Il campionato di calcio si è concluso da venti giorni con la vittoria del 7° scudetto consecutivo da parte della Juventus. Il Napoli è arrivato secondo a pochi punti. Ma agli occhi di gran parte del pubblico calcistico, tifosi e non, avrebbe meritato di vincere, sebbene ciò sia poco o nulla rappresentato nel racconto televisivo e radiofonico nazionale. Perché non è accaduto? Le ragioni vengono rinvenute in vario modo. Quella che i media televisivi nazionali non hanno messo in adeguata luce sarà oggetto di riflessione da parte di studiosi e professionisti del foro, sollecitati dagli spunti proposti da giornalisti: il campionato sembra presentare uno svolgimento falsato perché alcune decisioni obiettivamente sbagliate hanno pregiudicato il cammino del Napoli. 
La vicenda getta ombre che si allungano fino ad accendere una spia sulla effettiva persistenza dello Stato di diritto nel nostro Paese. I problemi che affliggono il campionato di calcio sono solo apparentemente di scarsa rilevanza generale. Siccome il fenomeno calcio ha una enorme importanza sociale ed economica, i suoi problemi sono un prezioso indicatore di quel che sta accadendo nella società e nelle istituzioni. Quanto è accaduto nel campionato viene considerato, da chi ha pensato e organizzato questo incontro di studio, un segnale pericoloso e preoccupante. Non sembri una esagerazione. I professori fanno molta fatica a convincere gli studenti che debbono conservare la fiducia nelle istituzioni, perché si sentono sempre più privati della speranza. Sono convinti che non ci sia niente da fare. Sono rassegnati ad accettare un mondo nel quale vincono sempre i più forti e che le regole non valgono per tutti allo stesso modo, come solennemente sancito dall’articolo 3 della Costituzione. Se poi, nonostante lo studio delle istituzioni e della legge, vedono che persino nel calcio le regole non sono applicate in modo eguale, favorendosi i più forti senza rimedi praticabili, si capisce il perché della preoccupazione. Questa sfiducia non mina soltanto la credibilità del campionato di calcio, ma più in generale quella del sistema istituzionale, della democrazia.

V’è anche un altro punto centrale della riflessione su campionato e Stato di diritto. Quello della libertà d’informazione e del diritto ad essere informati. Sono effettivamente liberi i media nazionali nel racconto del calcio? È sufficiente una semplice e banale constatazione dei fatti per rilevare che nelle telecronache, nei commenti post-partita, minimizzando la rilevanza degli errori arbitrali ai fini del risultato, giustificandoli con l’umanità dello sbaglio, si punta a privilegiare la di-scussione sulle opinioni tecnico-tattiche, così distraendola dal centro della que-stione. Di fronte a ripetute decisioni arbitrali inspiegabili, per fare giornalismo se-riamente, andrebbero messi a fuoco i problemi, gravi, che quelle decisioni errate sollevano. Purtroppo, però, il quarto potere non si mostra libero.
Giuristi professionisti, giornalisti e tifosi ne parleranno insieme l'11 giugno alle ore 9.30 nel corso dell'evento Campionato di Calcio e stato di diritto. L'importanza del suo svolgimento regolare oltre l'ambito circoscritto -  presso l'Aulario di Via Perla a Santa Maria Capua Vetere. In particolare, alcuni giuristi hanno ritenuto opportuno confrontarsi allo scopo di approfondire alcune questioni giuridico-istituzionali di non poco momento. Anzitutto, quella dei limiti in cui è ammissibile l’autonomia dell’ordinamento sportivo rispetto ai principi caratterizzanti l’ordinamento giuridico generale (illustrata dal prof. Venditti). A seguire, quella della morfologia giuridica delle norme regolamentari che sovrintendono al gioco e dell’applicazione di esse da parte di arbitri e VAR (affrontata dal prof. Clemente di San Luca). E poi, quella della definizione di ‘verità’ e di ‘falso’ e della linea di confine fra l’una e l’altro, con particolare riguardo al reato di frode sportiva (trat-tata dal prof. Balbi). E ancora, quella dell’insegnamento derivante dalla cd. ‘vi-cenda Calciopoli’, di cui non sembra essersi fatto tesoro adeguatamente (discussa dall’avv. Botti e dal procuratore della Repubblica Maresca). Ed infine, quella del-la libertà di informare e del diritto ad essere informati nell’attuale panorama dei media televisivi e radiofonici nazionali, solo apparentemente pluralistico (chiarita dal prof. Scala).
Le conclusioni dell’incontro sono affidate ad un insigne matematico (il prof. Trombetti) che proverà a ‘cucire’ le riflessioni degli studiosi del diritto, nella ma-niera sottile e brillante che gli è propria.

Locandina 

La Biblioteca di Architettura dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” sarà presente alla prima edizione del Salone del Libro della Campania che parte da quest’anno nella città di Napoli e si svolgerà dal 24 al 27 maggio 2018. Il Salone è dedicato alla promozione della lettura, al mondo dell’editoria ed alla diffusione dei linguaggi multimediali. Il tema conduttore dell’edizione 2018 è “BACK HOME”.

All’interno del Salone del Libro nei tre giorni della kermesse è previsto presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, n. 9 l’allestimento della “Biblioteca del Salone” dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Sezione Campania, a scaffale aperto, con materiale bibliografico proveniente dalle biblioteche operanti sul territorio regionale, tra cui n. 60 volumi della Biblioteca di Architettura Unicampania che potranno essere consultati dai lettori presenti al Salone del Libro.
Il tema “BACK HOME” è affrontato dalla biblioteca di Architettura della Vanvitelli nell’accezione di BACK HOME, un viaggio nel paesaggio e nelle architetture campane”.
Con tale adesione la Biblioteca intende contribuire alla promozione della lettura, alla valorizzazione del ruolo delle biblioteche come “custodi” di cultura, a incrementare la sinergia con le altre Biblioteche campane e a promuovere la Biblioteca di Architettura stessa sul territorio. Accanto ai fondi librari saranno posizionati pannelli che presenteranno e promuoveranno le biblioteche aderenti all’iniziativa.

Aperte le iscrizioni per l'asilo nido dell'Università Vanvitelli "La foca gialla". L'Asilo Nido è aperto ai bambini in età compresa tra i 0-3 anni, per un massimo di 20 bambini. I bambini ammessi hanno titolo a frequentare l'Asilo Nido fino al compimento del terzo anno di età. I bambini frequentanti il Nido, che al compimento del terzo anno di età non possono essere iscritti alla scuola materna statale potranno prolungare la propria permanenza al Nido. Saranno valutate ulteriori richieste di iscrizione a prescindere dall’età compatibilmente con la disponibilità di posti disponibili per i bambini che hanno presentato domanda e risultano collocati utilmente in graduatoria.
Hanno diritto di accesso all'Asilo Nido i figli delle seguenti categorie:
1. Personale docente e ricercatore
2. Personale tecnico-amministrativo di ruolo
3. Titolari di assegno di ricerca
4. Titolari di contratto a tempo determinato
5. Dottorandi
6. Titolari di borsa di studio post Laurea o Post doc.
7. Studenti

Il nido, situato presso il complesso di Viale Ellittico di Caserta è gestito dalla cooperativa sociale “Eva Onlus”.

Intanto, per i mesi di giugno e luglio, dalle 15 alle 19 sono state previste una serie di attività extra: vari sono i laboratori che verranno offerti ai bambini durante il periodo estivi ed alcuni di questi riguarderanno i più grandicelli. Incontri per apprendere la lingua inglese, laboratori per piccoli chef, corsi di yoga, di danza e molte altre opportunità per i più piccoli.

L'asilo sarà aperto tutti i giorni del mese di giugno e luglio e per qualsiasi informazione si prega di contattare il numero 0823/275385 o scrivere all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

programma completo

 

Per iscriversi al nuovo anno invece, e per tutte le informazioni utili alle iscrizioni clicca qui

Apertura straordinaria del Museo Anatomico nei week end del Maggio dei Monumenti 2018, dedicato al filosofo partenopeo Giambattista Vico.

Il corpo umano, paradigma di una nuova visione del mondo nella Scienza Nuova vichiana, è il fulcro delle esposizioni del Museo Anatomico, in cui viene rappresentato attraverso le cere, le essiccazioni e le pietrificazioni.

Turisti e cittadini potranno visitare uno tra i più antichi e completi musei del genere, scoprendo le sue collezioni anche attraverso l’utilizzo dell’App MUSA, in italiano ed inglese, che illustra la vasta collezione di preparati anatomici, e la copiosa raccolta di malformazioni e anomalie, offrendo un patrimonio scientifico di ineguagliabile valore storico, artistico e didattico.

Il Museo Anatomico sarà aperto nei giorni 12-13 e 19-20 maggio, con orario di visita articolato in cinque fasce orarie: dalle 9.30 alle 14.30, (ultimo accesso alle ore 13.30). Per la visita è obbligatoria la prenotazione al seguente indirizzo http://musa.orpheogroup.com/it/calendar/ scegliendo la data e la fascia oraria che si preferisce.

Il Museo Anatomico di Napoli, sezione del più articolato Complesso Museale Universitario dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli - MUSA, raccoglie una collezione di pezzi anatomici unici per l’elevato numero, la varietà delle tecniche di preparazione e le modalità di conservazione.
Si va dalle collezioni delle apparecchiature d’epoca, al fondo librario antico, dalla collezione delle cere anatomiche, alla collezione dei calcoli, a quella delle “pietrificazioni” di Efisio Marini, a quella scheletrologica, alle curiosità, ai preparati per calcinazione, ai crani antichi, ai preparati allo stato secco, alla sezione degli animali marini, alla collezione dei preparati in liquidi di conservazione fino alla sezione delle mostruosità fetali.

Il Museo Anatomico dell’Università Vanvitelli è situato in via Luciano Armanni n. 5, nel complesso universitario di Santa Patrizia.

 

Per ulteriori informazioni 
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 0815667746/47

Locandina

Si chiama Anna Formicola ed ha 25 anni la giovane atleta che lo scorso 19 maggio ha partecipato ai Campionati Universitari Italiani in Molise, aggiudicandosi la medaglia d’Oro al Free style. Una ragazza tenace, cresciuta a ‘pane e sport’, tanti sacrifici ed una grande voglia di migliorarsi come costante di vita.

A che età hai iniziato a praticare questo sport?
Io faccio sport dall'età di 4 anni, adesso ne ho 25. Ho iniziato con la ginnastica artistica e quando avevo 18 anni il mio attuale maestro Luca Cirillo chiese a me ad altre sue ragazze della ginnastica artistica di fare dei salti acrobatici per una manifestazione. Così dal 2011 ho iniziato a praticare anche Taekwondo appassionandomi subito e intraprendendo la carriera agonistica senza lasciare la ginnastica artistica che continuo a praticare ma come istruttrice.
Quest'anno è stata la mia prima gara da free style, sono diventata cintura nera a gennaio del 2018, e questo è già il mio terzo campionato universitario.

Cosa studi all’Università Vanvitelli e come riesci a coniugare studio e sport? E’ un duro lavoro?
E’ dura perché io studio per diventare tecnico di laboratorio biomedico al Policlinico a Napoli e tutte le mattine vado a tirocinio, qualche volta seguo i corsi , mentre tutti i pomeriggi ho le lezioni di ginnastica per le mie ragazze e la sera mi alleno per il Taekwondo . Così, quando ho un po' di tempo ,il sabato e la domenica mi impegno con lo studio, ottenendo ottimi risultati.

Hai vinto la medaglia d’Oro al Free style, un bel traguardo. Sei felice di questa vittoria? Come ci si sente?
È stata una bella emozione vincere l'Oro al Free style ma ho ancora molto da lavorare per migliorare.

L’anno prossimo la Vanvitelli celebrerà le Universiadi, manifestazione di grande importanza per l’intero Ateneo. Cosa pensi di questa iniziativa?
Penso che sia un evento straordinario e sarebbe un sogno poter partecipare anche se costerebbe il doppio dei sacrifici. Ma mai dire mai!

Continuerai a coltivare la tua passione per lo sport anche nei prossimi anni?
Continuerò sempre finché potrò a fare sport perché oramai fa parte della mia vita e non riesco ad immaginarmi senza.

a cura di Katia Di Lorenzo

Arriva Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che certifica in modo sicuro l’identità del cittadino e consente l’accesso ai servizi online di tutte le Pubbliche Amministrazioni con un unico set di credenziali e da qualsiasi dispositivo.

SPID rappresenta una delle iniziative trasversali della Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020 delineata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e assicura la piena protezione dei dati personali, garantendo la privacy degli utenti. Nel corso del 2017 è stato, inoltre, avviato l’iter che porterà SPID a divenire un’identità digitale europea, consentendo l’accesso a servizi erogati nei diversi Stati dell’Unione.

Con Spid tutti gli utenti dell’Università Vanvitelli, attraverso le stesse credenziali, avranno accesso a tutti i servizi online. Tra questi:

  • gestione delle carriere degli studenti: ESSE3 (https://esse3.unicampania.it);
  • gestione della didattica: U-GOV (https://www.u-gov.cressi.unicampania.it);
  • gestione dei dati relativi alle attività e ai prodotti della ricerca: IRIS (https://iris.unicampania.it);
  • piattaforma dei servizi online del CRESSI, a beneficio del personale e degli studenti (https://servizionline.cressi.unicampania.it/portal)
  • piattaforma di e-learning e supporto alla didattica (https://elearning.unicampania.it);
  • aree riservate del sito web di Ateneo (https://www.unicampania.it);
  • banca dati Research Professional (https://www.researchprofessional.com).

           

L’utente, pur conservando la possibilità di accedere ai servizi con le credenziali fornite dall’Ateneo, potrà dunque autenticarsi sfruttando le credenziali del sistema SPID, da richiedere ad uno dei Gestori di Identità Digitale accreditati dall’AgID.

Per maggiori informazioni consultare il sito: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.

 

Si chiama Nadia Piccegna la studentessa dell’Università Vanvitelli che si è aggiudicata il Bronzo al Combattimento e Forme agli ultimi Campionati Universitari Italiani tenutisi il 19 maggio in Molise.
Una soddisfazione enorme per lei, quella del Bronzo; uno sport, il Taekwondo, molto impegnativo e faticoso, ma ciò che non manca a Nadia è la grinta di andare avanti, sfida dopo sfida, senza mai arrendersi, imparando e cercando di dare sempre il meglio.

A che età hai iniziato a praticare questo sport?
Sono sempre stata una sportiva ,ho praticato tantissimi sport dedicandomi sempre al massimo, poi sono arrivata sul tatami e si è presentata un’ altra sfida per me. Sono entrata nel mondo del Taekwondo a gennaio dell' anno scorso ed ho subito capito una cosa: "Quando ti dicono che non ce la potrai mai fare , perché troppo grande, perché non adatta, allora tu hai il dovere di dimostrare che ce la puoi fare". Certo, non andrà sempre tutto bene ma se ti alleni bene i risultati arrivano.
Cosa studi all’università Vanvitelli e come riesci a conciliare studio e sport? E’ un’attività impegnativa?
Sono iscritta al dipartimento di Giurisprudenza, gli esami sono impegnativi , tolgo tanto tempo ma escludere gli allenamenti sarebbe deleterio . Mi alleno anche prima di un esame , aiuta tanto a scaricare la tensione. Il Taekwondo è un’ attività molto impegnativa, dietro le quinte ci si allena veramente tanto, si cerca di andare sempre oltre i propri limiti e non vi dico quando bisogna mescolare il tutto con la dieta per restare in forma . Ma volere è potere!

Hai ottenuto il bronzo al Combattimento e Forme, un gran bel traguardo. Come ci si sente?
Ottenere per me il Bronzo per il Campionato di Forme è stato soddisfacente ma ci sono rimasta un po’ male perché per una parata sbagliata ho perso l'oro. Ma se penso che l’ho preparata in pochissimo tempo , debuttando ai Campionati Universitari, beh la cosa è confortante. Per quanto concerne il Combattimento bisogna darsi da fare e allenarsi, ho raggiunto il podio ma non la vetta e penso che un atleta debba puntare sempre alla vetta ! Nonostante ciò mi piace imparare dagli errori e ne faccio tesoro.
L’anno prossimo la Vanvitelli celebrerà le Universiadi, manifestazione di grande importanza per l’Ateneo. Cosa pensi di questa iniziativa?
L'anno prossimo: UNIVERSIADI ! Mi immagino Napoli, Caserta, Salerno e paesi limitrofi tutta colorata ,perché come diceva il grande Pino :"Napule è mille culure" . Verranno persone da tutto il mondo , avremo la possibilità di mostrare quanto ha da donare Napoli! L’ organizzazione di questo evento è già iniziata e adesso quello di cui si necessita sono tantissimi volontari che dovranno diventare la voce di Napoli. Perciò, forza ragazzi!

Quali sono i tuoi progetti futuri e come ti immagini tra qualche anno? Continuerai a coltivare questa passione per lo sport?
Quello che auguro a me stessa è la voglia di credere sempre e comunque che le cose possono cambiare. Che non ci si deve accontentare e se il mondo va a rotoli noi abbiamo l’obbligo di rimboccarci le mani e cambiarlo ; che la laurea sia il trampolino di lancio e che lo sport mi insegni sempre a saper usare la testa, la disciplina, l’ amicizia e la tenacia ! Mi auguro tutto questo !Così come auguro ad ogni giovane studente o sportivo di guardare sempre oltre ! Dicono che dall' altra parte, oltre la vetta , lo spettacolo è eccezionale!

a cura di Katia Di Lorenzo

Protezione brevettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca universitaria. Questo il tema dell'incontro che si terrà giovedì 10 maggio 2018, ore 10:00 – 13:00, presso la Sala Conferenze della Scuola di Medicina di Ateneo in Via Santa Maria di Costantinopoli, 104. Dopo i saluti del Rettore, Giuseppe Paolisso, e l'introduzione del delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico, Luigi Zeni, seguiranno gli interventi del Responsabile della Sezione Trasferimento Tecnologico, Domenico Ferrara su "Regolamento Brevetti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli" e della Consulente in brevetti e modelli, European Patent Attorney, Olga Capasso su "Introduzione sui brevetti e sul trasferimento tecnologico - Tutela nazionale ed internazionale delle invenzioni e Brevetti meccanici, farmacologici e biotech". Seguirà un dibattito aperto con il pubblico presente.

L'obiettivo dell'incontro è promuovere la ricerca applicata all’interno dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, valorizzare i risultati generati della Strutture di Ateneo e trasferimento delle stesse al sistema economico e imprenditoriale creando l’opportunità di innovare il prodotto o il servizio maturato nell’ambito di ogni singolo Dipartimento.

Programma

Partecipa come volontario alle Universiadi 2019. Diciotto sport, 11mila atleti e 170 Nazioni ti aspettano. Seconda solo ai Giochi Olimpici per importanza e numero di partecipanti ed anzi ritenuta, nella sua versione estiva (Summer Universiade), equivalente se non superiore alle Olimpiadi invernali, le Universiadi saranno a Napoli dal 3 al 14 luglio 2019. Manifestazione sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo, la manifestazione sportiva ha assunto sempre più i connotati di un vero e proprio festival internazionale dello sport e della cultura: il termine “Universiade” infatti, frutto della combinazione tra le parole “università” e “Olimpiade”, racchiude in sé uno dei concetti alla base di ogni forma di sport: l’universalità. 

Tra le opportunità offerte agli studenti, anche due concorsi per realizzare il progetto grafico e di fattibilità de "La Fiaccola dell'Universiade Napoli 2019" e delle Medaglie per la XXX edizione dell'Universiade Napoli 2019. La fiaccola, portata da tedofori scelti per l'occasione, sarà protagonista di un tour che toccherà le principali Città Universitarie italiane nell'anno accademico 2018/2019. Il disegno e la grafica che verrà incisa sulla Medaglia, nascerà dalla libera e fantasiosa interpretazione degli studenti universitari partecipanti. Le medaglie dovranno riflettere l'identità, i valori e la cultura dell'Universiade e al tempo stesso della Regione Campania. Partecipa al concorso entro l'11 giugno

Se invece vuoi candidarti come volontario, ecco i requisiti per partecipare.

Essere cittadino italiano o europeo; oppure essere cittadino non-europeo ma legalmente stabilito in Italia (ad esempio con documento di soggiorno temporaneo, con adeguato visto).
Aver compiuto 18 anni entro il 1° aprile 2019 (oppure 16 anni entro il 1° aprile 2019 nel caso di raccattapalle o di altri ruoli nell’ambito sportivo). Non vi è alcun limite di età per i volontari.
Impegnarsi a lavorare su un minimo di 5 turni di circa 6-8 ore ciascuno (sebbene i turni possano essere leggermente più lunghi o più corti); nessuno lavorerà per più di 5 giorni consecutivi senza avere almeno un giorno libero. La maggior parte dei turni si svolgeranno tra il 3-14 luglio, sebbene alcuni possano essere precedenti al 3 luglio.
Frequentare dei corsi di formazione.

Servizi offerti ai volontari di Napoli 2019
Uniforme ufficiale di Napoli 2019
Cibi e bevande per ogni turno di lavoro
Accesso ai mezzi di trasporto per raggiungere il luogo interessato
Certificato di partecipazione ufficiale
Crediti universitari (in alcuni casi).

Diventa volontario! Invia subito la tua candidatura 

 

 

Il Festival della Crescita arriva al cuore di Napoli. L’economia civile, nata con Antonio Genovesi nel 1752 a Napoli, rilanciata dal Festival della Crescita all’interno di riflessioni sul Nuovo Rinascimento Napoletano. Due intense e dinamiche giornate in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con il Patrocinio del Comune di Napoli e della Fondazione Umberto Veronesi. Lungo il percorso del Festival della Crescita di Napoli verranno raccontati e condivisi molti tra i progetti di rigenerazione urbana e civile che interpretano l’innovazione sociale in questa città, sempre in bilico tra genialità inventiva, arte di arrangiarsi e teatralità quotidiana. Il progetto del Festival della Crescita, ideato da Francesco Morace (sociologo e scrittore) e realizzato da Future Concept Lab, l’Istituto da lui diretto, mette a fuoco progetti di innovazione e attiva connessioni tra università e imprese, cittadini e istituzioni, studenti e progettisti. La due giorni di Napoli ha visto il confronto tra istituzioni cittadine che stanno investendo sulla crescita delle infrastrutture per il turismo - ad esempio con gli interventi di Margherita Chiaramonte dell’Aeroporto Internazionale di Napoli a Pietro Spirito del Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale - e operatori culturali che nel mondo del cinema, della letteratura, del teatro stanno rilanciando in modo originale l’immaginario della città partenopea: Luciano Stella fresco vincitore di due Premi Donatello per il film di animazione La Gatta Cenerentola ha dialogato a questo proposito con Maurizio De Giovanni, tra gli scrittori più apprezzati in Italia con i suoi personaggi che hanno raccolto interesse e curiosità anche nella loro seconda vita televisiva, mentre Stefania Ventura ha raccontato la grande tradizione del teatro napoletano. Il filo conduttore del Tour 2018 è stato dedicato alla progettualità in tema di educazione e sviluppo dei talenti (individuali e territoriali), con approfondimenti sull’economia civile e su nuovi scenari per il Sistema Italia: su questi temi Napoli può vantare la primogenitura di Antonio Genovesi e darà quindi un grande contributo con numerosi interventi, tra i quali Antonino Esposito e il Manifesto della Positività; Gaetano Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli; Enrico Fontana di Legambiente; Renato Quaglia della Fondazione Foqus Quartieri Spagnoli; Fabrizio Bellavista e Gaetano Esposito sul ponte Milano-Napoli dell’economia civile che continuerà con Stefano Moriggi dell’Università di Milano Bicocca raccontando con Alfonso Palumbo l’esperienza didattica di Pontecagnano (Salerno). Alcune sessioni sono state poi dedicate al boom del mondo alimentare come portatore di nuovi valori conviviali e legami con il territorio, coinvolgendo Slow Food Campania, la Fondazione Umberto Veronesi e l’Alleanza dei cuochi e dei pizzaioli di Slow Food.

Un evento curato e realizzato da www.futureconceptlab.com

Dal 1989 ricerca e consulenza per l’innovazione Future Concept Lab è un Istituto di Ricerca e Consulenza strategica che si distingue nel panorama internazionale come uno dei centri più avanzati dell’innovazione. Con attività e clienti in Europa, USA, Asia e Sudamerica, e 50 corrispondenti in 25 paesi del mondo, Future Concept Lab nasce come progetto globale che sviluppa ricerca, consulenza, formazione per l’innovazione. L’obiettivo è proporre a livello internazionale nuovi concept di prodotto, comunicazione e distribuzione per affrontare i mercati avanzati ed emergenti, lavorando sulle parole chiave del futuro. Future Concept Lab realizza interventi di ricerca integrati con metodologie specifiche che conducono alla definizione di scenari di settore, svolge attività di consulenza e formazione, realizza pubblicazioni che rappresentano il risultato del proprio lavoro di laboratorio e osservatorio internazionale.

Ha vinto i Campionati Universitari Italiani di Taekwondo, conquistando la Medaglia d’Oro lo scorso 19 maggio in Molise. Pietro d’Angelo, giovane atleta di Maddaloni (Ce), studente in Infermieristica all’Università Vanvitelli, ha sbaragliato tutti, aggiudicandosi il gradino più alto del podio ai campionati universitari. Un grande traguardo, quello raggiunto dall’atleta che con entusiasmo e soddisfazione si racconta al Vanvitelli Magazine. 

A che età hai iniziato a praticare il Taekwondo?
“Ho iniziato il Taekwondo in età ormai adulta, avevo 18 anni, accolto dal mio attuale maestro Pierluigi Renga dell'ASD Athletic Lab Team Renga, ed era l'anno in cui mi sarei poi diplomato al liceo.”

Dal momento che frequenti l’università, come fai a conciliare studio e sport? E’ un’attività impegnativa?
“Fortunatamente, essendo maddalonese e studiando presso il Polo Didattico del corso di laurea in Infermieristica di Maddaloni, riesco a conciliare bene sia le attività universitarie, lo studio pomeridiano e lo sport. Dunque per me conciliare il tutto non è così impegnativo, mi ritengo anche abbastanza fortunato.”

Come ci si sente ad aver conquistato la medaglia d’Oro ai campionati universitari italiani?
“Forse la parola adatta é euforico. Sono passati già dei giorni dalla vittoria della gara, partecipando alla categoria Forme 3 Taegeuk, in una gara in cui ho sbaragliato uno a uno gli avversari e con un punteggio sempre più alto rispetto agli altri. E’ una sensazione stupenda.”

L’anno prossimo l’Università Vanvitelli celebrerà le Universiadi, manifestazione di grande importanza per l’ateneo. Cosa pensi di questa iniziativa?
“Le Universiadi sono un impegno importantissimo per la Campania, soprattutto per Napoli, territori limitrofi e Caserta. Questa è un’ opportunità che per noi campani sarà "Once in a Lifetime", dunque è meglio preparare Caserta, Napoli e altre città campane al meglio per questo evento. Ci saranno studenti da ogni parte del mondo che gareggeranno nella propria disciplina, dunque un parallelo delle Olimpiadi con la differenza che riguarda solo le Università. Penso che per la Campania e l'Italia intera, questo, nel 2019, possa essere uno degli eventi dell'anno più importanti.”

E alla domanda su quali sono i suoi progetti futuri e come si immagina tra qualche anno, l’atleta maddalonese risponde: “Progetto futuro sarà quello di laurearmi e di diventare cintura nera nel Taekwondo. Mentre per il prossimo anno, vedremo di riconquistare il podio ai prossimi CNU, cercando di lavorare sempre concentrati, con la testa sulle spalle, e non dico con i piedi a terra perché il Taekwondo è l'arte dei pugni e dei calci in volo. Dunque per concludere, tra qualche anno mi auguro di vedermi non solo laureato, ma anche con la cintura nera, pronto a svolgere le due cose che amo di più, il Taekwondo ed il lavoro di infermiere.”

Mercoledì 25 Aprile nell’Arena Spartacus di Santa Maria Capua Vetere, in occasione del Settantatreesimo anniversario della Liberazione, si svolgerà la “Festa della Resistenza”, che segnerà il momento conclusivo della terza edizione del Festival della Letteratura nel segno del Mito “La memoria degli Elefanti”. Arte, storia, musica ed enogastronomia saranno gli ingredienti di un fitto programma, organizzato in collaborazione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere, il Polo Museale della Campania, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Sezione di Caserta e numerose realtà associativa del casertano, anche per testimoniare l’importanza di un’alleanza culturale sistemica per la valorizzazione del territorio dell’Antica Capua.
Lo start del programma è alle 18.00 ma c’è la possibilità di arrivare sul posto anche molto prima per la visita all’intero circuito archeologico (aperto dalle 9 alle 18.50 - ultimo ingresso ore 17.50) con Museo Archeologico dell’Antica Capua, Museo dei Gladiatori, Anfiteatro Campano e Mitreo.

Locandina

Info e programma: www.iamspartacus.it