Negli ultimi anni sta notevolmente aumentando l'attenzione per un'”abbronzatura sicura”, grazie alle tante campagne di sensibilizzazione, che hanno messo in evidenza i possibili effetti nocivi dei raggi solari sulla pelle.
Quali sono, dunque, le regole per una corretta esposizione solare ? Ne abbiamo parlato con Elisabetta Fulgione, dermatologa della Università degli Studi della Campania “ Luigi Vanvitelli” e coordinatrice per la Campania della SIME.
E' vero che l’esposizione al sole rappresenta uno dei principali fattori di rischio per i tumori della pelle?
Assolutamente vero - afferma la dermatologa - esposizione al sole e l’ereditarietà sono i fattori di rischio principali per la comparsa dei tumori della cute e la conferma che il sole sia un fattore di rischio lo dimostrano i numeri: l’Australia è stata per un lungo periodo il Paese dove la percentuale di persone colpite da tumori alla pelle era tra le più elevate in assoluto. Dopo un’imponente campagna di sensibilizzazione, i numeri sono crollati. E’ fondamentale, per questo, un corretto stile di vita, un “ educazione” all’esposizione solare.
Agendo sulle cause ambientali, proteggendo la pelle ed esponendoci in maniera corretta al sole - continua la dott.ssa - possiamo prevenire i danni provocati sia dalle radiazioni UVA ed UVB.
Ci fornisce una sorta di ABC della “corretta abbronzatura”?
“Potremmo considerarlo come un decalogo con delle semplici norme da seguire per godere solo dei benefici del sole e non subirne i danni. La prima regola è sicuramente rappresentata dall’utilizzo dei filtri solari che dovrebbero essere considerati dei veri e propri “ farmaci” capaci di prevenire i danni al DNA cellulare- spiega la dott.ssa - Se si pensa che negli Stati Uniti i prodotti solari sono valutati dalla FDA ( stesso ente di controllo dei farmaci) e sono considerati presidi medici si può facilmente dedurne l’importanza. In Europa da alcuni anni è stata sottolineata dagli organi regolatori la necessità di applicare un filtro solare prima di esporsi al sole ed è stato imposto di eliminare dai suddetti prodotti la dicitura “ protezione totale” proprio per evitare che l’utilizzatore potesse erroneamente pensare di esporsi al sole in maniera continua per ore essendo “ schermato “ e protetto da tutti i danni. E’ importante per questo sottolineare che non esistono” filtri totali” e che è sempre necessario esporsi al sole con parsimonia essendo i raggi UV responsabili sia del photoaging e che dell’invecchiamento cutaneo. Bisognerebbe, inoltre, ricordare- dice la nostra esperta- che , sebbene le carnagioni chiare abbiano maggiore rischio di eritemi ed ustioni, il filtro solare deve essere applicato anche da chi ha un fototipo più scuro e che , proprio non risentendo dei disagi immediati dei raggi UV, spesso si espone al sole per tempi molto lunghi pensando, erroneamente, di essere protetto “naturalmente” e di non risentire degli effetti nocivi .
Quali sono, dunque le altre regole da seguire per ridurre i danni e godere dei benefici del sole?
Gli accorgimenti da ricordare sempre sono:
- Scegliere il filtro solare in base al proprio fototipo ( carnagione più chiara o più scura ) preferendo quelli con una protezione non inferiore a SPF 20 ( fattore di protezione ) testati sia sugli UVA che sugli UVB (indicato in etichetta)
- Applicare il filtro solare almeno 30 minuti prima di esporsi al sole e riapplicarlo più volte durante la giornata (ogni 2 ore)
- Applicare la crema solare anche se il sole è coperto ( il 90% raggi può attraversare le nubi) oppure si è distesi sotto l’ombrellone ( la sabbia riflette il 45% dei raggi UV) . Non dimenticare il filtro anche se si rimane in mare molto tempo perché Il sole viene riflesso e il 40% dei raggi riesce a penetrare fino a 50 cm di profondità.
- Ricordare che non conta soltanto la quantità di sole che prendiamo ma anche la sua qualità. Il sole è diverso da luogo a luogo ed infatti più si sale in altitudine e maggiore è l’irraggiamento ( ogni 300 m di altezza l’irraggiamento UV aumenta del 4%) : in montagna, ad esempio, ci sono concentrazioni più alte di raggi ultravioletti dannosi per la pelle.
- Un’abbronzatura sana è un’abbronzatura presa gradualmente dando possibilità alla nostra” difesa naturale”, la melanina, di attivarsi . Vanno evitate per questo le esposizioni solari brevi ed intense e quelle nelle ore più calde della giornata (11-15) che aumentano notevolmente il rischio di eritema, ustioni e di conseguenza danni alla nostra cute.
- Ricordare che i bambini vanno protetti con filtri specifici non disdegnando , in alcuni casi, di utilizzare anche una maglietta, capellino e occhiali. Numerosi studi hanno messo in correlazione le ustioni solari dei primi 15 anni di vita con maggiore incidenza di melanomi nell’adulto.
- Fare attenzione all’uso di sostanze (profumi, oli essenziali..) e farmaci “fotosensibilizzanti” ( pillola anticoncezionale, antibiotici, antistaminici etc) e peeling che potenziano l’azione dei raggi ultravioletti e possono provocare dermatiti, ustioni o portare alla comparsa di antiestetiche macchie scure.
- Evitare uso delle lampade e dei lettini solari. Recentemente, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( World Health Organization –WHO) ha reso noti i risultati di una serie di ricerche che dimostrano come la “ pratica dell’abbronzatura artificiale “ sia correlata ad un aumento del rischio di sviluppare tumori della pelle e melanoma almeno del 20%
- L’assunzione di antiossidanti e vitamine attraverso l’introduzione d’integratori alimentari (luteina, resveratrolo…), che stimolano i processi “ naturali” di difesa del nostro organismo e riducono i fenomeni di micro- infiammazione prodotti dall’esposizione solare, possono essere un ulteriore supporto per ridurre lo stress della pelle esposta ai raggi UV ma non sostituiscono l’applicazione corretta di un filtro solare.
- Dopo l’esposizione al sole è necessaria una detersione adeguata con l’utilizzo di creme oppure oli detergenti che rispettino la fisiologia della cute seguita dalla applicazione di creme idratanti e lenitive utili a ripristinare le caratteristiche di normalità della pelle stressata dal sole.
Dott.ssa Elisabetta Fulgione, Specialista in Dermatologia e Venereologia - U.O.C. Clinica Dermatologica Università degli Studi della Campania “ Luigi Vanvitelli” - Coordinatrice Campania SIME ( Società Italiana di Medicina Estetica)