, tutti i soggetti con infezione da H. pylori dovrebbero ricevere una terapia di eradicazione, a meno che non ci siano particolari controindicazioni. L'eradicazione dell'infezione è cruciale e sta diventando sempre più difficile da raggiungere a causa della aumentata resistenza dell’ H. pylori agli antibiotici comunemente utilizzati nella pratica clinica. Peraltro, una terapia guidata dall’ antibiogramma è scarsamente fattibile in Italia, così come nel resto del mondo, poiché i test di suscettibilità agli antibiotici condotti mediante coltura o test genetici su campioni bioptici di mucosa gastrica sono ancora scarsamente disponibili, onerosi, difficili da eseguire e necessitano dell’esecuzione della gastroscopia.
Pertanto, il trattamento dell’infezione da H. pylori nella pratica clinica è basato necessariamente su terapie prescritte empiricamente. E’ quindi molto importante adattare le raccomandazioni terapeutiche ai diversi tassi di resistenza locali agli antibiotici più comunemente utilizzati nell’eradicazione del batterio, in particolare claritromicina, metronidazolo e levofloxacina. La gestione terapeutica dei pazienti con infezione da H. pylori è in evoluzione per quanto concerne gli schemi terapeutici e la loro durata, proprio in funzione delle diverse prevalenze nazionali di ceppi batterici farmaco-resistenti. Da qui la necessità di linee guida italiane sul trattamento dell’ infezione da H. pylori.
Ad oggi non esistevano linee guida ministeriali sull’argomento e questa pubblicata con il coordinamento di Marco Romano è la prima in merito. La stesura del lavoro ha visto impegnati come membri della SIGE e della Vanvitelli Antonietta Gerarda Gravina, Ricercatore in Malattie dell’Apparato Digerente e Raffaele Pellegrino e Giovanna Palladino, medici in formazione specialistica in Malattie dell’Apparato Digerente.
Per la SIED hanno invece preso parte Rocco Maurizio Zagari, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Digerente dell’ Università degli Studi di Bologna, Leonardo Henry Umberto Eusebi, Professore Associato di Malattie dell’Apparato Digerente, Università degli Studi di Bologna, Leonardo Frazzoni, Dirigente Medico, IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Università degli Studi di Bologna e Elton Dajti, medico in formazione specialistica in Malattie dell’Apparato Digerente, Università degli Studi di Bologna.
Per maggiori informazioni: https://snlg.iss.it/wp-content/uploads/2023/01/LG-435-SIGE-Terapia-H-pylori.pdf