Costano meno e funzioneranno allo stesso modo dei farmaci tradizionali. Sono i biosimilari, i farmaci low-cost che daranno la possibilità agli ammalati di tumore di effettuare terapie farmacologiche alternative, altrimenti molto costose.
Ultima frontiera delle biotecnologie, i biosimilari sono medicinali derivati da organismi viventi, che contengono un principio attivo non uguale ma simile, appunto, a quello del farmaco biologico originario, di cui mantengono tuttavia inalterati gli standard di qualità, efficacia e sicurezza. “A differenza dei farmaci generici, copie identiche degli originari ottenute per sintesi chimica del medicinale di riferimento, i biosimilari devono essere validati nell’ambito di studi clinici per garantire che il processo di produzione sia sicuro e non differisca da quello del farmaco biologico da cui derivano – spiega Fortunato Ciardiello, Docente di Oncologia Medica presso il Dipartimento di Internistica clinica e sperimentale dell’Università Vanvitelli e Presidente dell’European Society for Medical Oncology - . L’ESMO ha pubblicato su ESMO Open la sua posizione ufficiale sui biosimilari: il documento illustra le norme di autorizzazione a cui devono sottostare tali farmaci, le modalità perché la loro introduzione nella pratica clinica sia sicura e i potenziali benefici sia per pazienti che per il sistema sanitario”.
E’ stato calcolato che, con l’introduzione dei biosimilari in campo delle terapie oncologiche, si avrebbe un risparmio entro il 2020 che va dai € 50 e i €100 miliardi. “I biosimilari rappresentano uno strumento indispensabile per la sostenibilità finanziaria dei sistemi sanitari su scala internazionale – continua il docente – e, allo stesso tempo, ci offrono la possibilità di curare più pazienti, anche dove altrimenti le terapie farmacologiche non sarebbero sostenibili”. Sempre più oncologi si chiedono se e come sfruttare i biosimilari nella pratica clinica, “Ma fino ad ora non hanno potuto contare su una fonte autorevole e indipendente per ottenere queste informazioni – conclude Ciardiello - : ora un riferimento esiste così che tutti gli oncologi possano imparare tutto quello che c’è da sapere su questa materia complessa”.