Nel centro storico di Napoli un centro di eccellenza per il malato oncologico di qualunque età.
Al Policlinico dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’unico centro della Campania che è oggi in grado di assistere con elevate professionalità il bambino o l’anziano, in maniera trasversale e completa. Medici e strutture dell’azienda universitaria garantiscono al malato oncologico, di qualunque età, diverse professionalità mediche e chirurgiche lavorando insieme con approccio multidisciplinare integrato. Dalla chemioterapia al supporto piscologico, dalle terapie antalgiche alle applicazione clinica della ricerca sperimentale e così via.
L'Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli rappresenta un importante presidio oncologico di Sanità Pubblica nel cuore antico della città di Napoli, che l’Ateneo offre ai cittadini napoletani e in cui attività di ricerca scientifica e offerta assistenziale di eccellenza si fondono. Si tratta di un percorso organizzativo complesso in cui le diverse professionalità mediche e chirurgiche lavorano insieme per offrire all’utenza una risposta adeguata alle necessità del paziente oncologico. Il Policlinico dell’Università Vanvitelli ha la caratteristica peculiare, tra le strutture mediche della Regione, di poter fornire una adeguata assistenza qualificata in campo oncologico multidisciplinare in tutte le età della vita dai tumori nell' infanzia e nell' adolescenza, ai tumori nell' adulto fino ai tumori in età geriatrica.
“Il cancro - spiega Fortunato Ciardiello, professore ordinario di Oncologia Medica - rappresenta un numeroso gruppo di tante diverse malattie ("una galassia" di malattie) che possono colpire la popolazione all' infanzia fino all' età adulta. Inoltre, l'incidenza di cancro aumenta con l'aumentare dell'età. L incremento della vita media e l' invecchiamento della nostra popolazione sono fattori che determinano un aumento dei casi di cancro nel nostro paese. In Italia come in altri 11 paesi europei il cancro rappresenta la prima causa di morte nell' adulto. La prevenzione primaria cioè la rimozione delle cause di cancro (non fumare!) potrebbe ridurre di circa il 30-40% l' incidenza di cancro”.
Tuttavia, i dati più recenti prevedono circa 370mila nuovi casi di cancro in Italia per il 2016. La Campania, con circa il 10% della popolazione italiana, deve quindi confrontarsi con la diagnosi e la cura di circa 37mila nuovi pazienti per quest’anno.
“Si calcola – conclude Ciardiello - che circa 3 milioni di persone in Italia (circa 212mila in Campania) sono guarite dal cancro o vivono con una neoplasia in fase di trattamento e in fase di sempre più lunga cronicizzazione della malattia. Tutto questo richiede un formidabile sforzo organizzativo del Servizio Sanitario Pubblico per far fronte a questa vera e propria epidemia di cancro”.