Treni sempre più green con il progetto MyRailS. Giovedì 21 febbraio 2019 un workshop internazionale al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, presso Napoli, racconta i primi risultati del progetto di ricerca europeo, coordinato dall’INRIM, che promette di ridurre il consumo di energia elettrica da parte di treni e metropolitane.

Nelle ex Officine Borboniche, il Workshop "Electrical Measurements for Energy Management in Railway Systems" (EMRailS 2019), organizzato dall'Università della Campania Luigi Vanvitelli, dall'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI), illustrerà i primi risultati del progetto di ricerca MyRailS.
Un progetto concepito per elaborare procedure e sistemi con cui valutare in maniera precisa e affidabile quanta energia viene attualmente dissipata e quanta energia si potrebbe invece recuperare e risparmiare nel settore ferroviario. Ma non solo. Riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contabilizzazione dei reali consumi di energia, interoperabilità tra sistemi ferroviari di paesi diversi, liberalizzazione del mercato sono gli altri risultati attesi dai lavori del consorzio di sedici partner europei, ormai all’opera da diciotto mesi.
Finanziato dall'Unione Europea e coordinato dall'Italia, attraverso l'INRIM, MyRailS può contare su un budget di 2,5 milioni di euro e sulla collaborazione tra istituti di metrologia, università, centri di ricerca e aziende del settore ferroviario.
La scienza delle misure o metrologia si pone al servizio del mondo ferroviario per ridurre gli sprechi e favorire un impiego più consapevole delle risorse. Osservando, ad esempio, che, quando frena, un treno può produrre energia elettrica, oggi riassorbibile e riutilizzabile solo da un altro treno di passaggio in quello stesso momento. In mancanza di questa coincidenza, apposite resistenze, dette reostati, convertono in calore l’energia in eccesso, che viene quindi dispersa.
Per evitare un tale spreco, sono state studiate le cosiddette sottostazioni reversibili, le quali, oltre a permettere al treno di assorbire l'energia necessaria al proprio funzionamento, consentono anche di restituire quella in eccesso. Ma vale la pena installare questi innovativi punti di alimentazione? Pare proprio di sì!
Da dicembre 2018 è in servizio sulle linee ferroviarie piemontesi una locomotiva sperimentale, che ospita a bordo un sistema di sensori in grado di misurare quanta energia elettrica viene dissipata dai treni, cui di volta in volta si trova agganciata.
"Le prime analisi mostrano come, sulla tratta da Bardonecchia a Torino, il treno disperda una quota pari al 60% dell'energia prodotta. Si calcola che, riciclando del tutto l'energia delle frenate, potrebbe invece recuperare l'80% dell'energia che gli è stata erogata per farlo muovere. Ulteriori dati saranno tratti prossimamente da esami simili condotti a Madrid, dove l'installazione di sottostazioni reversibili per la metropolitana permetterà di condurre indagini ante e post operam", racconta Daniele Gallo dell'Università della Campania.
Giovedì, al Workshop, si parlerà anche di ecodriving, ovvero del profilo di velocità che treni e metropolitane devono adottare per minimizzare la dissipazione di energia, di gestione più efficiente della tensione, di nuovi sistemi di taratura dei contatori di energia per applicazioni ferroviarie. "Oltre ad assicurare una corretta contabilizzazione, l’impiego dei medesimi strumenti di verifica e controllo dei consumi garantirà la compatibilità tra treni e reti ferroviarie appartenenti a paesi diversi e sarà un passo avanti verso l’interoperabilità del sistema ferroviario nel nostro continente", commenta Domenico Giordano dell'INRIM, coordinatore del progetto MyRailS.
Strumenti di misura precisi e affidabili rappresentano inoltre una comune salvaguardia nel nuovo mercato libero del settore ferroviario che la Comunità Europea sta incentivando, favorendo la presenza di più gestori in campo. In caso di controversie, la metrologia è infatti in grado di offrire un giudizio imparziale e insindacabile, affidato a misure e algoritmi.

Due giornate all'insegna della ricerca scientifica e della condivisione. Più di 1000 i partecipanti all'evento Spettri a Corte organizzato dal Dipartimento di Matematica e Fisica di Ateneo in collaborazione con l'INFN, sezione di Napoli, nel giardino della Scuola Nazionale dell'Amministrazione.

Nove i gruppi di ricerca tra ricercatori e studenti che hanno presentato le proprie attività a studenti, ma anche famiglie, passanti, bambini desiderosi di conoscere i misteri della ricerca scientifica in fisica. Tra i visitatori anche David Wizel, membro dell'Agenzia Esecutiva per la Ricerca (REA) della Commissione Europea, che ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto.
Dall'astrofisica nucleare alla ricerca aerospaziale e all'osservazione astronomica, dallo studio della composizione dell'atmosfera alla conoscenza dei segreti della materia, dalle applicazioni per l'ambiente e i beni culturali alla diagnostica per immagini, tante le attività diffuse e spiegate ai partecipanti dell’iniziativa in maniera semplice ed immediata.

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Anthony Leggett (University of Illinois at Urbana Champagne), premio Nobel per la fisica 2003, in cattedra all'Università Vanvitelli. Il Nobel Leggett terrà un seminario dal titolo: "Does the everyday world really obey quantum mechanics?", il 9 febbraio, alle ore 10, presso l'Auditorium della Scuola Specialisti dell’Aeronautica militare in Viale Giulio Douhet 2, Caserta.

A dare i saluti di benvenuto ci saranno il Colonnello Nicola Gigante Comandante della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare, Giuseppe Paolisso Rettore dell’Università Vanvitelli e Livio Gianfrani, Presidente del Corso di Studi in Fisica. Presenterà il Nobel Leggett Paolo Silvestrini, Professore di Fisica Sperimentale Dipartimento di Matematica e Fisica.

Nel pomeriggio a Città della Scienza si terrà un evento speciale, dal titolo "Verso la comunità del millennio", con la partecipazione dello stesso Anthony James Leggett, dello scrittore Maurizio de Giovanni, del filosofo Giuseppe Ferraro, della neurologa dell'Ateneo Vanvitelli Marina Melone, del Football Innovation Manager Adriano Bacconi, del musicista Eugenio Bennato e del fisico Paolo Silvestrini. Il professor Leggett tha accettato la sfida di cimentarsi insieme agli altri nell’immaginare una visione del mondo sostenibile, che si muova intorno a parole quali Armonia, Ambiente, Cultura, Scienza, Tradizione, Comunicazione, Musica, Economia, Relazioni, Sport, Radici, Città per dare vita a una discussione su temi che riguardano la vita di tutti.

Leggett ha condotto ricerche pioneristica sulla superfluidità, un fenomeno per cui alcune sostanze liquide estremamente fredde fluiscono senza resistenza interna o viscosità. Gli scienziati sapevano fin dagli anni '30 che la forma comune di elio, detto elio4, diventa un superfluido quando viene raffreddato. Esisteva una spiegazione teorica per il fenomeno basata sul fenomeno statistico della condensazione di Bose-Einstein, che però non funzionava per un altro isotopo di elio - detto elio3-, che si rivelò anche esso essere un superfluido. Leggett ha colmato il vuoto nella ricerca teorica mostrando che gli elettroni dell’elio-3 si accoppiano attraverso un meccanismo simile, ma molto più complicato, delle coppie di elettroni che si formano nei metalli superconduttori. Il suo lavoro nell'individuare e descrivere le transizioni di fase che avvengono durante queste interazioni di accoppiamento ha trovato ampia applicazione nella scienza, che vanno dalla cosmologia allo studio di particelle subatomiche e dei cristalli liquidi.
Leggett ha inoltre condotto fondamentali ricerche sul concetto di de-coerenza quantistica attraverso l’interazione con l’ambiente. Il suo lavoro pioneristico ha aperto la possibilità di verifica sperimentale del fenomeno della coerenza quantistica macroscopica in sistemi superconduttivi, come gli SQUIDs e le giunzioni Josephson, che poi ha portato allo sviluppo di una nuova scienza, detta l’informazione quantistica, in cui gli elementi di base per la trasmissione dell'informazione sono costituiti dai quantum bits (che sostituiscono i classici bits). Il suo lavoro ha avuto ripercussioni immense sia dal punto di vista applicativo, con la possibilità di costruire un computer quantistico dalla potenza di calcolo inimmaginabile per un computer classico, che dal punto di vista teorico relativamente ai fondamenti della meccanica quantistica e i suoi paradossi, quali il paradosso del gatto di Schroedinger e l’entanglement quantistico.

programma

Conoscere la fisica attraverso applicazioni pratiche. "Spettri a corte" è l'iniziativa del Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università Vanvitelli per la Notte Europea dei Ricercatori - edizione 2017, una due giorni per avvicinare la cittadinanza alla fisica attraverso le diverse applicazioni della spettroscopia. L’evento si è svolto nelle giornate di venerdì 29 (18:00 - 23:00) e sabato 30 (9:00 - 14:00) settembre 2017 presso il Centro Studi SNA , Emiciclo Est del Palazzo Reale di Caserta. Le Notti Europee dei Ricercatori sono eventi dedicati alla scienza e all'apprendimento giocoso, un'occasione unica di incontrare i ricercatori, parlare con loro e scoprire cosa fanno concretamente per la società in modo interattivo e coinvolgente.

Più di mille adesioni nella notte europea dei ricercatori - edizione 2017 alla Vanvitelli, guarda la gallery


Le visite guidate organizzate dal Dipartimento seguono tre percorsi didattici della durata di 90 minuti ognuno.
1)    SPETTRI DAL MONDO FISICO
Alla scoperta dei segreti della materia
-    L’atmosfera in laboratorio: l’interazione tra radiazione/materia per lo studio di processi atmosferici a cura del laboratorio di Spettroscopia laser del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
-    Le radiazioni ionizzanti: applicazioni e rivelazione a cura del laboratorio di Radioattività Ambientale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
-    Masse atomiche che fanno la differenza: la spettrometria di massa applicata in capo archeometrico, ambientale e forense a cura del laboratorio di Spettrometria di Massa dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

2)    SPETTRI DALLO SPAZIO
Alla scoperta dello spazio vicino e lontano
-    L’Unione Maddalonese Amici del Cielo (UMAC) ci guiderà nell’osservazione della volta celeste e dei fenomeni che in essa si susseguono
-    La ricerca applicata in campo aerospaziale a cura del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA)
-    L’origine delle stelle ed esperimenti stellari: studio della nucleosintesi usando acceleratori di particelle, con i ricercatori in astrofisica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

3)    SPETTRI E SOCIETÀ
L’innovazione al servizio della società
-    La ricerca nel campo della diagnostica per immagini e di laboratorio (SDN).
-    Tecnologie avanzate e know-how altamente specializzato applicati alla fase di decommissioning degli impianti nucleari (SOGIN).
-    La fisica nucleare come strumento di indagine ambientale ed archeologica (CIRCE/INNOVA)

Fai un salto nei nostri laboratori e partecipa alle attività e ai giochi organizzati dai docenti insieme con gli studenti del corso di laurea in Fisica!

I visitatori saranno organizzati in gruppi di 15.
La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione.

Sarà possibile prenotarsi ad uno o a tutti e tre i percorsi della durata di 90 minuti ognuno a partire dal 20 settembre 2017 compilando i seguenti moduli:

Percorso 1 - SPETTRI DAL MONDO FISICO
Percorso 2 - SPETTRI DALLO SPAZIO
Percorso 3 – SPETTRI E SOCIETA’

 

Locandina

Una mano robot sensibile per allestire scaffali nei supermercati, precisa e delicata come quella di un essere umano, ma infaticabile come una macchina. Si chiama Refills, un progetto unico al mondo, che mira ad introdurre le tecnologie robotiche nel settore della "in-store logistics", ovvero sostituire le attività ripetitive e alienanti del commesso nei supermercati per quanto riguarda il monitoraggio dei prodotti sugli scaffali .

Il progetto REFILLS (Robotics Enabling Fully Integrated Logistic Lines for Supermarkets), partito a gennaio 2017 per una durata di 42 mesi, vede come partner industriali Kuka (Germania), Intel (Irlanda) e Swisslog (Svizzera), come utente finale dm Drogerie Market (Germania) e come partner accaedemici oltre alla Vanvitelli, l’Università di Napoli Federico II e l’Università di Brema (Germania). Per l'Università della Campania il gruppo di robotica è composto da: Giuseppe De Maria, Ciro Natale e Salvatore Pirozzi oltre allo studente di dottorato Marco Costanzo e diversi tesisti della Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica.

Il robot potrà riempire gli scaffali di qualunque altezza in due modalità: una collaborativa e una autonoma. Nella prima il robot assiste il commesso indicando la posizione corretta di collocazione del prodotto e nella seconda il robot esegue il riempimento in modo autonomo.

“Il progetto – spiega Giuseppe De Maria, ordinario del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Vanvitelli - è finanziato nell'ambito del programma H2020 della Comunità Europea. I moduli robotici da sviluppare sono progettati e costruiti dal partner industriale Kuka. La Vanvitelli ha sviluppato un prototipo di dita sensorizzate con sensori di forza e tatto per applicazioni di manipolazione di oggetti di varie forme, dimensioni e pesi”.

Il prototipo sviluppato dalla Vanvitelli, brevettato nel 2010, è stato testato nel laboratorio di Robotica e presso il Laboratorio di Intelligenza Artificiale dell'Università di Brema per validare le metodologie di controllo per la manipolazione di oggetti con gripper paralleli. La dimostrazione dell'efficacia dell'approccio perseguito è avvenuta anche in occasione dell'esposizione internazionale IROS 2018 a Madrid dal 1 al 5 ottobre.

“Dal 2019 – conclude De Maria - si passerà alla fase di ingegnerizzazione della tecnologia per ottenere il prodotto finale entro giugno 2019. La dimostrazione finale è prevista per la fiera internazionale Automatica 2020 a Monaco di Baviera. La tecnologia delle dita sensorizzate che abbiamo messo a punto è l'unica al mondo che consente la manipolazione destra di oggetti diversi di uso quotidiano”.

Un sensore sottocutaneo per il monitoraggio continuo della glicemia. Si chiama “Eversense” , uno strumento innovativo per la cura e la gestione del diabete, impiantato questa mattina a due giovani diabetici presso l’ambulatorio dedicato alle Tecnologie per la Gestione e Cura del Diabete dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dell’ Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” dai dottori Michela Petrizzo e Maurizio Gicchino, con la collaborazione dell’intero team diabetologico,  coordinati da  Katherine Esposito.
“Il monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) – spiega Katherine Esposito - descrive in maniera dinamica il comportamento delle glicemie tramite un sensore sottocutaneo, da sostituire ogni 7 giorni, che rileva in continuo i valori di glucosio. Questo sistema migliora il controllo glicemico grazie alla possibilità di fornire letture di glucosio in tempo reale e informazioni sulla tendenza del glucosio. Anche le ipoglicemie inavvertite dai pazienti vengono prontamente segnalate, permettendone la correzione estemporanea.”
Per la prima volta in Campania è stato utilizzato Eversense, uno strumento innovativo per il monitoraggio in continuo della glicemia distribuito da Roche-Diabetes Care Italy.
 “Oggi, con il sistema Eversense – spiega ancora la Esposito - si offre ai pazienti la possibilità di usufruire di un CGM per 90 giorni consecutivi senza dover sostituire il sensore, con l’ulteriore vantaggio di visualizzare tutti i dati direttamente su una maneggevole APP scaricabile sullo smartphone, e di ricevere allarmi per il rilevamento e la previsione di episodi di ipoglicemia e di iperglicemia. Questo sistema rappresenta un’innovazione  terapeutica importante per la cura del diabete, con significativi risvolti sulla qualità di vita delle persone con diabete che ne sono candidati all’utilizzo”.

Visite ai laboratori del Circe. Open day il giorno 13 ottobre dalle 9:00 alle 14:00 per le scuole e dalle 14:00 alle 18:00, nel corso dell'evento, patrocinato dal comune di San Nicola La Strada, "Magia, prestigio e fisica dilettevole: una visita a Circe", in cui saranno aperti al pubblico numerosi laboratori:

TAL- Tandem Accelerator Laboratory: un viaggio lungo un Acceleratore di particelle da 3 milioni di volt.
ICMPS-IRMS: laboratorio di spettrometria di massa per isotopi stabili, le sofisticazioni alimentari.
Laboratorio di Radioattività: misure di Radon e di Radioattività ambientale in campioni solidi, liquidi e in aria, valutazione dei rischi e prevenzione
Spettroscopia laser: una tecnologia per determinare con estrema precisione grandezze e parametri che caratterizzano lo spettro di atomi e molecole
Km3-NeT un gigantesco rivelatore (1 km3) posizionato in mare a 3500 m di profondità in collaborazione con l'INFN.

I visitatori nel corso della giornata potranno assistere a spettacoli di magia a cura di Lam e avranno la possibilità di osservare il sole mediante i telescopi ottici messi a disposizione dell’Unione Maddalonese Amici del Cielo (UMAC).

Il CIRCE (Center for Isotopic Research on Cultural and Environmental heritage) fu fondato nel 2005 con l'obiettivo di promuovere il trasferimento tecnologico nel campo dei beni culturali e ambientali. Da allora si è sviluppato ampliando le proprie attività alla ricerca di base, applicata e industriale. Studenti e ricercatori da 13 paesi europei ed extraeuropei si sono formati e hanno lavorato al CIRCE.
Sarà presente una postazione del CUS (Centro Universitario Sportivo) che illustrerà le attività sportive e i traguardi raggiunti negli ultimi CNU dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

Laboratorio CIRCE sito in Viale Carlo III 153 - San Nicola la Strada - all’interno dell’area EX-Ciapi.

Prenotazioni

 

Si chiama Naples prognostic score, un nuovo sistema di valutazione dei tumori colo-rettali che potrà facilitare cure mirate e maggiormente efficaci. Verrà pubblicato sulla prestigiosa Rivista statunitense Diseases of the Colon & Rectum, periodico scientifico leader nel campo delle neoplasie colo-rettali, uno studio eseguito dai ricercatori della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, coordinato da Gennaro Galizia ed Eva Lieto, che ha portato all’ideazione di questo sistema. La ricerca, effettuata su 562 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico per neoplasia colorettale presso l’Azienda Universitaria Policlinico Vanvitelli, ha consentito di definire un nuovo score prognostico che i ricercatori napoletani hanno chiamato Naples prognostic score, in onore della città nella quale vivono e lavorano.

Il cancro colo-rettale rappresenta il terzo più comune tumore nel mondo, con circa 1,4 milioni di nuovi casi all’anno, e, con una frequenza complessiva del 14%, rappresenta la neoplasia più comune negli italiani, con 546.000 nuovi casi nel 2013 (1 caso ogni 1096 abitanti), e con 20.000 decessi all’anno. Dopo il tumore del polmone, il cancro colo-rettale è la seconda causa di morte in Italia per tumore maligno.
Sempre maggiori prove vengono accumulate che molti tumori, compresi quelli colorettali, dipendono non solo dalle caratteristiche delle cellule tumorali, che attualmente sono le uniche considerate nel sistema di staging cosiddetto TNM, ma anche dalle condizioni del malato. In particolare, alterazioni delle condizioni nutrizionali e disordini immunitari, con l’attivazione di un complesso quadro di infiammazione sistemica, sembrano giocare un ruolo cruciale nella oncogenesi, crescita e diffusione a distanza delle cellule tumorali.


“Lo stato immuno-nutrizionale del paziente – spiega il professore Galizia - può essere valutato con l’ausilio di numerosi markers biologici, le cui caratteristiche devono essere la facile ed economica analizzabilità, la larga diffusione, l’affidabilità, e la significativa correlazione con la progressione della malattia neoplastica. Negli ultimi anni alcuni di questi markers sono stati combinati in sistemi prognostici a punti (prognostic scoring systems) nella speranza di poter ottimizzare la stadiazione di molti tumori. I sistemi in uso come il Glasgow score, l’indice nutrizionale prognostico (PNI), il punteggio dello stato nutrizionale (CONUT) e, recentemente, l’indice di infiammazione sistemica (SIS), sono stati proposti ed analizzati con risultati non completamente soddisfacenti e limitata diffusione internazionale”.


In questo panorama, i ricercatori napoletani hanno ipotizzato un sistema di valutazione che, utilizzando markers biologici di facile accessibilità, ha portato alla definizione di un nuovo scoring system con notevoli capacità di previsione di cura della patologia che rappresenta uno strumento importante per individuare i pazienti ad alto rischio di recidiva tumorale postoperatoria che possono giovarsi di trattamenti multimodali personalizzati.

 

Cosa si nasconde sul fondo del mare? Sai che con una cioccolata è possibile calcolare la velocità della luce? Siamo immersi nelle radiazioni, come possiamo difenderci?
Tanti i quesiti scientifici appassionanti che sonon stati proposti (e risolti) dai ricercatori dell’Università Vanvitelli nella Notte dei Ricercatori - edizione 2018, l'evento organizzato da Frascati Scienza che porta la scienza e ricercatori tra i cittadini, i giovani e gli studenti.

L’evento si è svolto nelle giornate di venerdì 28 (18:00 - 23:00) e sabato 29 (9:00 - 14:00) settembre 2018 presso il Centro Residenziale e Studi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (corso Trieste, 2) e presso il Planetario di Caserta (Piazza Giuseppe Ungaretti).
Valutare le diverse applicazioni della spettroscopia come strumento di conoscenza del mondo fisico, questo l'obiettivo dei percorsi organizzati dalla Vanvitelli in "Spettri a Corte", che sono stati illustrati nel corso di visite guidate presso la SNA .

L'evento è stato organizzato dal Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli in collaborazione con una fitta rete territoriale per coordinare le attività di diffusione della cultura scientifica in occasione della 13a edizione della Notte Europea dei Ricercatori 2018. Questa rete, coordinata dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, ha contribuito alla definizione del progetto SHARPER per il biennio 2018-2019.


Tutte le info sulla notte europea dei ricercatori - edizione 2018

 

Continua la campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti presso il Polo Scientifico dell'Università Vanvitelli (SUN SI DIFFERENZIA). Dopo il video contest dell'anno scorso, quest'anno è stato organizzato una gara di "Riciclo Creativo": i partecipanti sono stati invitati a presentare composizioni fatte a partire da materiale riciclato. La premiazione è avvenuta mercoledì 14 giugno nell'Aula Magna del Polo in occasione di una giornata di seminari e dibattiti con lo scopo di sviluppare un sistema virtuoso di gesitone dei rifiuti presso il Polo.

Hanno partecipato all'incontro diversi rappresentanti di imprese private ed enti pubblici campani, tra cui Carlo Di Domenico, responsabile della Microambiente s.r.l., che ha parlato di metodologie di gestione dei rifiuti, Valerio Ladalardo, responsabile servizio ambiente presso il comune di Baronissi fino al 2016, che ha raccontato la propria esperienza per incentivare la raccolta differenziata, Rosa Di Iesu, della Cutino Sistemi di Pesatura S.r.l., che ha donato al Polo una bilancia per effettuare la pesatura dei rifiuti prodotti divisi per tipologia; Sirio Vallarelli, direttore della ECOCAR ambiente, la ditta che si occupa del conferimento dei rifiuti per il Comune di Caserta, e che ha raccontato la sua esperienza e ha mostrato i dati per la città di Caserta.

Flyer riciclo finale

Parte ora una nuova fase del progetto che vedrà impegnati gli studenti tirocinanti del Dipatimento DISTABIF nella quantificazione dei rifiuti prodotti e la re-distribuzione dei bidoni per la raccolta differenziata. L'obiettivo è quello di aumentare la percentuale di materiale inviato al recupero e minimizzare quello che va in discarica o destinato all'incenerimento.

Maggiori informazioni su FB

L’Associazione Italiana del Libro ha bandito l'edizione 2018 del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica - Giancarlo Dosi aperta ad autori italiani o stranieri, ricercatori, docenti di ogni ordine e grado, giornalisti e studiosi. Il premio è suddiviso in tre sezioni, Libri, Articoli e da questa edizione, Video di divulgazione scientifica, e nelle seguenti 5 aree:
- Scienze matematiche, fisiche e naturali,
- Scienze della vita e della salute,
- Ingegneria e Architettura,
- Scienze dell’uomo, storiche e letterarie,
- Scienze giuridiche, economiche e sociali.

L'ultima edizione è stata vinta da Antonio Cerasa, con il libro Expert Brain. La cerimonia finale, svoltasi nell'aula convegni del CNR, presentata da Paolo Di Giannantonio e presieduta da Giorgio De Rita, ha visto fra gli altri la partecipazione di Samantha Cristoforetti, astronauta ESA e Giorgio Alleva, presidente dell'ISTAT.
Bando di concorso

Venticinque gruppi di studenti, lo Start Up Lab ed una piattaforma informatica. Così si fa impresa al Dipartimento di Economia dell’Università Vanvitelli, creando percorsi di formazione esperenziale a cavallo tra più corsi di studio: Relazione Imprese-Mercati, Imprenditorialità e Strategie di Sviluppo, Performance Management, Economia e Gestione dell’Innovazione. Ideatori del progetto i docenti Mazzoni, Dell’Anno, Cuccurullo e Castaldi.

Le idee sono svariate e i settori di riferimento sono molti, Mobile apps, Turismo, Materiali Innovativi, Fashion&Design, B2B Services & Platform, Agrifood, ma in particolare, di questi gruppi, ben 15 si sono dedicati all’iniziativa di Unicredit denominata Start Lab per un totale di circa 150 studenti. “Questo è un dato molto significativo - spiegano i docenti - in quanto manifesta un grande interesse dei nostri studenti a mettersi in gioco condividendo il sogno di creare un’impresa. I progetti sono ora al vaglio della Commissione nazionale di Unicredit che dovrà scegliere i vincitori. I pitch di tutti i business plan verranno presentati nella giornata conclusiva dell’Experimental Lab ad una giuria composta da funzionari Unicredit, esperti, operatori e docenti universitari, il 1 giugno a Capua, presso il Dipartimento di Economia.

Ai primi 3 gruppi classificati sarà data l’opportunità di essere seguiti per 3 mesi dagli esperti dello Start Up Lab del nostro Ateneo, per trasformare la loro idea in impresa.

“La strada intrapresa per realizzare la cosiddetta “Terza Missione” delle Università, da oltre un decennio un interesse comune studenti-docenti all’Università Vanvitelli, è solo all'inizio – concludono i docenti – ma siamo certi che gli sforzi compiuti all’unisono per diffondere il seme dell’imprenditorialità daranno i propri frutti”.