Influenza stagionale, impennata di casi nelle ultime settimane per grandi e piccini. Ma come prevenire la malattia?
Intervista a quattro mani con i docenti della Vanvitelli Francesca Rossi, docente di Pediatria generale e specialistica e Andrea Bianco, docente di Malattie dell’Apparato Respiratorio.
Cos'è l'influenza e come si manifesta?
Tra le malattie virali a maggior impatto sociale, l’influenza è causata dall’infezione di virus influenzali di tipo A e B, responsabili delle epidemie influenzali stagionali. L'influenza si trasmette per via aerea, attraverso la saliva, gli starnuti e i colpi di tosse. In particolare i bambini, trascorrendo tanto tempo in ambienti chiusi ed affollati come le scuole e le palestre, sono tra i soggetti più colpiti dall’influenza, tant'è che in Italia ogni anno circa 1 bambino su 4 in età scolare si ammala di influenza. L’incubazione è di solito di un paio di giorni e si manifesta con sintomi quali febbre alta, tosse, mal di gola, dolori muscolari, spossatezza. Nei più piccoli si possono avere anche nausea e vomito.
Quali sono le sue complicanze?
In alcuni individui, l’influenza si autolimita e si risolve in due/tre giorni, ma in altri può complicarsi nel momento in cui l’infezione raggiunge le vie aeree più profonde provocando polmoniti, bronchiti o, in casi ancora più gravi, un’infiammazione del cervello, del cuore o dei muscoli.
Si può prevenire in qualche modo?
Numerosi sono gli accorgimenti quotidiani per ridurre la circolazione del virus:
• Lavaggio frequente e accurato delle mani.
• Evitare di toccare occhi, naso e bocca.
• Evitare il contatto con persone con sintomi influenzali
• Stare a casa nel caso in cui si è contagiati per non trasmettere il virus.
Anche per i bambini è possibile mettere in pratica dei piccoli accorgimenti per aiutare a combattere la malattia. La Società Italiana di Pediatria (SIP), a questo proposito, ha stilato delle vere e proprie regole da seguire con riferimento ai bambini che si aggiungono a quelle degli adulti:
• Non scambiare ciucci e posate tra i bambini
• Assumere frutta e verdura in quantità adeguate e somministrare vitamine
• Vestire i bambini in modo adeguato, né troppo, né troppo poco
• Non dimenticare di sottoporli al vaccino antinfluenzale
Quanto è importante vaccinarsi per adulti e bambini?
E’ fondamentale. La vaccinazione antiinfluenzale è il presidio più importante per prevenire l’insorgenza della malattia nel singolo individuo e contenere la circolazione del virus nella popolazione generale, ed è raccomandata in soggetti di età pari o superiore a 65 anni e nella popolazione di età superiore ai 6 mesi affetta da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (Asma Bronchiale, BPCO e Fibrosi Cistica, Cardiopatie congenite, Diabete, Insufficienza Renale, Malattie neuromuscolari, HIV).
Al di sotto dei 6 mesi di vita, inoltre, la vaccinazione antinfluenzale è controindicata, è dunque per questo importante sia vaccinare i familiari che raccomandare il vaccino antinfluenzale alle donne in gravidanza.