Grande successo a Procida per l’evento finale dell’edizione 2022 della Start Cup Campania, il premio per l’innovazione promosso dalle sette Università campane.
Ospitati nella sede del Comune, accolti dall’assessore Antonio Carrannante e da Pierluigi Rippa, direttore di questa direzione del Premio, dieci gruppi si sono sfidati a suon di pitch, contendendosi i numerosi premi in palio sotto lo sguardo attento di un’ampia giuria di esperti d’eccezione.
A trionfare è stato il progetto DIAPRE-BB, promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II. Secondo posto per CIRCE, progetto dell’Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e dell’Università degli Studi di Napoli "Parthenope"; Terzo e quarto posto per IRIDEA e 0-Tatoo, entrambi della Federico II; quinto posto, infine, per BREATHE dell’ Università degli Studi di Salerno. Tutti proseguiranno il loro cammino verso il premio nazionale per l’innovazione, in cui affronteranno progetti sviluppati e premiati in altre regioni.
Lo Spin-Off Accademico CIRCE S.r.l. si prefigge di operare come anello di congiunzione tra i risultati della ricerca nei settori farmaceutico e biotecnologico e la fase di sviluppo traslazionale, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del farmaco e di promuovere innovazione diagnostica e terapeutica in medicina. Il principale obiettivo del progetto di impresa è quello di sviluppare profarmaci innovativi in grado di bloccare la progressione del cancro al colon retto mediante una nuova terapia specifica. In particolare, il progetto si basa sull’identificazione e lo sviluppo di nuove molecole, da realizzare attraverso lo studio degli effetti in modelli cellulari, ex vivo ed in vivo dell’interferenza farmacologica dei farmaci citotossici/epigenetici orientati contro la Catepsina B (CTSB), un enzima chiave iper[1]espresso in molte forme tumorali. Il cancro del colon-retto (CRC) rappresenta il 10% di tutti i tumori diagnosticati ogni anno e dei decessi correlati al cancro in tutto il mondo1 . CIRCE intende sviluppare, progettare e portare fino alle ultime fasi di sperimentazione clinica pro-drug citotossiche (ovvero molecole biologicamente inattive che però, una volta introdotte nell'organismo, subiscono delle trasformazioni chimiche, in genere per opera di enzimi, che le attivano) ad elevato impatto anticancro, che possano essere rilasciate ed assorbite specificamente nel sito tumorale a seguito di taglio proteolitico mediato dalla presenza di CTSB.